Auto, il mercato europeo conferma l’inversione di tendenza a settembre
Torna in terreno positivo, +7,9%, la performance del settore auto nei mercati dell’area (Europa, Uk ed Efta). Bene i big player, fanno eccezione Renault e Hyundai
di Filomena Greco
2' di lettura
L’Europa, insieme a Uk e area Efta, conferma l’inversione di tendenza sul mercato dell’auto e, dopo il +3,4% di agosto, registra nel mese di settembre un aumento delle immatricolazioni del 7,9%. Si interrompe così la fase di contrazione dei volumi determinata da 13 mesi consecutivi di calo sul mercato e che, se confrontato con lo stesso periodo del 2019 (gennaio-settembre) sconta ancora una diminuzione del 31,7% rispetto alle registrazioni della fase pre-Covid. Come già avvenuto in agosto, anche a settembre sono in terreno positivo quasi tutti i 30 mercati nazionali dell’area.
Il mercato europeo dell’auto, ricorda Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, «è precipitato a questi livelli per una crisi della domanda accompagnata da una crisi dell’offerta». La domanda è stata fortemente penalizzata tra le altre cose dalla pandemia, dall’impatto della guerra in Ucraina, dal ritorno dell’inflazione mentre il fronte dell’offerta di auto nuove è stato fortemente condizionato dalla carenza di componenti – chip e semiconduttori – necessari per la produzione.
Tra i gruppi principali, Volkswagen recupera nel mese oltre il 25% dei volumi e da inizio anno resta in calo sul 2021 del 13,9%. Stellantis resta di fatto sui volumi di settembre 2021 e registra un dimezzamento, nel mese, dei volumi di Jeep mentre da inizio anno perde il 17,2%. E mentre Renault perde nel mese l’1,2% di immatricolazioni, Hyundai cala del 7% ma cresce, da inizio anno, rispetto al 2021 (+4,5%) e si consolida al quarto posto, per volumi, tra i big player europei, con una quota di mercato pari al 9,6%, un punto sotto il Gruppo Renault.
Bene Mercedes Benz che registra nel mese volumi più alti del 30% rispetto a un anno fa e da inizio anno segna un gap sul 2021 che si riduce al 3,6%. Meno brillante Bmw che a settembre registra un aumento delle immatricolazioni del 4,4% mentre rispetto al 2021, da inizio anno, perde l’11% dei volumi. Bene anche Toyota che registra volumi in crescita di oltre il 23% e, da inizio anno, un vantaggio dell’1,6% rispetto al 2021.
Secondo il Centro Studi Promotor, alla base di questa potenziale inversione di tendenza ci sarebbe un leggero miglioramento nella disponibilità di auto nuove, tanto che i cinque mercati principali dell’area – Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna – insieme fanno meglio della media, con crescite del 4,5% in agosto e dell’8,2% in settembre.
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