Auto elettriche, 5 anni di Ionity: ecco la situazione dell'infrastruttura di ricarica in Europa e in Italia
Entro il 2025 Ionity prevede di passare dagli attuali 1.900 a 7mila punti di ricarica in Europa.
di Giulia Paganoni
2' di lettura
La mobilità elettrica è in piena espansione in Europa e la rete di ricarica di Ionity è una dei tasselli fondamentali per questo processo: dalla sua fondazione cinque anni fa, nata nel 2017 dalla joint venture tra le case automobilistiche Bmw Group, Ford Motor Company, Hyundai Motor Group, Mercedes Benz e Volkswagen Group con Audi e Porsche, insieme a Global Renewable di BlackRock Power Platform come investitore finanziario.
Cinque anni in numeri
Quasi un milione di conducenti hanno effettuato un totale di circa sei milioni di sessioni di ricarica presso le stazioni, che oggi offrono 1.900 punti di ricarica in 24 paesi europei. Questi numeri si traducono in 430 aree di ricarica operative (ogni piazzola ha una media che va da sei a dodici colonnine di ricarica) e 56 in costruzione. E sono 180 le persone impiegate in questa realtà.
L’importanza della rete per la e-mobility europea è dimostrata da una serie di numeri: oltre 850 milioni di chilometri sono già stati percorsi con energia proveniente da fonti 100% rinnovabili che utilizzano solo vneto, acqua, sole e biomassa caricata presso le stazioni Ionity: l’equivalente di oltre 1.100 viaggi sulla luna e ritorno.
Inoltre con una potenza fino a 350 kW per punto di ricarica, la cosiddetta Hpc (high Power Charging), i veicoli possono usufruire di una ricarica ultraveloce.
Obiettivo: entro il 2025 le stazioni operative in Europa diventeranno 7mila
La mobilità elettrica è in crescita e la rete di ricarica in costante aumento e l’espansione della rete di ricarica Hpc. Gli investimenti riguardano anche le nuove tecnologie, prodotti e servizi per le stazioni con l’obiettivo di rendere la ricarica ancora più semplice e conveniente.
L’obiettivo, è che entro il 2025 il numero delle stazioni lungo le autostrade e le vie ad alta percorrenza aumenti fino a superare il migliaio. Verranno aperti ulteriori assi di traffico e i 1.900 punti
di ricarica già operative diventeranno 7mila. Verranno creati nuovi hub di ricarica con da sei a dodici (o anche più) punti di ricarica per garantire un’alta qualità del servizi, riducendo al minimo i tempi di attesa, compresi anche nei periodi più problematici, come durante le vacanze estive.
Anche le mutevoli condizioni del quadro sociale e politico stanno contribuendo a far diventare la mobilità elettrica la nuova normalità: una crescente consapevolezza dei consumatori per la sostenibilità e il progresso della transizione energetica, un continuo aumento dell’autonomia dei veicoli in tutti i segmenti e la crescente densità di infrastruttura di ricarica.
La situazione in Italia: tra nuove stazioni negli ultimi 12 mesi
In Italia Ionity ha raggiunto importanti risultati nell’ultimo anno, inaugurando tre nuove stazioni di ricarica, aprendo nove nuovi cantieri e compiendo l’upgrade, ovvero aumentando il numero di chargers per stazione di altre dodici zone di ricarica già operative. Questo nell’ottica
di mantenere alto lo standard di qualità del servizio per l’utente finale, dato anche l’incremento di utilizzo delle aree di ricarica italiane, tra l’estate 2021 e l’estate 2022 è triplicato e, presso le aree più frequentate, è quadruplicato.
Ad oggi le stazioni di ricarica Ionity italiane hanno erogato un totale di 5.508.366 kWh e l’area di ricarica più frequentata si conferma quella del Brennero, sul corridoio Brennero - Trento - Carpi dell’autostrada A22, che da sola ha contato a giugno di quest’anno 2733 sessioni di ricarica, con una media di 88,2 sessioni di ricarica al giorno.
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