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Auto cinesi: i marchi presenti in Europa e quelli in arrivo

Sono sempre più numerosi i brand automobilistici cinesi che operano in Europa, ecco una panoramica di chi è già presente e chi in arrivo nel Vecchio Continente.

di Giulia Paganoni

(Imaginechina via AFP)

4' di lettura

Il fenomeno dell’elettrificazione porta ad una nuova panoramica degli attori europei. Infatti, negli ultimi mesi l’imposizione del bando ai motori termici dalla Ue entro il 2035, ha cambiato la geografia e le regole del gioco. Questo ha agevolato potenti gruppi cinesi senza un’efficace protezione: è iniziata una nuova corsa alla leadership che si gioca il futuro di un’industria che in Europa vale 13 milioni di posti di lavoro e l’8% del Pil.

Marchi cinesi: presenze sotto diverse forme

Fino a prima del Covid (2020) non erano tantissimi i marchi con passaporto cinese a popolare le strade del Vecchio Continente. Ma, negli ultimi due anni e mezzo qualcosa è cambiato. La sterzata verso l’elettrico ha fatto sì che si aprissero le porte a nuovi attori tra cui Aiways, Byd, MG, Seres, Geely, Chery, Zeekr, Fengshen, Saic e Nio. Nomi che, per la maggior parte, non erano conosciuti ma anche ora rischiano di far concorrenza ai più affermati marchi europei.

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Ma andiamo per ordine e cerchiamo di conoscere meglio la situazione. In Italia il fenomeno dell’importazione di veicoli cinesi era già presente con DR, marchio molisano low cost che vende prodotti made in Cina forniti da Chery e successivamente leggermente modificati per il nostro mercato. Chery è una casa automobilistica cinese fondata come azienda para-governativa nel 1997 e divenne un produttore di auto il 18 dicembre 1999 quando la prima vettura (Chery Fulwin) lasciò la catena di produzione dello stabilimento di Wuhu utilizzando un telaio costruito in licenza per la Seat Toledo della Volkswagen. Chery è stata la prima casa automobilistica cinese ad esportare i propri prodotti, ed attualmente è la prima casa per numero di vetture esportate. Il colosso Chery ha deciso di debuttare in Europa con un nuovo marchio Omoda che entro la fine dell’anno lancerà il primo modello a partire dal marcato italiano. A questo si aggiunge anche Jaecoo, secondo marchio della casa destinato al Vecchio Continente.

Ma non solo: il gruppo Koelliker dal 1936 opera nell’importare modelli esteri, tra cui la giapponese Mitsubishi Motors e la coreana SsangYong. Ed è proprio opera del gruppo Koelliker ad aver importato Aiways, azienda fondata nel 2017, la cui sede europea si trova a Monaco di Baviera, in Germania. Il primo modello a debuttare è stato U5 a cui fa seguito U6, il nuovo suv coupé elettrico pronto a popolare le strade europee.

Marchi cinesi: tra novità e ritorni

Alcuni marchi sono già presenti nel Vecchio Continente da tempo in sordina, è il caso di Byd, fondato nel febbraio 1995 e presente in Europa dal 1998. Byd è uno dei maggiori produttori mondiali di veicoli elettrici e ibridi accumulando più di 3,8 milioni di unità vendute. Il marchio è presente in 70 Paesi e 400 città ricoprendo un ruolo molto rilevante nelle industrie legate all'automobile, all'elettronica, alle energie rinnovabili e al trasporto ferroviario.

E a proposito di marchi affermati, Geely Auto Group è un produttore di automobili cinese fondato nel 1997 e con sede a Hangzhou, nel Zhejiang. Geely Auto Group opera nel segmento mass con Geely mentre nel segmento premium con Lynk & Co (in joint venture con Volvo). Sono numerose anche le partecipazioni: possiede il produttore svedese di autovetture Volvo Cars, la londinese London Electric Vehicle Company, il 49,9% della casa automobilistica malese Proton Holdings, il 51% della britannica Lotus Cars. Dal dicembre 2017 è il maggiore azionista di Volvo Group con l'8,2% del capitale, dal febbraio 2018 è il maggior azionista della Daimler AG con il 9,69% mentre a fine settembre 2022 annuncia di aver acquisito il 7,60 % del capitale azionario ordinario di Aston Martin. Ma non solo, a questi si aggiunge anche Zeekr, marchio è stato fondato nel marzo del 2021 posizionandolo come brand premium ed elettrico. Il suo nome già definisce il pubblico a cui vuole arrivare: è composto da Generation Z e dal termine geek, che in un uso colloquiale può essere tradotto con nerd. 

Il 2019 è stato l’anno del ritorno nel Vecchio Continente del marchio MG con l'ambizione di rendere accessibile la mobilità elettrica. L’ultimo modello arrivato è MG4, un suv elettrico che porta a battesimo la nuova piattaforma intelligente Msp (Modular Scalable Platform) dalla casa madre Saic Motor e rappresenta l'auto più importante al momento per il brand.

Marchi cinesi: i nuovi arrivi

In arrivo entro l’anno anche Saic, la più grande casa automobilistica cinese, partner tra gli altri di General Motors e Volkswagen. La casa prevede di vendere in Europa almeno 100mila nuove auto elettrificate all'anno: un obiettivo ambizioso che rientra nella strategia internazionale dell'azienda di consegnare, nel giro di cinque anni, 1 milione di veicoli a basse e zero emissioni in tutti i mercati esteri. Ricordiamo che la nuova MG4, già disponibile in Europa, è basata sulla piattaforma Msp di Saic.

Debutto Europeo nell’arco dell’anno anche per Xpeng, casa automobilistica cinese attiva dal 2014 con sede a Guangzhou, specializzata nella progettazione e sviluppo di veicoli elettrici. I primi due modelli elettrici sono la berlina P7 e il suv G9.

Infine, in arrivo anche Nio, casa automobilistica cinese attiva dal 2014 con sede a Shanghai e specializzata nella progettazione e sviluppo di veicoli elettrici. Il marchio ha confermato l’intenzione di immettere sul mercato una serie di vetture alimentate esclusivamente a batteria a basso prezzo destinate all'Europa. Se tutto va come previsto, le nuove auto arriveranno nel Vecchio Continente entro la fine del 2024.

Nuova rivoluzione elettrica dalla Cina: Fengshen E70 4WD (DongFend Motor)

La spinta verso l’elettrificazione forzata dell’auto imposta dalla Ue, con poca neutralità tecnologica, ha come effetto “collaterale” quello di aver spalancato le porte d’Europa ai cinesi, che oltretutto approfittano dell’assenza di prodotto che le case “tradizionali” hanno evidenziato negli scorsi mesi tra effetti della pandemia e quelli del chip shortage.

Ed è proprio dalla Cina che arriva una novità tecnologica per le auto elettriche: la prima autovettura omologata al mondo con motori in-wheel. Nata dalla partnership tra Protean Electric, Dongfeng Motor e la joint venture di Protean in Cina, Wuxi Weifu Electric Drive Technology. In appena sei mesi le tre parti hanno sviluppato la Dongfeng Fengshen E70 4WD, la prima autovettura omologata al mondo con motori in-wheel. L'auto è stata omologata in Cina dal Ministero dell'Industria e della Tecnologia dell'Informazione nell'elenco dei produttori e dei prodotti di veicoli a motore stradali. 

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