Collezionare motori

Auto d’epoca a Milano: riparte il mercato in presenza

Sotheby’s ottiene buoni risultati grazie alle Ferrari degli anni '60. Finalmente lotti visibili al pubblico e rilanci in sala e al telefono: un solo lotto comperato online

di Giovanni Gasparini

Esposizione RM Sotheby's, Palazzo Serbelloni Milano. Foto per gentile concessione di Giovanni Gasperini

4' di lettura

Il 15 giugno nella splendida cornice di Palazzo Serbelloni nel centro di Milano si è tenuta la prima asta in presenza da molti mesi, segno di una progressiva stabilizzazione e ritorno alla quasi normalità. Il catalogo proposto da RM Sotheby's comprendeva solo 19 auto scelte secondo due filoni di collezionismo: gli anni '60 e '70, soprattutto col Cavallino Rampante, e le auto da competizione anche recentissime, da rally o pista.
Il risultato complessivo con le commissioni è di 11,6 milioni di euro, con 14 lotti venduti e 5 rimasti al palo, quindi un valore per lotto di oltre 800mila € per un mercato selettivo.

Ferrari vincenti

A fare la parte del leone sono state tre auto classiche degli anni '60 per un totale di oltre 4 milioni di euro: una elegante Ferrari 275 GTB già posseduta dalla star Jane Fonda, aggiudicata al telefono con il responsabile dell'asta Augustin Sabatiè-Garat (noto come Gus) per la stima bassa di 2 milioni, pari a 2.255.000 € con le commissioni; sempre Gus ha portato a casa per un altro cliente al telefono anche una comoda Gran Turismo ben restaurata, una 250GTE (2+2) del 1963 a 466mila € oltre la stima, mentre una più raffinata 250GT/L dello stesso anno, dove L sta per ‘Lusso', ha superato la stima bassa a quasi 1,5 milioni solo grazie all'aggiunta delle commissioni. Se si aggiunge a questo terzetto il risultato milionario della Ferrari 550 GT1 del 2000, aggressiva auto da pista aggiudicata alla stima bassa di 1,8 milioni con le commissioni, si sfiorano i 6 milioni di euro, oltre la metà del realizzo totale.

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Una seconda Ferrari da competizione, una 348 GT preparata da Michelotto nel 1994, è finita ad un cliente in sala per 210mila €, sotto la stima bassa (241mila € con le commissioni). Non tutte le Ferrari però hanno brillato: due auto entrambe del 1973 sono rimaste invendute: una Dino 246GTS dal caratteristico colore rosso, forse per la stima eccessiva di 380-420mila € (ed una riserva chiamata attorno a 340mila €), e una chiassosa Daytona giallo Modena rimasta invenduta alla riserva di 490mila € (stima 550-650mila €).

Esposizione RM Sotheby's, Palazzo Serbelloni Milano. Foto per gentile concessione di Giovanni Gasparini

Luci ed ombre in casa Alfa

Con i due lotti di maggior valore aggiudicati e altri due invenduti, si può dire che il bicchiere in casa Alfa sia mezzo pieno: l'unica auto non specificamente da competizione in catalogo, una classica e imponente 6C 2500 SS Villa d'Este del 1951, è passata di mano a 640mila € contesa sia online che ai telefoni (stima 575-675mila €), mentre una Giulietta Spider del 1959 con palmares sportivo è rimasta al palo, nonostante il favorevole posizionamento come primo lotto dell'asta. Delle due Alfa Romeo 155 da competizione degli anni '90 offerte, la prima pur vincitrice del campionato inglese del 1994 con Tarquini al volante e dal classico rosso Alfa è rimasta invenduta da una stima di 300-400mila €, mentre la più cara e potente V6 del 1996 già guidata da Larini nella bella livrea Martini Racing, è stata contesa fra due telefoni fino a sfiorare la stima alta a 800mila euro, ultimo lotto dell'asta.

Esposizione RM Sotheby's, Palazzo Serbelloni Milano. Foto per gentile concessione di Giovanni Gasparini

Record e aggiudicazioni sorprendenti

La protratta contesa fra ben 4 telefoni ed un agguerrito cliente in sala ha portato al nuovo record per la mostruosa Lamborghini LM 002 del 1989, la capostipite dei SUV, una delle 328 costruite, particolarmente minacciosa e voluminosa nel colore blu scuro in cui era presentata. La stima di 225-275mila € è stata presto superata, portando il risultato finale a quasi 400mila € con le commissioni. Stupisce anche il prezzo di aggiudicazione di una Cisitalia 202 Cabriolet del 1950, unica auto aggiudicata online ed unica presentata senza la protezione di un prezzo di riserva, battuta a 265mila € (303mila € con le commissioni) forse grazie all'attraente color blu, nonostante diverse incertezze relative allo stato della carrozzeria e all’originalità del restauro: un acquirente non online l'avrebbe comperata a quel prezzo? Lo dubitiamo...

Anche il recente rifacimento sostanziale di una Bugatti Type 46 stupisce per il prezzo finale di 545mila €, oltre la stima bassa, nonostante sollevi diverse questioni circa la sua originalità, forse premiata dalla elegante combinazione di colore e la evidente spesa per costruirla partendo da telai riscoperti negli anni '50.È rimasto, invece, invenduto il prototipo della Lancia 037 rally del 1980, dall'aggressiva forma squadrata tipica di quegli anni, che partiva dalla stima invero alta di 700-900mila €.

Supercars recenti e del passato

Solo 4 auto non rappresentavano auto italiane, fra cui spiccavano due sportive recentissime: una Koenigsegg CCR del 2004 dalla livrea arancione, una delle auto più veloci al mondo in cerca dei 400km/h, contesa da tre telefoni prima di superare la stima alta con le commissioni a quasi 800mila €, e una Mercedes-AMG GT del 2021 arancione e nero aggiudicata a 410mila euro. Ma a superare il milione di euro è stata sua ‘nonna' Mercedes 300SL Roadster del 1957 nella classica livrea argento e dotata del raro hard-top in vetro, che è passata di mano a 1,05 milioni, mentre la Aston Martin DB4 del 1960, anch'essa argento, ha raggiunto i 455mila €. Ancora una volta una vittoria delle ‘vecchiette' storiche sui ‘muscoli' delle giovani nipoti di oggi. Complessivamente si è assistito ad un rilancio delle aste in presenza che fa ben sperare per l'estate, da sempre momento cruciale per questo mercato.

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