Australian Open, polizza da 60 milioni contro il rischio incendi
Il torneo, in programma dal 20 gennaio al 2 febbraio, ha ricavi per 250 milioni di euro. Già nel 2019 gli organizzatori hanno stipulato un accordo assicurativo con Lloyds e Hiscox per il pericolo di annullamento dell’evento
di Tiziana Pikler
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L’Australian Open, il primo torneo del Grande Slam della stagione, si disputerà regolarmente. O almeno così assicura alla vigilia il direttore del major e Ceo di Tennis Australia, Craig Tiley. Questo nonostante le polemiche sulle polveri nell’aria che sovrastano anche il Melbourne Park a causa degli incendi che stanno devastando l’Australia e che rimbalzano sui profili Twitter dei tennisti.
Polizza e "autoassicurazione" di riserva
Gli organizzatori del torneo, in programma da lunedì 20 gennaio a domenica 2 febbraio, si sono comunque messi a riparo da eventuali sorprese stipulando, prima della scorsa edizione, una polizza assicurativa con Lloyds e Hiscox per la quale Tennis Australia riceverebbe un assegno di oltre 100 milioni di dollari australiani (circa 60 milioni di euro) nel caso di annullamento della manifestazione a fronte di un pagamento annuo di circa due milioni. Non solo. Tennis Australia per tutelare il torneo, che quest’anno dovrebbe arrivare a generare circa 250 milioni di euro, ha costituito nel suo bilancio un fondo di riserva del valore di 50 milioni di euro come forma di “autoassicurazione”. L’organizzazione ha elaborato una politica di qualità dell’aria seguendo le stesse linee di quella sul calore. «Abbiamo tre stadi con la copertura in cui vige un ambiente controllato, quindi il gioco continuerà sempre - ha dichiarato Tiley -. All’esterno effettueremo un monitoraggio in tempo reale sui singoli campi lavorando a stretto contatto con l’ufficio di meteorologia e lo staff medico per garantire la sicurezza di giocatori, fan e personale al lavoro».
Le entrate del torneo
La vendita dei biglietti è finora superiore del 10% rispetto alla scorsa edizione, quando è stata registrata la cifra record di 796.435 spettatori. Main sponsor del torneo è la casa automobilistica coreana Kia che ogni anno versa nelle casse degli organizzatori circa 10 milioni di euro. L’ultimo accordo, in ordine tempo, è quello siglato con la compagnia aerea Emirates per una cifra che si aggira intorno ai 6 milioni di euro, vicina a quella degli orologi Rolex e del marchio di liquori cinese Luzhou Laojiao.
Risparmi con lo stop alle prevendite
La grande novità riguarda l'eliminazione della prevendita. Tennis Australia ha infatti chiuso un accordo con l’agenzia Ticketmaster che da quest’anno si occupa della vendita dei tagliandi del major ma anche degli altri tornei gestiti dalla federazione aussie (ATP Cup, Brisbane, Hobart e Adelaide). Per lo Slam il risparmio degli acquirenti è di 5,90 dollari australiani a biglietto. Ticketmaster, che vende già i biglietti di Wimbledon e Us Open oltre agli eventi USTA, i Masters 1000 di Miami e Parigi Bercy, il Canadian Open e l’Atp 500 di Rotterdam, ha scelto la tecnologia “Presence” che, attraverso un processo di digitalizzazione, prevede la gestione dei tagliandi da cellulare.
Oltre ad aver rimosso le commissioni di biglietteria, sono stati congelati anche i prezzi di due importanti categorie di ticket: quelli della Rod Laver Arena, il campo principale, partono da 62 dollari (circa 38 euro), mentre i ground che consentono l’accesso ai campi esterni, alla Melbourne Arena e all’area concerti, costano 49 dollari - 64 nel weekend centrale - per gli adulti e 5 per i bambini. Una famiglia con due figli può quindi godersi un’intera giornata di tennis pagando appena 108 dollari, 66 euro. Per la finale femminile l’anello superiore costa 295 dollari australiani, oltre 1.000 per quella maschile.
La nuova superficie
Dopo il cambio delle palline dello scorso anno, da Wilson a Dunlop, da questa edizione muta anche la superficie grazie alla partnership con Greenset Worldwide, azienda dell’ex tennista Javier Sanchez (fratello di Emilio e Arantxa). «L’Australian Open 2019 è stato, a detta degli esperti, lo Slam più veloce. Quest’anno sarà interessante scoprire l’impatto del Greenset, soprattutto se sarà in grado di adattarsi alle temperature roventi tipiche di Melbourne», spiega Jason D’Alessandro, Sales & Marketing Dunlop, azienda con un giro d’affari in Australasia pari a 8,5 milioni di dollari australiani. «Siamo convinti che la palla Dunlop Australian Open si adatterà senza problemi, anche perché molti tornei Atp e Wta che la usano prevedono già questa superficie». Nell'edizione 2019 ne sono state usate 53mila.
I premi in palio
Il montepremi complessivo è di 71 milioni di dollari australiani, pari a oltre 44 milioni di euro con un incremento del 13,6% rispetto a un anno fa. Circa 4 milioni di dollari (oltre 2,5 milioni di euro) andranno ai vincitori del singolare maschile e femminile con un incremento inferiore allo 0,5% rispetto al 2019. Invece, i 90mila dollari per gli sconfitti al primo turno segnano un aumento del 20%, +33% per chi viene eliminato all’esordio nelle qualificazioni (20mila dollari).
Spazio agli sports
Nel weekend conclusivo del torneo si disputerà la seconda edizione del Fortnite Summer Smash con un Charity ProAm da 100mila dollari il sabato e il torneo da 400mila dollari la domenica. Lo scorso anno, alla ProAm ha partecipato anche il tennista Nick Kyrgios, mentre uno dei migliori giocatori australiani, Jesse, ha vinto il premio principale, guadagnando oltre 100mila dollari davanti al pubblico della Margaret Court Arena in un evento che ha generato 11,3 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Per approfondire:
● Australian Open, partite sospese per la qualita' dell'aria
● Tennis, Australian Open da record: montepremi più alto della storia
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