Auto, marzo fa il pieno e aumenta del 40% le immatricolazioni rispetto al 2022
Aumenta la disponibilità di autovetture. Il risultato riduce il gap con il 2019 anche se la distanza resta pesante, pari al 20% delle immatricolazioni in meno
di Filomena Greco
2' di lettura
Con 168.294 immatricolazioni in Italia, il mercato dell’auto ha registrato nel mese di marzo un aumento del 40,8% dei volumi rispetto ad un anno fa. Il risultato porta il primo trimestre dell’anno a quota 427.019 immatricolazioni da gennaio, con un incremento del 26,2% sullo stesso periodo del 2022. La distanza rispetto alla fase pre-covid si è ridotta ma resta comunque ancora molto significativa, con un 20,6% di immatricolazioni in meno rispetto al 2019.
I numeri registrati nel mese di marzo si spiegano alla luce di due fattori, secondo il Centro Studi Promotor diretto da Gian Primo Quagliano: il primo è rappresentato dal confronto con un mese, marzo del 2022, particolarmente difficile, che aveva registrato il 29,7% di immatricolazioni in meno su marzo 2021; il secondo fattore, questa volta positivo, è legato al miglioramento della capacità produttiva delle case automobilistiche e dai tempi di consegna delle auto che si stanno normalizzando, dopo una lunga fase caratterizzata dalla crisi di semiconduttori e microchip.
Buone prestazioni per quasi tutti i brand
Tutti i brand registrano prestazioni brillanti ad eccezione della Jaguar. In alcuni casi, come per Nissan, Alfa Romeo, Dr o Cupra, i volumi risultano raddoppiati o triplicati rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, bene anche per Tesla, che raggiunge quasi le 3mila autovetture vendute, e per Maserati. Si consolida poi la crescita dei brand che arrivano dalla Cina come MG, che supera le 2.300 unità all’1,4% di quota di mercato.
Fiat resta il marchio più venduto in Italia con oltre 17mila auto immatricolate, in crescita di oltre il 6% da inizio anno, seguita da Volkswagen (11.700), in crescita del 40% rispetto ad un anno fa. Toyota, Peugeot e Ford marchi con volumi intorno alle 10mila vetture all’anno, con un buon recupero di volumi su marzo 2022 ad eccezione del marchio americano. Bene le performance dei brand premium com Audi, Bmw e Volvo, accanto a Jeep che registra quasi un raddoppio nel mese e un incremento di oltre il 50% da inizio anno.
In proiezione, nell’intero anno le immatricolazioni potrebbero raggiungere il milione e 400mila unità nel corso del 2023. Tra i problemi del mercato italiano, evidenzia Quagliano, il prezzo in salita delle vetture – il 44% dei concessionari prevede ulteriori rincari come emerge dal’inchiesta congiunturale sul mercato dell'automobile del Centro Studi Promotor
condotta a fine marzo – e l’elettrificazione “a rilento” della flotta. «La quota delle auto elettriche resta decisamente modesta – aggiunge Quagliano – mentre negli altri principali paesi europei è ormai a due cifre. E questo nonostante siano disponibili dal 10 gennaio 190 milioni per incentivi all'acquisto di auto elettriche che sono stati utilizzati solo per il 10,3%».
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