Auto, settembre in profondo rosso: Fca (-40,3%) trascina al ribasso (-25,3%) le vendite in Italia
di Filomena Greco
3' di lettura
Il mercato auto in Italia ha perso nel mese di settembre un quarto delle immatricolazioni, a confronto con lo stesso periodo di un anno fa. In media le vendite di automobili sono calate del 25,3%, un risultato che segue un mese di agosto in forte crescita ma che contribuisce, nel complesso, a portare le immatricolazioni dall’inizio dell’anno a -2,7% rispetto al periodo gennaio-settembre del 2017. Pesa il -40,3% di Fiat Chrysler sul mercato, con un market share che nel mese passa da 28 a 22,51 punti e una frenata che interessa anche il brand Jeep e Alfa Romeo, in crescita strutturale negli ultimi anni
In valore assoluto, sono state immatricolate 125.052 vetture, oltre 42mila in meno rispetto a settembre 2017. Il calo ha pesato quasi esclusivamente sulle motorizzazioni diesel, in frenata di oltre il 40% rispetto a un anno fa. La sola Fiat Chrysler poi è passata da 47.155 vetture immatricolare a settembre 2017 a 28.136 unità registrate il mese scorso. Il segno meno, in realtà, ha interessato quasi tutte le case automobilistiche: Volkswagen ha perso quasi il 30%, Renault il 48%, Citroen oltre il 15%, Audi oltre il 50%, Bmw si ferma a -15%. Contengono le perdite Peugeot (-6,4%) e Ford (-9,6), mentre resta in terreno positito Toyota.
Secondo Pier Luigi Del Viscovo di Fleet & Mobility, però, «analizzando i dati dell’intero terzo trimestre, com’è più corretto fare, si nota che la flessione complessiva è del 7%. Questo perché a luglio e agosto sono state smaltite vetture Euro 6b che non potevano più essere immatricolate dopo il 31 agosto». Una cautela condivisa da Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, che resta ottimista: «Se si considera che il primo semestre 2018 aveva chiuso il suo bilancio con un calo dell’1,5%, nel consuntivo a fine settembre vi è un leggero peggioramento ma ci sono le condizioni perché si verifichi un moderato recupero nell’ultimo trimestre dell’anno».
A pesare sulla performance, poi, la perdurante frenata da parte dei costruttori di auto suoi km0, anche in forma di noleggio. «Il risultato è stato che a settembre i costruttori avevano esaurito le risorse per “forzare il mercato”, che resta debole» aggiunge Del Viscovo. Meno accentuata la flessione dei privati, che pure c’è stata, «soprattutto a causa delle incertezze su quale propulsore scegliere, alla luce della guerra al diesel in corso e delle forti misure antismog in molte aree del Paese» spiega.
Molti analisti hanno parzialmente corretto al ribasso le previsioni per il 2018. È il caso di Dataforce: a fine dicembre, stima, le immatricolazioni di vetture dovrebbero attestarsi poco sopra quota un milione e 930mila unità.
Nella graduatoria degli Oem, rileva Dataforce, Fiat resta al vertice nonostante la flessione degli ultimi mesi, segue Volkswagen, «sorpassata ad agosto dall’exploit di Renault», al terzo posto c’è Ford, seguita da Peugeot , Toyota, Opel e Renault. Nella classifica dei modelli più venduti del 2018, a settembre torna la Panda, dopo che nel mese di agosto era stata sorpassata dalla Renault Clio. Al secondo posto della Top 10 del mese scorso c’è la Lancia Ypsilon, seguita dalla Volkswagen T-Roc, la Fiat 500, la Toyota Yaris, la Ford Ecosport, la Jeep Renegade, la nuova Ford Fiesta, la Citroen C3 e la Volkswagen Polo.
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