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Auto elettriche senza sound? Così il suono diventa digitale perché l’orecchio vuole la sua parte

Il passaggio alle Bev ha portato con sé l'assenza del sound di bordo che, a sua volta, è diventato una mancanza. Per questo motivo, le case automobilistiche si stanno adoperando per ricreare dei suoni di bordo.

di Mario Cianflone e Giulia Paganoni

Hyundai Ioniq 6, ecco come può cambiare il suo sound

4' di lettura

The sound of silence. Senza sbloccare ricordi del leggendario brano di Simon Garfunkel è proprio nel silenzio, a tratti opprimente, in atri fastidiosamente interrotto da un sibilo, che sta l’anima acustica dell’auto elettrica così diversa e aliena da quella termica rombante. Certo, non che si possa rimpiangere il rumore di un Fiat Multijet 1.3 o di un tre cilindri del gruppo Volkswagen, anche il suono, o meglio il sound, vuole la sua parte. Soprattutto, se parliamo di auto sportive o di vetture premium. E poi il sound, sempre e comunque, aiuta a non scollegare il cervello dalla strada e ad avere sempre una percezione della velocità e dell’accelerazione, un punto importante per le fulminee elettriche.

Sulle Bev (Battery Electric Vehicle), infatti, manca il rombo del motore che, da un lato aiuta alla guida e, dall'altro, indica ai pedoni il sopraggiungere di un'automobile. E, in mancanza del rombo del motore a scoppio, le case automobilistiche si stanno adoperando, con modalità diverse, per ricreare un suono piacevole da avere come sottofondo mentre si viaggia.

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Esperienze di mobilità di lusso

I marchi di lusso stanno ripensando l'esperienza di bordo introducendo e cambiando alcuni dei paradigmi che hanno sempre caratterizzato i modelli del passato. Ne è un esempio Bmw che con la nuova ammiraglia elettrica i7 inaugura una nuova era per la quintessenza del piacere di guidare e del comfort di viaggio grazie alla creazione di mondi sonori olistici: gli IconicSounds Electric.

I suoni spaziano dallo scenario di benvenuto al segnale di “ready-to-drive” e ai suoni di guida per ogni My Mode selezionato, fino ai paesaggi sonori acustici combinati con il Bmw Theatre Screen, disponibile per la prima volta su i7.

Renault: esperienze sonore con Jean-Michel Jarre

Con il progredire del processo di elettrificazione della mobilità, il marchio francese della Losanga ha ripensato il suono, sia all'interno che all'esterno del veicolo, affidando a Jean-Michel Jarre, musicista e compositore francese, la nuova firma sonora dei modelli elettrici.

La firma sonora copre diverse funzionalità: la sequenza di benvenuto quando si entra in auto, l'impianto audio nel suo complesso (componenti, posizionamento, algoritmi) e il suono esterno emesso dal veicolo elettrico al di sotto dei 30 km/h per avvisare i pedoni (VSP - Vehicle Sound Pedestrian).

Infine, Jean-Michel Jarre contribuirà allo sviluppo artistico del primo algoritmo dell'innovazione Renault Sonic Roads. Questo servizio brevettato da Renault offre la colonna sonora ideale per il percorso, in funzione dei gusti musicali del conducente, traendo ispirazione da parametri contestuali alla strada come i luoghi, i paesaggi, le condizioni meteorologiche ed il momento della giornata. Come ricercatore-musicista, Jean-Michel Jarre proporrà un mix tra i dati contestuali acquisiti dall'auto e i contenuti musicali (musiche, podcast, informazioni, ecc). Quest'inedita esperienza sensoriale per tutti i passeggeri amplifica il vissuto di full immersion nell'ambiente.

Le prime applicazioni sono già attive, in quanto Jean-Michel Jarre ha assunto la Direzione Artistica dei sistemi audio Harman Kardon di Mégane E-tech e di tutti i nuovi modelli futuri.

Hyundai: la prima simulazione del sound con Ioniq 5 N

È il caso di Hyundai, dove gli ingegneri della divisione sportiva N hanno sviluppato le tecnologie ‘N Active Sound +' e ‘N e-Shift' per donare al guidatore più input ed essere così più precisi nella guida dinamica. La prima vettura a beneficiarne è Ioniq 5 N, vista in anteprima al Festival of Speed di Goodwood.

Il sistema N Active Sound+ consiste in 10 speaker (di cui 8 interni e due esterni) che possono riprodurre tre diverse tipologie di sound: Ignition, Evolution e Supersonic. Ignition prende spunto dal suono del motore 2.0 litri T-GDI delle N a combustione interna, con anche i tipici scoppi allo scarico; Evolution è una firma sonora ‘N' elettronica ispirata alle concept N 2025 Vision Gran Turismo e RN22e; infine, Supersonic simula un aereo da combattimento per dare al guidatore l'impressione di essere alla guida di un jet. Tutte le tipologie di sound sono inoltre personalizzabili per rispondere ai gusti di tutti i clienti.

Infine, per dare più aggressività ai cambi di marcia, il sistema N e-Shift lavora insieme al sistema N Active Sound+ per simulare il cambio a doppia frizione a 8 rapporti dei modelli tradizionali, riproducendo le sensazioni di un cambio marcia con un piccolo scatto nell'output della coppia dei motori, come nel passaggio tra un rapporto e un altro. L'obiettivo è di permettere al pilota di utilizzare le tecniche e le percezioni di guida acquisite a bordo di vetture con motore a combustione, per un'esperienza immersiva e simile a quella di una vettura tradizionale.

Abarth: l'estremo discutibile del sound elettrico

La mancanza del sound sulle auto elettriche per marchi dalla forte vocazione sportiva, a volte sfocia in risultati poco ben riusciti. Ne è esempio Abarth che con la nuova Abarth 500e e introduce il sistema Sound Generator sviluppato da un team di Sound Designer dedicato in collaborazione con Sound Design Studio.

Il lavoro dei tecnici è stato lungo e meticoloso: per ottenere un rendimento perfetto e il più vicino possibile a quello originale, il suono attuale del motore a benzina Abarth è stato registrato durante tutte le diverse fasi dell’esperienza di guida: accelerazione, decelerazione, frenata, curve veloci e molto altro. Sono state inoltre effettuate specifiche calibrazioni sonore. Le registrazioni sono state poi attentamente analizzate attraverso strumenti e processi tecnici dedicati per estrarre tutte le frequenze distintive di Abarth, che ne costituiscono il DNA, al fine di creare un nuovo sound in una matrice virtuale arricchita da toni aggiuntivi.

La matrice è stata testata offline in studio e sull’auto statica attraverso varie iterazioni e configurazioni per ottenere la miscela perfetta dell’output. In particolare, grazie al software, la matrice adatta le varie componenti del suono per ottenere il miglior risultato immersivo per il conducente. Ulteriori suoni sono stati stratificati sulla matrice per fondere il suono storico di Abarth con il feeling futuristico che si trova sulla Nuova Abarth 500e.

Ma il risultato è una pura registrazione di qualcosa che Abarth 500e non è più.

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