Auto elettriche, il robot italiano Comau NJ smonta e ricicla le batterie
Il robot sviluppato a Grugliasco, in provincia di Torino, è al centro del progetto europeo Flex-DB: un sistema automatizzato in grado di smontare le batterie esauste per riutilizzarle o riciclarle
di Antonio Larizza
I punti chiave
3' di lettura
Si chiama Comau NJ ed è un robot industriale capace di smontare le batterie per auto elettriche giunte a fine vita, per permettere di riciclare tutto quel che può essere riutilizzato all’interno di una nuova batteria, a cominciare dal Litio presente nelle celle.
Comau NJ - il robot dotato di tecnologia laser che Comau utilizza anche per assemblare le batterie - è al centro del progetto europeo Flex-BD (Flexible Battery Dismantling), nato proprio con lo scopo di sviluppare un sistema automatizzato in grado di smontare le batterie esauste, per riutilizzarle o riciclarle.
Come funziona il sistema Flex-BD
Il processo di riciclo è totalmente automatizzato. I pacchi batteria da riutilizzare vengono introdotti in una cella e messi davanti al robot Comau NJ che, in piena autonomia, inizia a smontarli, cambiando di volta in volta gli utensili in base alla procedura da eseguire.
Così, Comau NJ comincia a svitare il coperchio della batteria; poi installa sul suo braccio delle pinze con cui rimuove il coperchio; e ancora riprende “in mano” cacciaviti e chiavi inglesi per disassemblare i singoli moduli che compongono la battteria, per poi spostarli in un’area di stoccaggio.
A questo punto si può verificare la capacità residua del singolo modulo, per un eventuale riuso in altre applicazioni, oppure può iniziare il processo di estrazione delle preziose materie prime in esso custodite. Per dar vita a nuove batterie con impatto sull’ambiente ridotto o addirittura nullo.
Nel 2030 in Europa 1 milione di batterie da smaltire
Comau stima che entro il 2030 nella sola Unione Europea ci saranno oltre 1 milione di batterie smaltite da riutilizzare. La domanda di sistemi robotizzati capaci di assistere il riciclo delle batterie è stimata anche questa in forte crescita.
Tutti gli analisti concordano: quando il mercato delle auto elettriche raggiungerà la giusta economia di scala, intorno alla filiera delle batterie nascerà una vera e propria industria, che si occuperà di ogni fase: dalla produzione fino al riciclo.
Si stima che solo in Europa, una volta a regime, questo settore darà lavoro a oltre 800mila persone. La stessa Unione Europea ha lanciato il programma Ue Battery 2030+, per definire le caratteristiche della batterie «made in Europe», progettate per essere riciclabili.
Disporre di un sistema automatizzato per eseguire le procedure di manipolazione delle batterie sarà fondamentale non solo per ridurre gli sprechi e rendere sostenibile la mobilità elettrica di massa, ma anche per evitare di far svolgere all'uomo attività manuali rischiose - vista la presenza di sostanze potenzialmente nocive -, gravose sul piano fisico e ripetitive.
Il sistema Comau permette inoltre, durante il processo di rigenerazione, di mantenere all'interno delle celle una bassa carica. Questo riduce al minimo i rischi operativi, sia per gli addetti ai lavori che per le attrezzature di smontaggio. Ma permette di “preservare” i moduli ancora funzionanti.
Nel sistema tradizionale invece la batteria viene completamente scaricata, i moduli vengono smontati e infine distrutti.
Gorlier: «Lavoriamo per una mobilità veramente sostenibile»
«La nostra collaborazione al progetto Flex-BD parte dalla lunga esperienza di Comau nel campo dell’automazione per lo sviluppo di processi flessibili, scalabili e sostenibili», ha dichiarato Pietro Gorlier, CEO di Comau.
«Ampliando le proprie soluzioni di automazione intelligente, per includere la riqualificazione e il riutilizzo delle batterie ad alta potenza, molte delle quali con capacità residua fino all’80%, Comau sta contribuendo in modo concreto a realizzare una mobilità veramente sostenibile».
Il progetto europeo Flex-BD
Flex-BD è un sistema robotizzato che automatizza l’iter completo di smontaggio delle batterie elettriche esauste, mediante un processo altamente flessibile, scalabile e standardizzabile.
Una volta convalidata l’idea prototipale, Comau ne ha ampliato l’ambito di applicazione, andando ad includere il riutilizzo delle batterie nel settore automobilistico. L’azienda di Grugliasco (Torino) controllata da Stellantis ha lavorato in collaborazione con altri partner all’interno della comunità di innovazione europea EIT Manufacturing, sta ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie per la sostenibilità della mobilità elettrica.
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