Auto 2022, i nuovi modelli ibridi ed elettrici e l’incognita del chip shortage
Salvo rare eccezioni, le nuove auto che vedremo il prossimo saranno elettrificate. Ma la crisi innescata dalla mancanza dei chip influenza la programmazione, spiazza i consumatori e ispira dubbi sulle modalità della transizione dai carburanti all'elettrico.
di Massimo Mambretti
3' di lettura
Le nuove auto del 2022 indicano bene quanto acceleri la transizione energetica, perché l'elettrificazione dilaga in tutti i contesti. Tuttavia, avanza forzatamente più che spontaneamente perché spinta da normative che, in grande percentuale, sono proposte da chi abita in palazzi in cui il rapporto tra il dire e il fare è più teorico che reale. Lo stop previsto dall'Unione Europea per la vendita delle auto termiche nel 2035 genera confusione e sconcerta, specie pensando che in 100 anni e nonostante la spinta continua di Ricerca & Sviluppo la riduzione delle emissioni è calata moltissimo, ma a step precisi. Infatti, nulla si distrugge e nulla si crea in un batter d'occhio, specie quando si parla di tecnologie.
I minuscoli chip creano grandi problemi
In questo caso a dispetto di ciò che può fare pensare l'essenzialità strutturale di un motore elettrico perché, semplificando il discorso, occorre molta sofisticata e costosa elettronica per orchestrare al meglio il dialogo tra powertrain, batteria e ruote, nonché per ridurre i tempi di ricarica. Inoltre, in questo periodo la mancanza dei chip ha stoppato anche l'avvento di modelli che dovevano essere in vendita nel 2021, spostandolo al 2022. In buona fede case e concessionari indicano date di consegna che ardentemente sperano di potere rispettare, ma nessuno ne ha la reale certezza. E, per di più, all'orizzonte si profila anche un discorso speculativo su queste forniture che può fare balzare in alto i costi. In definitiva chi deve acquistare un'auto ha il dubbio se scegliere un'elettrica, un'ibrida o continuare a guardare a quelle meno elettrificate, magari puntando sulle formule di vendita dei tre anni con minirate mensili che, però, non sempre levano di mezzo anticipi di un certo peso in funzione del tipo di auto.
L'elettrificazione è trasversale
L'elettrificazione avanza inserendosi anche nelle gamme di iconici brand italiani come Ferrari, Maserati e Lamborghini. Il prossimo anno il Cavallino Rampante commercializzerà la “piccola” 296 GTB ibrida plug-in e debutterà tra le ruote alte con la Purosangue elettrificata in vari step, il Tridente è pronto a sfornare con la MC20 e la nuova Granturismo le sue prime full-electric, mentre il Toro sta approntando l'erede dell'Aventador che sarà ibrida. Rispetto al passato nel contesto c'è una generalizzata corsa verso le auto ibride plug-in rispetto a quelle mild-hybrid, per lo più presenti tra i nuovi modelli di piccola taglia e gli aggiornamenti di altri che si avviano verso il naturale pensionamento. Ovviamente, per ragioni di contenimento dei costi. Così, per esempio, in casa Alfa Romeo accanto al nuovo suv compatto Tonale, proposto anche ibrido alla spina, si dovrebbero porre le rinnovate Giulia e Stelvio anche mild-hybrid. In ogni caso proprio per valorizzare il rendimento dei sistemi ibridi nessuno si esime dall'ottimizzare quello dei motori termici, altrimenti l'equazione che porta alla riduzione delle emissioni va a pallino.
Le elettriche ridefiniscono tradizioni di famiglia
Intanto, cresce l'offerta di modelli full-electric anche perché tutti i brand devono tenere a bada la media delle emissioni di CO2 per evitare multe, o quantomeno ridurne l'entità il più possibile. Alla tecnologia full-electric si converte anche il gruppo Toyota, da sempre tenacemente legato ai powertrain full-hybrid che, ovviamente, continua a proporre con alcune novità del 2022. Infatti, apre anche i cancelli a proposte native a emissioni zero con il suv Toyota bZ4X e con la sua stretta derivazione Solterra marchiata Subaru, oltre che con il modello che dovrebbe arrivare dalla Lexus che si affiancherà a quello già in vendita derivato dalla UX. Ruote alte ed elettroni si intrecciano sempre più anche in altre case: come quella della Smart dove arriverà un crossover compatto a batteria. Tanti nuovi modelli entreranno nelle famiglie e-tron dell'Audi, “i” della BMW, iV della Skoda, ID della Volkswagen e nelle file della Volvo, dove la XC20 e la XC100 si porranno alla base e al vertice dell'offerta a emissioni zero. Oppure daranno vita nuove famiglia, come la E-Tech Electric della Renault che partirà con la nuova Mégane alla quale si affiancherà, rapidamente, la moderna interpretazione della iconica R5. In rampa di lancio ci sono anche la Range Rover elettrica e ci saranno altre proposte delle serie EV della Kia e Ioniq della Hyundai, oltre a quelli già annunciati da Stellantis un po' per tutti i brand.
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