Auto elettriche, De Meo: «La sfida con la Cina anche sui costi dell’energia e sulle emissioni inquinanti»
In occasione del Viva Festival organizzato a Locorotondo in Puglia, il presidente della Renault e dell'ACEA ha sottolineato l'importanza di una sfida ad armi pari
di Simonluca Pini
2' di lettura
La sfida sulle auto elettriche non sarà solo su autonomie, prestazioni e immatricolazioni. Luca De Meo, Presidente del Gruppo Renault e dell’associazione dei costruttori europei, in occasione del Viva Festival organizzato a Locorotondo in Puglia ha sottolineato l’importanza di giocare ad armi pari in materia di costi dell’energia e delle emissioni inquinanti. «In Europa gli standard sulle emissioni sono giustamente stringenti mentre in Cina si utilizza ancora il carbone, non ci sono limiti di inquinamento e il costo del lavoro è inferiore. Questo si traduce in una partita a calcio in 11 contro 15. La sfida oggi è questa ma Renault è in campo». Altro punto sottolineato da De Meo è come la Cina abbia un ruolo di vantaggio in materia di elettrico grazie ad una posizione di predominio sull’estrazione di materie prime necessarie alla produzione di batterie.
Alpine diventerà la Ferrari francese
Non solo auto elettriche ma anche una visione sul futuro del team Alpine in Formula 1. «Come gruppo siamo in Formula 1 da oltre 40 anni ma in Francia questo sport non appassiona» ha sottolineato De Meo. «Il nostro obiettivo con Alpine è legare i colori alla passione. Un po' come quando riproponemmo la Fiat 500 ai tempi della ma esperienza in Fiat. Fu un gancio per legare le persone alla propria storia. Perché - sottolinea - le persone vanno coinvolte».
Capire le complessità del futuro
L’importanza di capire le complessità del futuro. Come ricordato da Luca De Meo, la Comunità Europea dovrà analizzare con attenzione cosa succederà nei prossimi anni in materia di mobilità elettrificata e al tempo stesso capire il percorso che le nuove tecnologie dovranno compiere nei prossimi anni. Proprio sui carburanti alternativi il presidente dell’ACEA ha fatto una leggera autocritica all’associazione che dirige «non si ha avuto il di coraggio nel comunicare le alternative all'elettrico e nello spiegare come gli efuel, ad esempio, potrebbero da subito essere disponibili».
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