Auto, nel 2022 in Italia una su tre è a noleggio. Corrono elettriche e ibride
Presentata la 22esima edizione del rapporto dell’Associazione nazionale industria dell’autonoleggio: cresce il peso dei privati e quello delle vetture green
di Antonio Larizza
I punti chiave
4' di lettura
Quando arriva il momento di passare a una nuova auto, quasi un italiano su tre (30%) sceglie di noleggiarla. E se la nuova auto è ibrida plug-in, la percentuale di chi sceglie il noleggio quasi raddoppia, salendo addirittura al 56%. Il rapporto resta simile alla media nazionale nel caso delle auto elettriche “pure”: il 32% nelle nuove immatricolazioni “passa” dal noleggio.
I dati emergono dalla 22esima edizione del Rapporto Aniasa (Associazione nazionale industria dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital) presentato mercoledì 10 maggio a Milano.
Nel 2022 il settore del noleggio auto in Italia è cresciuto raggiungendo un’incidenza del 30% sulle nuove immatricolazioni. Risultano in ripresa sia le attività di noleggio a breve termine che quelle di condivisione dell’auto. Corre il lungo termine. La flotta raggiunge quota 1,2 milioni di veicoli.
Vista la crescente quota di veicoli elettrici ed ibridi, il settore – che ora genera un giro di affari di 13 miliardi di euro – si conferma una potenziale leva strategica per favore la decarbonizzazione del parco auto italiano, proprio nel momento in cui l’infrastruttura di ricarica inizia a diffondersi.
I dati di mercato
In un mercato dell’auto in calo nel 2022 (-9,5%) e in graduale ripresa nel 2023, il settore del noleggio veicoli è tornato a marciare a velocità elevata, trainato dalla significativa crescita del lungo termine: 415.000 veicoli immatricolati in Italia, per un valore di 10,5 miliardi di euro, una clientela arrivata a 250.000 soggetti tra aziende di ogni dimensione e comparto, pubbliche amministrazioni e soggetti privati, oltre 31 milioni di giornate di noleggio per spostamenti a fini turistici o a breve termine e più di 5,6 milioni di contratti di car sharing nelle città metropolitane.
Il trend si conferma positivo anche nel primo trimestre del 2023: nel primo periodo dell’anno in corso il noleggio a breve termine registra crescite per fatturato (+16%), numero di noleggi (+22%) e flotta (+7%).
Il lungo termine prosegue la crescita con una flotta in aumento (+7%) così come il giro d’affari (+9%), a fronte di un boom delle immatricolazioni (+72%) che evidenzia come si stiano attenuando le difficoltà di consegne di nuove vetture che hanno caratterizzato in 2022.
La ripresa c'è, mancano le vetture
Se infatti nel 2022 il settore ha archiviato gli effetti della crisi pandemica – noleggi e giorni di noleggio sono cresciuti, rispettivamente, del 41 e del 28% – non è riuscito a recuperare i livelli del pre-Covid, perdendo in volumi un noleggio su tre.
L’analisi della contrazione dei volumi porta dritto al tema delle difficoltà di approvvigionamento della flotta. Da una parte, spiegano gli esperti del centro studi di Aniasa, pesa «la perdurante scarsità di prodotto presente sul mercato», dall’altra il settore non giova «delle politiche commerciali delle Case automobilistiche che continuano a privilegiare altri canali di vendita».
Tutto questo si traduce in un numero di veicoli largamente insufficiente a soddisfare la crescente domanda – soprattutto quella turistica del noleggio a breve termine – e una permanenza media delle vetture in flotta in aumento, ora intorno ai 16 mesi.
Criticità che influenzano anche i risultati del car sharing, settore in piena evoluzione. Il rapporto Aniasa mostra infatti che il numero di noleggi è ancora molto lontano dai livelli del 2019 (5 milioni e 600mila): oggi gli utenti iscritti sono quasi 2 milioni e 500mila, per una flotta nazionale di 3.650 veicoli.
Noleggio a lungo termine, corsa trainata dai privati
I dati scorporati sul solo noleggio a lungo termine mostrano che il mercato prosegue la sua crescita. Il fatturato sale del 7% rispetto al 2022. La combinazione di maggiori acquisti (+17%) e minori vendite di usato (-18%) ha determinato una flotta in forte aumento (+9%) che ha superato quota 1 milione e 100mila veicoli. Da registrare il sensibile aumento delle richieste da parte dei privati, sia con che senza Partita Iva, segmento che nel 2022 ha raggiunto quota 160.000 veicoli.
Le proposte di Aniasa al Governo
Aniasa ha recentemente inviato al Governo alcune proposte per favorire lo sviluppo del settore, in vista della Legge sulla Delega Fiscale e della prossima Legge di Bilancio, illustrate a Milano da Italo Folonari, vice presidente di Aniasa. Queste comprendono «l’Iva al 10% per i servizi di car sharing, come per i servizi di trasporto pubblico, e di noleggio a breve termine per turisti stranieri, come già avviene per alberghi e ristoranti». Ma anche «maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche e un riequilibrio fiscale per i servizi di mobilità a basso impatto ambientale, che trainerebbe la transizione verso l’elettrificazione del parco circolante e spingerebbe verso l'abbattimento delle emissioni nelle nostre città e verso il loro decongestionamento».
«L’accelerazione del ricambio del nostro parco circolante – spiega Alberto Viano, presidente di Aniasa – non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use nel nostro Paese. Per favorire il passaggio dalla proprietà all'uso dei veicoli, con conseguenti benefici ambientali ed economici, è oggi indispensabile un adeguato utilizzo della leva fiscale per alleggerirne la pressione sulla mobilità urbana, turistica e aziendale».
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