Australia e l’emergenza incendi, cosa cambia per chi viaggia
I primi roghi sono attivi da settembre e difficilmente saranno domati fino alla fine della stagione estiva a febbraio. Ecco i siti da monitorare per chi decide di partire e le informazioni da sapere per chi rinuncia
di Biagio Simonetta
4' di lettura
L'emergenza incendi sta mettendo in ginocchio l'Australia. La portata dei roghi in alcune areee è fuori controllo, Sydney e le maggiori città del Paese sono avvolte da un'aria irrespirabile. E il caldo continua a esser torrido. Una situazione che sta creando molta incertezza anche tra i viaggiatori. Il Paese, del resto, rimane una meta turistica molto battuta. Proviamo allora a fare il punto, per capire quali sono le aree più colpite e le conseguenze sul turismo.
Dove sono gli incendi, iniziati a settembre e le aree più pericolose
Attualmente, gli incendi interessano maggiormente gli stati di Victoria (dove si trova Melbourne), Nuovo Galles del Sud (Sydney) e South Australia (Adelaide). I roghi sono divampati a settembre, e hanno già bruciato migliaia di ettari in tutto il Paese. Lo stato del Nuovo Galles del Sud risulta il più colpito, e insieme - a quello di Victoria - ha dichiarato lo stato di emergenza a inizio gennaio. In alcune aree sono stati evacuati gli abitanti. Il servizio antincendio rurale del Nuovo Galles del Sud ha emanato un avviso molto chiaro per i turisti: «Se sei in vacanza sulla costa meridionale, in particolare nella zona generale da Batemans Bay al confine con lo stato di Victoria, devi partire al più presto». Inoltre, l'ingresso alla Kangaroo Island – isola che si trova al largo della costa del sud dell'Australia molto battuta da turisti locali e internazionali – è al momento vietato. Non ci sono incendi, invece, nella zona di Uluru, nel Territorio del Nord. E’ da ricordare che l'Australia è un Paese molto grande, e le zone lontane dai roghi sono assolutamente sicure. Secondo una dichiarazione di Tourism Australia, «molte aree non sono interessate dagli incendi e la maggior parte delle attività turistiche sono ancora aperte».
«Incoraggiamo tutti i viaggiatori che vengono in Australia a cercare le informazioni più aggiornate prima della partenza e a rimanere informati sui cambiamenti delle condizioni», ha scritto Phillipa Harrison, direttore generale di Tourism Australia. Prima di partire, dunque, meglio verificare qual è lo stato delle cose nella meta che si intende raggiungere.
Che succede nelle città invase dal fumo e dalla cenere
Per chi è diretto a Sydney o Melbourne, la situazione è questa: i roghi non hanno raggiunto le città, che al momento sono al sicuro. Ma il fuoco che sta bruciando le aree rurali sta producendo enormi quantità di fumo e cenere. E l'aria delle metropoli è pessima. Il 2 gennaio, l'indice di qualità dell'aria nello stato di Victoria è salito a 999, risultando il peggiore al mondo (se è superiore a 200 è considerato pericoloso per la salute). In molte zone del Paese è ben 5 volte superiore al livello di rischio. A Canberra, la capitale, la valutazione della qualità dell'aria è stata rilevata in 340 punti, e alcune aziende sono state chiuse lunedì 6 gennaio. Per dare un termine di paragone, nello stesso giorno a Pechino (una delle città più inquinate al mondo), l’indice era a 170. L'Australian Medical Association ha avvertito le persone sensibili al fumo e quelle con preesistenti patologie cardiache e polmonari di prestare particolare attenzione. A Melbourne, secondo i media locali, le persone stanno acquistando maschere antigas e antifumo. Chi ha in programma un viaggio nelle zone non distanti dagli incendi, dovrebbe prendere in considerazione l'idea di munirsi di questi accorgimenti prima della partenza. A Sydney, l'aeroporto funziona regolarmente, anche se nei giorni scorsi si sono registrati ritardi aerei dovuti alla scarsa visibilità.
Quando si può cancellare un viaggio
Se l'idea è quella di cancellare il proprio viaggio in Australia, vanno tenute in considerazione un po' di variabili. In primis: per chi viaggia in una zona colpita dagli incendi, molto probabilmente sarà più semplice ottenere un rimborso (o la possibilità di riprogrammare il viaggio). Alcune compagnie aeree come Qantas, Virgin Australia, Air New Zealand e Hawaiian Airlines hanno fatto sapere che il monitoraggio sullo stato dell'emergenza è continuo, e che per ora i voli stanno funzionando come al solito. Virgin Airlines, invece, ha deciso di abolire la tassa per chi decide di cambiare la data volo.
Per chi ha sottoscritto un'assicurazione, è giusto ricordare che non tutti i piani assicurativi coprono le catastrofi naturali, quindi è importante leggere i dettagli delle coperture. In generale, se non è in corso un'evacuazione nell'area di destinazione, i rimborsi non sono così scontati. La strada più semplice, comunque, rimane quella di mettersi in contatto con la compagnia aerea con cui si viaggia.
Le raccomandazioni sul sito della Farnesina
Il livello d'allarme per rischio incendi in Australia continua a mantenersi alto e le autorità ritengono che resterà tale per tutta la stagione estiva (da dicembre a febbraio). Le aree interdette sono nel Nuovo Galles del Sud e concentrate soprattutto a Batemans Bay, Jervis Bay, Shoalhaven, Batlow e Wondalga. Per l'elenco completo consultare il sito della NSW Rural Fire Service.
Un’altra mappa aggiornata da tenre d’occhio, prima di effettuare escursioni, è quella curata dal governo e dalla Edith Cowan University e quella dei trasporti che indica in tempo reale le strade chiuse al traffico. Si raccomanda poi di monitorare il sito dell'Ambasciata d'Italia a Canberra e le altre circoscrizi0ni consolari nel Paese.
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