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Auto classiche: a Villa d’Este rarità e mercato

Il Concorso d'Eleganza conquista collezionisti e pubblico. Nell’asta RMSotheby's motori senza riserva. Ferrari sempre in cima ai desideri

di Giovanni Gasparini

1972 Ferrari 312 PB Sold for 12.042.500 € Foto: Nail Fraser Courtesy of RM Sotheby's

5' di lettura

Nonostante il tempo incerto e la pioggia, il weekend del 20-21 maggio ha visto i più importanti collezionisti di auto classiche provenienti da ogni parte del mondo sfilare nella cornice del Concorso d'Eleganza organizzato a Villa d'Este, forse la più nota e spettacolare villa sul Lago di Como.
La partecipazione a questi eventi sociali esclusivi fra collezionisti, che hanno in comune passione per i motori e conti in banca milionari, è una delle motivazioni principali per l'acquisto di questi pezzi spesso unici di storia e design su quattro ruote.
Inoltre, poiché i giudici premiano originalità e qualità dei veicoli presentati, anche solo partecipare e ovviamente ricevere uno dei molteplici premi al concorso incrementa non solo l'orgoglio del collezionista, ma anche il valore dell'automobile, e fa da cartina tornasole del giudizio di esperti e gusto del pubblico, non sempre convergenti.

1961 Ferrari 250 GT SWB Sold for 6.586.250 € Foto: Neil Fraser ©2023. Courtesy of RM Sotheby's

La Ferrari California Spyder del 1961, proveniente da una lontana collezione di Hong Kong, ha messo d'accordo tutti ottenendo la Coppa d'Oro assegnata dal voto popolare e il Premio della Giuria per la classe ‘Scoperte', sebbene nella giornata di sabato sia stato l'Hardtop in tinta con la carrozzeria a proteggere con grande eleganza l'abitacolo dalla pioggia. Altre quattro auto del Cavallino Rampante (di cui tre degli anni '60) hanno vinto premi di prima categoria, e due degli anni '50 altrettante menzioni speciali, con il duetto 250 GTO del 1962 e 250 Testa Rossa del 1959 a monopolizzare il trofeo in celebrazione del centenario della 24 Ore di Le Mans. Solo la Ford GT40 del 1968 di Rob Walton, miliardario proprietario di WalMart, ha vinto due trofei (come la California Spyder), ma entrambi determinati dagli esperti. Una rara Maserati A6G/54 del 1956 della coppia miliardaria americana Jonathan & Wendy Segal ha vinto, invece, il premio ‘Made in Italy', confermando la prevalenza dei collezionisti oltre-Oceano per il meglio dell'automobilismo nostrano.
Gli americani amano anche le loro auto d'epoca, soprattutto quelle degli anni '30 che facevano sognare The Great Gatsby: la collezione della famiglia californiana Lyon ha portato una squillante Duesenberg SJ del 1935 a vincere il Trofeo dello sponsor BMW Group.

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Non è facile dare un valore preciso a questi pezzi spesso unici per storia sportiva, provenance e condizioni impeccabili, ma si tratta spesso di decine di milioni, e il parco e il garage dell'hotel Villa d'Este ospitava diverse centinaia di milioni di euro di auto.
La concomitante asta organizzata da RMSotheby's ha approfittato della concentrazione del pubblico di appassionati dai portafogli gonfi per dare un prezzo ad alcuni di questi oggetti del desiderio.

1961 Ferrari 250 GT Spyder California Coppa d'Oro Villa D'Este 2023. Courtesy Giovanni Gasparini

L'asta di RMSotheby's a Villa Erba

Al termine del piovoso sabato nel magnifico giardino a Villa d'Este, l'azione si è spostata alla vicina Villa Erba per l'asta organizzata dallo specialista canadese RM (responsabile di molti restauri di auto d'epoca) ora integrato nel grande gruppo anglo-americano Sotheby's. La lunga maratona di tre ore che ha passato sotto il martello 56 lotti del catalogo ha confermato una certa vivacità del mercato, ma anche rivisto al ribasso molte delle aspettative dei venditori. Il realizzo di 53 milioni di euro è stato il più elevato sin da quando la casa d'aste ha inaugurato la collaborazione con il Concorso d'Eleganza nel 2011, e l'84% dei lotti sono andati venduti, fra cui spicca un'auto da competizione, una Ferrari 312 PB del 1972 con importanti vittorie all'attivo, che si è fermata a 12 milioni di euro con le commissioni, ben al di sotto della stima di 14-18 milioni.
Il catalogo proponeva però ben 35 lotti senza prezzo di riserva e, quindi, vendibili a qualunque prezzo, mentre dei 21 rimanenti lotti protetti dalla riserva 8 non hanno trovato compratori, suggerendo che il mercato sia in effetti saldamente in mano alla domanda, tuttora vivace ma poco incline ad assecondare stime irrealistiche. Quasi metà del risultato, 25,3 milioni di euro sono dovuti alle 14 auto della collezione svedese Aurora, vendute senza riserva anche per le condizioni non sempre eccezionali, di cui 12 Ferrari fra cui una 250 GT SWB del 1961 aggiudicata a 6,6 milioni di € con le commissioni, ben al di sotto della stima di 7,5-9,5 milioni, e una 500 TR Spider del 1956 veduta a 3,7 milioni di euro, anch'essa sotto la stima di 4 milioni di €.

1935 Duesenberg SJ Trofeo BMW Group ’Best of Show’ Concorso d’Eleganza Villa D’Este 2023. Foto courtesy BMW Group

Fra le tre auto che hanno ecceduto la stima alta dopo l'aggiunta delle commissioni vi è il prezzo record di 635mila € per una Ferrari 550 Barchetta del 2011. Ben sei dei primi dieci risultati provenivano dalla collezione Aurora, oltre ad una delle solo tre auto milionarie a non portare lo stemma del Cavallino Rampante, una elegante Mercedes 300SL Gullwing del 1955 color argento aggiudicata a 1.355.000 €, entro le stima una volta aggiunte le commissioni.

L’appuntamento sembra indicare un rallentamento del fenomeno speculativo sulle ‘Hypercar' dell'ultimo decennio, con una Bugatti Chiron del 2019 nera che ha raggiunto la stima bassa di 2,8 milioni solo con le commissioni, mentre la Ferrari Monza SP1 dello stesso anno dalla collezione Aurora si è fermata sotto la stima a 2,4 milioni di €.

Il catalogo conteneva altre tre collezioni, due delle quali interamente senza riserva, la prima dedicata a cinque Ferrari Testarossa di modelli ed anni diversi tutte di colore nero, che hanno realizzato in totale 1 milione di euro, dai 297.500 € per una F512M del 1996 agli appena 11mila euro oltre di una più elegante ma meno rara 512TR, per finire con 126.500 € per una ‘monodado-monospecchio' del 1986.

La seconda proponeva cinque BMW M Power recenti, per un totale di 800mila euro, tutte vendute senza riserva, mentre la terza collezione denominata Piccolo ha visto un totale di nove auto proposte, di cui sei senza riserva e solo una delle tre con riserva, vendute per un totale di 1,6 milioni di €, di cui 1,3 milioni per una elegante Ferrari 250 GT/L Lusso del 1963 che ha raggiunto la stima bassa grazie alle commissioni, mentre sono restate invendute una rossa Lancia Aurelia B24 Spider America del 1955 (stima 700-900mila €) e una Alfa Romeo 6C 1500 Sport del 1929 (stima 500-700mila €). Sono rimaste al palo anche diverse auto milionarie fra cui spiccano una Ferrari 400 Superamerica SWB Coupé' Aerodinamico del 1961 stimata 3-3,5 milioni di €, e una Ferrari 166MM Touring Barchetta del 1949 stimata 4-6 milioni per cui la casa d'aste dichiarava un interesse di proprietà diretto. Invenduta anche una imponente Lancia Astura Cabriolet del 1936 (stima 1,2-1,6 milioni) ed entrambe le Bentley in catalogo, sebbene di periodi diversi: una SIx Speed Le Mans Tourer del 1930 (stima 550-900mila €) e una R-Type Continental Fastback del 1952 (stima 750mila-1 milione).

Dopo i raduni e gli incanti celebrativi di Le Mans a fine giugno/luglio, il mercato dell'auto da collezione si sposta a metà agosto per un altro celebre Concorso d'Eleganza e relativo contorno di aste in California fra Pebble Beach e Monterey.

Riproduzione riservata ©

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