E-mobility

Auto elettriche, come sarà la prossima generazione di batterie

Alle auto 100% elettriche serviranno in futuro una nuova generazione di accumulatori con materiali efficienti che possano rimpiazzare il cobalto, per migliorarne l'impatto ambientale. Volkswagen ha interpellato un'esperto del settore: Maximilian Fichtner.

di Corrado Canali

3' di lettura

Le batterie del futuro saranno alla base della diffusione sempre maggiore della mobilità elettrica oltre a determinarne l'autonomia e l'affidabilità. Nei prossimi anni, infatti, gli accumulatori delle elettriche faranno importanti passi avanti soprattutto in due aree: i materiali che trattengono l'energia e l'architettura delle batterie. Ecco come lo spiega Maximilian Fichtner, docente di chimica dello stato solido all'Università di Ulm e capo del Dipartimento Sistemi di accumulo energetico al Karlsruhe Institute of Technology. La sua visione del futuro.

Grafite e silicio, ma anche un nuovo design

Un composto di grafite e silicio potrebbe presto sostituire la grafite pura nell'anodo. Considerando che il silicio ha una densità energetica dieci volte superiore alla grafite, il contenuto energetico delle batterie aumenterà di molto. Inoltre con il nuovo design degli accumulatori sarà possibile inserire una maggiore quantità di celle in un involucro delle stesse dimensioni. Attualmente in un pacco batterie il materiale di stoccaggio effettivo rappresenta il 25-30% del contenuto. Il resto è involucro, imballaggio e additivi. «In questo campo ci saranno grandi progressi – spiega Fichtner - la prossima generazione di batterie sarà progettata in modo più efficiente e la quota di stoccaggio potrebbe quasi raddoppiare aumentando così il contenuto energetico oltre che riducendo i costi di produzione».

Loading...

Focus sulle batterie allo stato solido

Nelle future batterie allo stato solido la grafite del polo negativo verrà sostituita con il litio metallico, un'opzione che consentirà di aumentare l'autonomia dal 30 al 40%: per questo la tecnologia allo stato solido è considerata una sorta di soluzione finale della ricerca sulle batterie. «Sicuramente è una grande opportunità ma ci sono delle questioni aperte, perché il processo di industrializzazione non è ancora iniziato e andranno considerati i costi - aggiunge Fichtner - la curva del costo delle batterie agli ioni di litio di oggi si trova in fase calante. E dopo l'introduzione di materiali catodici sostenibili come il litio-ferro-fosfato, i costi possono scendere sotto il livello dei 100 dollari per kWh, ovvero il limite sotto cui un'auto elettrica diventa più economica di una tradizionale. A oggi non possiamo dire se le batterie allo stato solido raggiungeranno lo stesso livello e quanto velocemente».

Autonomia e ricarica come cambieranno

Nel prossimo futuro l'autonomia dei veicoli elettrici crescerà drasticamente. «Presto sarà ovvio parlare di almeno 500 chilometri e iniziare a puntare ai 1.000. Le auto stanno progredendo rapidamente, non altrettanto l'infrastruttura di ricarica; abbiamo bisogno di una rete adeguata di stazioni di ricarica rapida» riprende Fichtner, che poi sottolinea l'importanza di permettere a chi abita in città e non ha una wallbox di ricaricare comodamente la propria auto. Un altro aspetto su cui è importante lavorare è la standardizzazione delle tariffe della rete stradale pubblica. «L'auto elettrica ha la migliore impronta di carbonio considerando tutti i tipi di propulsione per il settore delle autovetture, per questo bisogna puntare sull'e-mobility» sottolinea Fichtner.

L'importanza delle materie prime impiegate

Attualmente il cobalto è utilizzato principalmente per le batterie di telefoni cellulari e computer portatili, ma anche per produrre acciai super rapidi e taglienti. «Per quanto riguarda la mobilità elettrica è possibile e necessario rinunciare gradualmente al cobalto, sia per salvaguardare i diritti umani, sia per le riserve limitate. Un'ottima alternativa è il litio-ferro-fosfato, un materiale economico, disponibile in modo sostenibile e non tossico. Anche il cosiddetto spinello di manganese potrebbe essere un'opzione» spiega Fichtner. Un'ultima riflessione sul litio: «Per questo materiale non c'è ancora un sostituto convincente, ma in questo caso la situazione non è così critica, perché le riserve globali di litio sono molto maggiori di quelle di cobalto. E comunque ci sono alternative all'estrazione del litio dai laghi salati».

Riproduzione riservata ©

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti