Auto elettriche, debutta l’architettura STLA Medium di Stellantis pronta per Melfi: fino a 700 km di autonomia
Il gruppo guidato da Carlos Tavares svela la prima piattaforma sviluppata esclusivamente le vetture a ioni di litio. Sarà la base per suv e berline di categoria media e medio-grande. Si parte con Peugeot 3008 ma ci saranno Lancia, Opel e Ds made in Italy
di Mario Cianflone
I punti chiave
5' di lettura
Debutta la prima piattaforma di Stellantis sviluppata nativamente per auto elettriche e non derivata da architetture concepite per vetture termiche. Si chiama STLA Medium ed è dedicata, come il nome lascia intendere, ai segmenti C e D, quelli delle vetture di dimensioni medio grandi che rappresentano il cuore del mercato mondiale dell’auto. Su questa base saranno costruite berline e suv,
La prima vettura costruita su STLA Medium sarà la futura generazione di Peugeot 3008 electric only (che sarà svelata a settembre e commercializzata nel 2024), ma ci saranno, e lo ha confermato Carlos Tavares, ceo di Stellantis, anche le i futuri modelli Opel, Lancia (la nuova Gamma attesa per il 2026) e Ds costruiti a Melfi nonché vetture di segmenti C-Suv di Citroën, Jeep e degli altri brand, anche americani, del gruppo. Si tratta come accennato di modelli di segmento C e D che hanno rappresentato 35 milioni di vendite nel 2022, quasi la metà dei 78,5 milioni di veicoli venduti a livello globale nello stesso anno. La piattaforma nasce per auto elettriche ma ha spiegato il Ceo del gruppo può essere adattata, per adeguarsi ad alcuni mercati, a motori a combustione interna, ma è una soluzione di compromesso.
«Con questa piattaforma - ha dichiarato Carlos Tavares - possiamo competere con chiunque. Dopo due anni dall'Ev day presentiamo la prima piattaforma e possiamo competere sul fronte del prezzo e delle prestazioni oltre che su tutte le caratteristiche legate a qualità. Stellantis con questa presentazione dimostra che realizziamo quello che diciamo».
Per quanto riguarda la distribuzione della nuova piattaforma, si partirà «da Francia, Italia a Melfi, Germania e Nord America. Iniziamo da qui ma è una piattaforma globale per i mercati globali che risponde a tutte le legislazioni locali.
Con STLA Medium, Stellantis si allinea a quanto fatto sul fronte degli autotelai “born electric” dagli altri costruttori come per esempio il gruppo Volkswagen che dispone della piattaforma modulare MEB, Hyundai che schiera la E-GMP o, il colosso cinese Geely, che sfrutta per i suoi marchi (da Volvo a Zeekr) la SEA, Sustainable Experience Architecture. Ma torniamo a STLA Medium, si tratta della seconda piattaforma unificata di Stellantis (il gruppo fonde Psa e Fca) che secondo il piano annunciato due anni fa durante l’EV Day prevede lo sviluppo di 4 architetture STLA.
Alla base c’è la Small, per vetture piccole, la Medium svelata adesso e poi Large e Frame (Per i pick up). Da sottolineare che la Small attualmente utilizzata è solo una versione aggiornata della architettura CMP/eCMP di origine Peugeot e sviluppata con l’allora partner cinese Dongfeng (ma ora per Stellantis la Cina, oramai assunta a superpotenza dell’auto, è davvero lontana oltre che essere la principale forza concorrente).
Tra i competitor nelle architetture elettriche modulari spicca Renault, mentre Tesla con il suo sistema di gigapresse sembra essere ancora un benchmark inarrivabile. Da sottolineare che STLA Small / eCmp non è utilizzata per la Fiat Nuova 500 elettrica ma è la base di Jeep Avenger, Fiat 600 che ha debuttato l’altro ieri e della prossima B Suv Alfa Romeo. Si tratta di tre modelli costruiti a Tychy in Polonia, ma ci sono anche analoghe Peugeot, Ds e Opel assemblate in altri stabilimenti, come ad esempio, quello di Saragozza, dove nascerà la futura lancia Ypsilon che arriverà nel 2024.
Network a 400 Volt
STLA Medium, dal punto di vista energetico, sfrutta una rete a 400 Volt, mentre altri costruttori puntano su 800 e 900 Volt ma i costi sono superiori e probabilmente non giustificati per la tipologia e il segmento di appartenenza dei modelli che Stellantis sta progettando.Secondo le specifiche tecniche dichiarate dal gruppo il consumo potrà essere inferiore a 14 kWh per 100 km. Un dato, che se confermato, nelle realtà dei fatti sarebbe davvero notevole. La ricarica dal 20% all'80% con colonnine ad alta potenza avverrà in circa mezz’ora, 27 minuti, secondo il dato dichirato di di 2,4 kWh al minuto.
Nativa elettrica
STLA Medium è dunque la prima architettura BEV-by-design di Stellantis ed è progettatata per ospitare batterie fino a 98 kWh secondo il dato ufficiale (non è chiaro perché non viene dichiarata una cifra tonda di 100 kWh) in grado di offrire un’autonomia compresa tra 500 e 700 km a seconda della configurazione (due quelle previste: standard e long range) e del posizionamento del modello.
«STLA Medium - ha detto Carlos Tavares, Ceo di Stellantis_ è il prodotto di poco più di due anni di innovazione senza compromessi per offrire una mobilità pulita, sicura e conveniente, e supportata da investimenti per 30 miliardi di euro nell'elettrificazione e nel software fino al 2025».
Con la piattaforma STLA Medium il gruppo conta di realizzare fino a 2 milioni di veicoli l'anno in diversi stabilimenti dislocati in tutto il mondo, a partire dall'Europa quest'anno. La nuova architettura permette di realizzare vetture con una passo variabile tra 2.700 e 2.900 millimetri, mentre la lunghezza è compresa tra 4,3 e 4,9 metri con un'altezza da terra superiore ai 220 mm quindi adatta a fuoristrada (e dunque ai modelli Jeep).Quanto ai motori, Stla Medium e pensata per veicoli a trazione anteriore oppure integrale. In questo caso è previsto un secondo motore sull’asse posteriore. La potenza complessiva del powertrain varia tra 160 e 285 kW.
Con la nuova piattaforma, ha detto Carlos Taveres, abbiamo un arma adeguata a competere con la concorrenza cinese che pare essere ormai la prima fonte di preoccupazione per i vertici della grandi case europee.
Il reveal della nuova architettura del gruppo Italiano è stata anche lìoccasione per il ceo di per ribadire la posizione del gruppo sul fronte degli stabilimenti. «Stellantis - ha detto Carlos Tavares - deve pensare alla sua sostenibilità futura quando valuta dove produrre. Sia in Francia sia in Italia, abbiamo relazioni e dialogo con i governi che sono molto ben intenzionati, la loro mentalità è di supporto, a volte c'è pressione ma possiamo gestirla. Ma noi guardiamo prima di tutto ai clienti, che si aspettano alta qualità a un prezzo accessibile e se pensiamo all’accessibilità, l’elettrico è più costoso del 40% rispetto ai motori tradizionali e non possiamo chiedere alla nostra classe media di pagare il 40% in più».
Inoltre, Tavares, ha replicato al l ministro francese dell’economia francese, Bruno Le Maire, il quale ha chiesto al gruppo di mostrare “patriottismo” riportando in Francia la produzione di piccoli veicoli elettrici . «Dopo che ho investito in Francia, produco veicoli elettrici in tutti gli stabilimenti, non vedo perché dovrei creare progetti in perdita.
Secondo il ceo, occorre prima assimilare e governare la nuova tecnologia elettrica più costosa. «Dobbiamo muoverci - ha dichiarato - in maniera rigorosa, essere saggi per conservare la nostra redditività, la sostenibilità della società e allo stesso tempo l’accessibilità (alla mobilità elettrica della classe media. Dobbiamo affrontare una dura competizione quando si parla di auto compatte - sotto i 25mila euro - e in quella fascia di prezzo per competere con i produttori cinesi dobbiamo usare la loro stessa ricetta e un ingrediente è usare paesi più economici dove produrre».
Tavares ha poi espresso che la strategia di Stellantis è di produrre nei paesi occidentali soprattutto prodotti con una fascia di prezzo più alta, mentre «le auto di fascia di prezzo più bassa, dove i margini sono più bassi, sui quali dobbiamo competere con cinesi, allora saranno prodotti i paesi dove produrre costa meno.
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