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Auto Ue a passo lento sui listini con delusione Volkswagen, a Milano regge Stellantis

Il gruppo tedesco manca il target sui flussi di cassa 2022 e fa sapere che i problemi con la supply chain hanno fatto lievitare le scorte a livelli più alti del previsto

di Stefania Arcudi

(ANSA)

2' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Dopo l'accelerata della seduta precedente, i titoli del settore auto viaggiano con il freno a mano tirato in tutta Europa (-0,29% l'Euro Stoxx 600), mentre gli indici azionari sono in generale rialzo (positivo il FTSE MIB di Milano). Non aiuta la performance deludente di Volkswagen: la casa automobilistica tedesca non ha centrato i target 2022 sul flusso di cassa, facendo sapere che i problemi con la supply chain hanno fatto lievitare le scorte a livelli più alti del previsto. Per l'intero anno la società ha riportato un cash flow di circa 5 miliardi di euro, sotto il target di 8,6 miliardi.

Volkswagen, che già l'anno scorso aveva dovuto fare i conti con problemi di supply chain dovuti agli stop della produzione in Cina a causa del Covid, prevede di recuperare il terreno perso nel corso del 2023. Gli investitori, per il momento, non danno peso al fatto che ricavi e profitto operativo sono stati in linea con le guidance più recenti (le vendite sono state pari a 279 miliardi, contro i 278 attesi dal consensus, e l'utile operativo è stato di 22,5 miliardi, contro attese per 23 miliardi).

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Così, come detto, in un contesto di generale debolezza del settore anche Stellantis viaggia a passo lento a Piazza Affari: partita attorno alla parità, si è poi attestata in modesto aumento, oscillando attorno ai 15 euro per azione (ha toccato un minimo di 14,99 euro e un massimo di 15,19 euro).

Ad aggiungere qualche tensione sul titolo, pur se in modo limitato, sono i dati sulle immatricolazioni in Brasile: in gennaio le vendite complessive nel Paese sono cresciute dell'11% anno su anno e sono calate del 35,3% rispetto al mese precedente, mentre quelle di Stellantis si sono attestate a circa 41.000 unità (-0,8% anno su anno e -34,7% su base mensile). Per quanto riguarda il mercato brasiliano in generale «il rallentamento della produzione mese su mese dell'industria automobilistica, nonostante il miglioramento della catena di approvvigionamento, può suggerire un rallentamento della domanda», spiegano gli analisti di Banca Akros, sottolineando che, per quanto riguarda Stellantis, «la notizia può essere in parte negativa a livello di margini, visto che l'America Latina ha generato il 14% delle vendite del gruppo e l'8% dell'utile operativo rettificato».

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