Auto elettriche, VinFast dimezzata dopo il debutto boom al Nasdaq
Dopo l’esordio sul listino tech Usa subito valore maggiore delle big tedesche e doppio rispetto a Ford e Gm, ma in due sedute il titolo, complice il flottante minimo, è crollato: -46%
di Alberto Annicchiarico
4' di lettura
Al debutto al Nasdaq una incredibile capitalizzazione di oltre 85 miliardi di dollari, più di Volkswagen, Bmw e Mercedes e doppia rispetto a Ford e GM. Deciso ridimensionamento dopo la seconda e la terza seduta di giovedì, con un calo complessivo del 46% e valore sceso a 46,4 miliardi, ben dietro i colossi tedeschi e in linea con le due big Usa. La vietnamita VinFast, nata nel 2017 ad Hanoi, è stata quotata a Ferragosto e subito il titolo è volato da 10 a 37 dollari, portando nelle tasche del tycoon vietnamita e fondatore Pham Nhat Vuong 39 miliardi di dollari. Vuong è l’uomo più ricco del Vietnam, il suo patrimonio è decollato da 5 a 44,3 miliardi per poi scendere precipitosamente a 26,2.
C'è una ragione: VinFast si è fusa con la Spac (società di acquisizione a scopo speciale) Black Spade ma più del 90% degli investitori della Spac si è ritirato prima del completamento dell'operazione, secondo Spac Research. Ciò ha lasciato pochissime azioni disponibili per il trading (il fondatore controlla la quasi totalità della società, il 99%) e ha posto le basi per abnormi movimenti di prezzo. Secondo il documento di registrazione della società, le parti sono arrivate al valore di partenza di 10 dollari per azione e 23 miliardi di capitalizzazione moltiplicando l’obiettivo di fatturato per il 2023 di 1,875 miliardi di dollari - più del triplo di quanto la società ha guadagnato l’anno scorso - per il multiplo di negoziazione della startup californiana Lucid e applicando un modesto sconto. Il futuro resta tutto da scrivere.
Che cosa insegna la storia
Paradossi, quelli degli exploit presto riportati sulla Terra, non nuovi per i giovani ev-maker americani. In effetti il precedente della quotazione con Black Spade, due anni fa, dell'americana Lucid (di cui è maggiore azionista il fondo sovrano saudita Pif), poteva mettere sull'avviso: le azioni Lucid sono crollate dal top di 53 dollari agli attuali 6,4. La casa di Newark (California) oggi vale meno di 15 miliardi. Anche per Fisker l’avventura con la Spac Spartan Energy era iniziata bene nell’ottobre 2020. Ma dai massimi di 28,5 dollari del febbraio 2021 si è arrivati ai 5,6 di oggi. Sempre parlando di startup di auto elettriche, un'altra storia di Borsa (via Ipo e non Spac) invita alla prudenza gli investitori. Si tratta della rapida parabola di Rivian, scattata al via (novembre 2021) con una capitalizzazione record in area 100 miliardi di dollari e scesa fino all'odierna di 20.
VinFast è osservata speciale degli analisti del settore da quando fece il suo debutto nel salotto buono del Los Angeles Auto Show a dicembre 2021 e qualche mese dopo si propose come car tech company al Ces di Las Vegas, replicando poi al Ces 2023.
L’azienda vietnamita, comunque, ha ambizioni serie. Il cfo David Mansfield ha dichiarato che la società sta trattando con una serie di investitori, compresi i fondi sovrani, ed è sulla buona strada per raccogliere ulteriori finanziamenti nei prossimi 18 mesi.
Guerra dei prezzi e tocco italiano
Ma adesso viene la parte difficile, raddoppiare le vendite all'estero. Potrebbe non bastare fare affidamento sulla propria piattaforma e negli showroom, ispirata da Tesla. VinFast ha aperto 122 showroom in tutto il mondo, concentrandosi sulla costa occidentale degli Stati Uniti. Il fondatore Vuong ha dichiarato a maggio che VinFast avrebbe potuto vendere 50mila veicoli elettrici quest'anno dopo i 7.400 del 2022. Nei primi sette mesi è andata oltre quota 16mila, Vietnam incluso.
«I numeri indicati dal nostro presidente per quest'anno sono ancora sulla buona strada», ha affermato Mansfield. Anche tagliando quel traguardo VinFast venderebbe solo circa un sesto della capacità produttiva del suo stabilimento di Haiphong. E un nuovo impianto, che prevede investimenti per 4 miliardi di dollari, è in costruzione nella Carolina del Nord e dovrebbe iniziare a produrre nel 2025.
La società di consulenza AlixPartners stima che i produttori di veicoli elettrici abbiano bisogno di vendite annuali per almeno 400mila veicoli per raggiungere il break-even, anche in Cina, dove la maggior parte dei car-maker sta perdendo denaro nella guerra dei prezzi sempre più accesa per conquistare quote di mercato.
Il suv VF8 di Vinfast(che con il VF9 vanta il tocco italiano del design di Pininfarina) ha un costo che oscilla tra i 46mila e i 52mila dollari (a seconda delle versioni), in linea con avversarie come Kia EV6 o Ford Mustang Mach-E. Offre aggiornamenti Ota (over-the-air), un'autonomia di 470 chilometri e accelerazione da zero a 100 Km/h in 5,5 secondi.
Ma il pricing è la sfida cruciale. Tesla tiene molto alta la pressione con le sue recenti mosse. La stravenduta Model Y costa ora quasi 7mila dollari meno della VF8 dopo l'arrivo dei sussidi federali. VinFast lavora per essere competitiva e produrre in Vietnam può essere l'asso nella manica. Fa parte della più grande conglomerata multisettoriale privata del Vietnam, fondata curiosamente nel 1993 in Ucraina come Technocom Corporation e partita poi nel 2000 in Vietnam come Vincom. L'attuale Vingroup Joint Stock Company è nata nel 2012.
Chi controlla VinFast
VinFast fa parte di un gruppo che è la più grande conglomerata multisettoriale privata del Vietnam, fondata curiosamente nel 1993 in Ucraina come Technocom Corporation e partita poi nel 2000 in Vietnam come Vincom. La attuale Vingroup Joint Stock Company è nata nel 2012.
L'immobiliare è nettamente la prima voce di ricavi, la seconda è l'industria. Ma il gruppo opera anche nelle vendite al dettaglio e nei servizi nel settore sanitario e dell'ospitalità. Nel 2022 il fatturato è stato di 4,2 miliardi di dollari (nonostante un ottimo quarto trimestre), il 20% in meno rispetto al 2022, quando è stato raggiunto il top storico di oltre 5 miliardi di dollari. Grazie a VinFast il titolo Vingroup JSC martedì ha guadagnato il 7% alla Borsa vietnamita, l'Ho Chi Minh Stock Exchange.
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