Attesa per l’Art Week tra l’innovativa versione di Artissima e Flashback
La settimana dell’arte dal 3 all’8 novembre fa network con i musei: la nuova versione della 27esima edizione della fiera sarà una Selling exhibition e l’antico torna in presenza
di Nicola Zanella
4' di lettura
Correva l'anno 2019 e in un ottobre congestionato da fiere a cominciare da Frieze e Fiac , era tutta una lamentela sull'overdose di appuntamenti fieristici. Ecco che un anno dopo, e che anno, l'overdose si è tramutata in crisi d'astinenza con a farne le spese, in primis, i fatturati delle gallerie. A porvi, almeno in parte, rimedio ci prova la settimana dell'arte torinese, con le prime inaugurazioni in programma il 3 novembre e che tra una versione rivisitata di Artissima , Flashback e le altre fiere come Dama , The Others e Paratissima , stoicamente resiste e mantiene le proprie date in calendario.
Artissima per il terzo anno diretta da Ilaria Bonacossa, è da sempre fulcro della settimana dell'arte torinese e a causa, soprattutto, dell'impossibilità di molte gallerie straniere di confermare la propria presenza ha deciso di cancellare l'edizione 2020 della fiera programmata inizialmente tra il 5 e il 9 novembre all'Oval, ma lungi dal tirare i remi in barca, cambia pelle, fa network con i musei e si presenta sotto forma di selling exhibition: ecco a voi Artissima Unplugged. Le gallerie della fu main section saranno ospitate neselling exhibitioni corridori della GAM e le gallerie iscritte nella sezione Dialogue e New Entries troveranno posto nelle cornici di Palazzo Madama e del MAO . La mostra sarà composta da una selezione minima di lavori per ogni gallerie e sarà visitabile fino al 9 gennaio, nei giorni 5 e 6 novembre l'ingresso sarà su invito e il programma Vip rimane confermato con un certo numero di collezionisti a cui verrà offerto il pernottamento. Delle 130 gallerie inizialmente iscritte alla fiera circa 90 hanno confermato l'adesione alla versione Unplagged di queste molte sono le straniere, incentivate dal fatto che oltre a non essere richiesta una fee di partecipazione non è neppure obbligatoria la presenza fisica del gallerista. Ad Unplagged sarà comunque affiancata una versione online: Artissima xyz, un progetto transmediale più che una semplice viewing room, in cui un totale di 30 gallerie appartenenti alle sezioni Back to the Future, Present Future e Disegni presenteranno ognuna i lavori di un solo artista. Un segnale incoraggiante per il mercato viene dalla Fondazione per l'arte CRT , presieduta da Fulvio Gianaria, che l'anno scorso ha acquisito opere ad Artissima per un valore superiore ai 300.000 euro e che ha confermato anche quest'anno un budget acquisizioni. Il CdA della Fondazione deve però ancora stabilirne l'importo esatto, che verosimilmente verrà rivisto al ribasso. Lo stesso Gianaria, oltre che a Francesco Profumo, presidente della Fondazione Compagnia di SanPaolo, e a Michele Coppola, direttore Arte Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo (che da quest'anno è il main sponsor di Artissima in sostituzione di Unicredit ) durante la conferenza stampa di presentazione della fiera vanno oltre alla situazione emergenziale e auspicano uno scenario in cui vi sia maggiore integrazione-collaborazione tra Torino e Milano riguardo l'arte contemporanea, potenzialmente un asse Artissima -MiArt che vada oltre i dualismi. Come? Quando? E perchè? È ancora tutto da vedersi, ma l'ipotesi è sicuramente affascinante, soprattutto, nell'ottica di aumentare il peso specifico dell'Italia nel contesto globale dell'arte contemporanea.
Galleristi e collezionisti, il loro punto di vista
Paola Capata ( Galleria Monitor ), membro del committee di selezione di Artissima, riassume il pensiero di molti colleghi e accoglie, comunque, con fiducia il cambio di formula e dichiara ad Arteconomy24 : “il periodo che stiamo vivendo ha ribadito a noi galleristi il peso ancora insostituibile delle fiere come player del mercato, al di là delle paure psicologiche è importante affrontare il bisogno del pubblico di fruire l'arte dal vivo, oltre al bisogno che tutti abbiamo di incontri e interazioni sociali. La formula scelta in questo caso da Artissima è comunque coerente con la vocazione curatoriale che l'ha sempre contraddistinta”. L'incognita rimane quella dei collezionisti: saranno presenti comunque o verranno, invece, scoraggiati dalle paure per il contagio da Covid, dalla crisi economica, dagli ingressi contingentati e dalle ben poco glamour mascherine? Si prenderanno un anno sabbatico? Presumibilmente saranno presenti quasi solo gli italiani. Torino può vantare un buon numero di collezionisti di arte contemporanea locali come Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, la famiglia Denegri (Gruppo Diasorin) e Rebecca Russo, ma non sufficienti per sostenere da soli le sue fiere. Milano è a un'ora di macchina o di treno, Genova e il grande bacino di collezionisti che va da Bergamo a Vicenza, qualcosa in più. Incerta la presenza di chi deve per forza pernottare, tra questi ad esempio Erminia de Biase collezionista romana, conferma al momento la sua presenza, esprimendo il desiderio di molti di esserci e di dare il proprio contributo, ma con un occhio ben attento all'evoluzione della situazione sanitaria. Insomma l'hotel è prenotato ma con l'opzione della cancellazione gratuita.
Flashback e l’arte antica
Chi resiste nella forma canonica è Flashback che conferma la sua fiera al Pala Alpitour: 41 gli espositori annunciati di cui anche una gallerista italiano da Londra, che ormai sa quasi di esotico, Flavio Gianassi FG-Fine Arts . Flashback – specializzata nell'arte antica e nell'antiquariato con fluttuazioni nell'arte moderna e anche con operatori specializzati in libri d'arte ( MB Arte Libri ) e gioielli ( Monticone Gioielli d'epoca ) – stando ai decreti attuali potrà ospitare, visto le dimensioni del Pala Alpitour, fino a 1.000 visitatori alla volta, la giornata di opening si è sdoppiata, con gli ingressi su invito suddivisi tra è il 3 e 4 novembre. Interessante notare come molti espositori in questo periodo, invece, di giocare di rimessa, puntino sui collezionisti di fascia alta proponendo opere di grande valore anche economico: tra questi la galleria torinese Caretto & Occhinegro che esporrà un dipinto attribuito a il “Il Maestro della Fuga in Egitto di Copenaghen” del 1540 circa, valutato intorno ai 200.000 euro, o la gallerista antiquaria romana Alessandra di Castro che sarà presente con un dipinto di Giovanni Lanfranco (Parma 1582, Roma 1647) “Il bacio di Angelica e Medoro” proposto a 400.000 euro. Interessante, in una fascia di prezzo più contenuta anche la proposta della galleria con sede a Bologna e Parigi Maurizio Nobile , che propone una serie di sei ritratti attribuiti ad un anonimo attivo in Francia nel secolo XIX a 36.000 euro. Appuntamento quindi tra 20 giorni a Torino, un tempo lunghissimo ed incerto, nella speranza che i contagi non aumentino ulteriormente, indossate e mantenete il distanziamento sociale, non vorrete che tutto si riduca nuovamente all'ennesima viewing room online?
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