Audi RS Q e-tron E2, debutta il prototipo elettrico per correre la Dakar 2023
Nuova carrozzeria, maggiore efficienza e peso ridotto. I motori elettrici saranno alimentati da e-fuels
di Simonluca Pini
4' di lettura
La Dakar 2023 si avvicina e Audi presenta la nuova RS Q e-tron E2. Dopo i successi ottenuti all'edizione 2022, con quattro vittorie e dieci podi di tappa, la novità di Ingolstadt si è aggiornata radicalmente per le dune del deserto. L'Audi RS Q e-tron E2 presenta una nuova carrozzeria che punta sulla leggerezza e sull'aerodinamica affinata. Pronto a debuttare il primo ottobre al Rally del Marocco, il prototipo elettrico con range extender può contare rispetto al passato su una superiore efficienza del sistema di gestione dell'energia e sull'aerodinamica ottimizzata. Equipaggi ufficiali Audi, Mattias Ekström/Emil Bergkvist, Stéphane Peterhansel/Edouard Boulanger e Carlos Sainz/Lucas Cruz, potranno contare anche su un abitacolo più spazioso e funzionale. Per scoprire da vicino la RS Q e-tron E2, siamo andati Competence Center Audi Motorsport di Neuburg an der Donau dove verrà sviluppato anche il nuovo motore dedicato alla Formula 1.
Audi RS Q e-tron E2, scheda tecnica
Come funziona la nuova Audi RS Q e-tron E2? La vettura è dotata di tre powertrain elettrici: due MGU (Motor Generator Unit), una in corrispondenza di ciascun assale, si occupano della trazione, mentre una terza unità agisce quale generatore per contribuire alla ricarica della batteria ad alto voltaggio. Non essendo possibile attingere energia nel deserto, il propulsore 2.0 quattro cilindri TFSI – turbo a iniezione diretta della benzina – di derivazione DTM funge da range extender. La novità rispetto alla precedente vettura arriva dall'utilizzo degli efuels, sottolineando così l'attenzione del Gruppo Volkswagen sui carburanti alternativi. Tra le novità anche una migliore gestione dell'energia. Ora la vettura può contare su due limitatori di potenza, uno per ciascun motore elettrico, la cui soglia viene determinata dal nuovo software in pochi millisecondi seguendo una strategia tanto reattiva quanto predittiva.
Resistenza aerodinamica ridotta del 15% e inedita lavorazione dei compositi
Audi RS Q e-tron E2 non condivide nemmeno un componente della carrozzeria con la prima generazione della vettura. Pur rispettando il regolamento quanto a dimensioni interne, l'abitacolo, che in precedenza era incassato in corrispondenza del tetto, è ora sensibilmente più ampio. Anche i cofani anteriore e posteriore sono stati ridisegnati. Sono stati ridotti in modo radicale gli ingombri della sezione inferiore del cofano posteriore, a sinistra e a destra dei montanti B. Questa soluzione, in combinazione con nuove tecniche di lavorazione dei compositi, in primis inedite stratificazioni di fogli e tessuti in carbonio, permette di contenere sensibilmente le masse. In futuro, i prototipi di categoria T1U dovranno pesare 2.100 chilogrammi contro i precedenti 2.000 kg. Dato che la prima generazione di Audi RS Q e-tron era caratterizzata da un peso superiore al minimo regolamentare, è stato comunque possibile “limare” diverse decine di chilogrammi per totale di circa 70/80 kg.
Aerodinamica migliorata
L'aerodinamica, specie nelle zone dell'avantreno e del retrotreno, è totalmente inedita. L'andamento del sottoscocca evoca le forme dello scafo di un'imbarcazione: il punto più ampio si trova in corrispondenza dell'abitacolo, mentre gli ingombri trasversali si riducono progressivamente verso gli assali. Audi ha eliminato la sezione dei passaruota alle spalle delle ruote anteriori, denominata “piede d’elefante”, che fungeva da raccordo con i pannelli porta. Un intervento a vantaggio della leggerezza e della pulizia dei flussi. Sebbene le nuove dimensioni dell’abitacolo comportino una sezione frontale più ampia, quindi meno favorevole a livello fluidodinamico, la resistenza aerodinamica complessiva è stata ridotta del 15%. Da regolamento, la velocità massima resta limitata a 170 km/h. Ciò che cambia è piuttosto il fabbisogno energetico, inferiore rispetto al primo step del prototipo elettrico. Questo risultato è ottenuto questo risultato grazie alla fluidodinamica computazionale (CFD, Computational Fluid Dynamics in inglese), ovvero allo sviluppo mediante simulazioni al computer piuttosto che in galleria del vento, con conseguenti vantaggi in termini di rapidità e precisione d'analisi.
Interni Audi RS Q e-tron E2
Analogamente alla prima generazione di Audi RS Q e-tron, un display alle spalle della corona del volante riporta le informazioni in merito alla pressione degli pneumatici, alla direzione di marcia e alla velocità, oltre a una serie di avvertimenti che consentono al conducente di reagire immediatamente in caso di blackout o di scollegamento della batteria ad alta tensione dalla catena cinematica. Due ulteriori display alla base del parabrezza, collocati lungo la linea dello sguardo, visualizzano informazioni essenziali quali la velocità istantanea e la bussola. Lo schermo al centro della plancia riporta anch'esso la pressione degli pneumatici, cui si affiancano i dati riguardanti la ripartizione della frenata e ulteriori funzioni di dettaglio. Alla base del display è collocato un pannello con una serie d'interruttori a pressione che richiamano sino a 24 funzioni attraverso molteplici menu. Diversamente dal passato mediante un interruttore rotante pilota e navigatore possono scegliere tra quattro aree tematiche da visualizzare sul display centrale. Il layout “stage” riporta tutte le funzioni determinanti per affrontare i tratti cronometrati, quello “road” consente di accedere agli indicatori di direzione e alla telecamera posteriore, la configurazione “error” rileva eventuali malfunzionamenti mentre la schermata “impostazioni” registra i dati della telemetria, utili per il team.
Cambio gomme in meno di due minuti
Gli equipaggi possono ora intervenire più rapidamente in caso di foratura. Le cover originali delle ruote di scorta vengono sostituite con componenti facilmente amovibili e decisamente meno ingombranti, mentre i nuovi cerchi a dieci razze realizzati dallo specialista Rotiform sono più facili da maneggiare. In un test improvvisato durante la presentazione stampa, la sostituzione di un pneumatico è stato realizzata in meno di due minuti.
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