Auto elettriche: piacciono agli italiani ma i prezzi sono troppo alti
Le macchine 100% a batteria interessano ma il potere d'acquisto delle famiglie è limitato a possono permettersi una spesa fino a 30mila euro, soglia che limita sostanzialmente la gamma disponibile.
di Giulia Paganoni
2' di lettura
L’elettrico piace ma costa ancora troppo. La fotografia dell’Italia dice che un italiano su cinque si dice pronto ad acquistare la prossima vettura con alimentazione elettrica, ma a patto di pagarla meno di 30mila euro. A guidare l’interesse verso queste auto sono soprattutto le ragioni economiche: il 63% motiva la scelta con i possibili risparmi legati ai minori consumi e ai più bassi costi di manutenzione del veicolo. Ma il prezzo d’acquisto deve essere sui 30mila euro.
I risultati della ricerca: le auto elettriche sono tra le prossime scelte d’acquisto
Capire la propensione degli italiani all’acquisto di un’auto elettrica. È questo il focus su cui si è concentrata la nuova instant survey “La nuova vettura del 2023 sarà elettrica?” condotta da Areté nel mese di gennaio. Il sondaggio si inserisce in una serie periodica di rilevazioni tese a misurare nel tempo le evoluzioni dei consumi in questa fase di forte cambiamento dei consolidati paradigmi di mobilità.
La pur lenta diffusione dei veicoli elettrici nel nostro parco circolante sta generando un crescente
interesse verso questi modelli ma qualcosa non convince ancora appieno gli italiani per far prendere slancio al numero di immatricolazioni, che nel mese di gennaio si sono fermate a 3.342 unità, rappresentando il 2,6% del mercato (in calo rispetto al 3,4% del gennaio 2022), il quale ha visto un incremento generale del 19%.
E, guardando al prossimo acquisto dell’auto, poco più di un intervistato su cinque (22%) afferma che la sua prossima vettura avrà alimentazione elettrica. Una percentuale praticamente doppia (44%) è intenzionata concretamente ad affidarsi all’ibrido, in tutte le sue forme. Solo il 23% del campione sceglierà nuovamente un motore endotermico, di cui il 9% prediligerà il diesel.
Il limite: il potere d’acquisto delle famiglie non permette la diffusione
Il focus sulle condizioni e sulle motivazioni che sottendono questa scelta evidenzia il difficile momento economico vissuto dalle famiglie italiane. Infatti, il 63% di quanti dichiarano che la prossima vettura di proprietà sarà “alla spina” giustifica la decisione con ragioni economiche connesse ai risparmi che queste consentono sui costi di consumo, di carburante e di manutenzione del veicolo. Un acquirente su tre, invece, sceglie l’e-car per ridurre l’impatto ambientale della propria mobilità.
La scelta dell’elettrico non è però incondizionata e risente pesantemente della variabile economica: otto italiani su dieci sono pronti a farlo, ma a patto che il costo complessivo non superi i 30mila euro. Una soglia che, pur in presenza degli attuali incentivi, limita significativamente la possibile gamma di veicoli acquistabili ed evidenzia il principale limite a una maggiore diffusione di questa alimentazione.
Italiani scettici: l’autonomia e la ricarica non convincono
Le ragioni degli intervistati che non sono favorevoli all’auto elettrica restano polarizzate attorno alle due aree critiche da sempre al centro del dibattito: la limitata autonomia dei veicoli (il 47% del campione dice di temerla) e le difficoltà collegate alla ricarica soprattutto a causa di una rete sul territorio ancora inadeguata (31%).
Il sondaggio analizza poi le modalità di acquisto dell’auto, registrando che il 68% degli intervistati ritiene ancora necessario recarsi in concessionaria per vedere l’auto, condurre la trattativa e acquistarla. Solo l’11% si dice convinto di poter procedere all'acquisto interamente digitale.
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