Autobomba a Mogadiscio, almeno 90 morti. Si sospetta cellula di Al Qaeda
Esplosione nella capitale somala a un checkpoint davanti a un ufficio delle tasse. Tra le vittime diversi bambini e studenti universitari. Una settantina i feriti

Esplosione nella capitale somala a un checkpoint davanti a un ufficio delle tasse. Tra le vittime diversi bambini e studenti universitari. Una settantina i feriti
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Autobomba a Mogadiscio nell’ora di punta ad un checkpoint davanti a un ufficio delle tasse: i morti sono almeno 90, mentre i feriti sono una settantina. Il bilancio è ancora provvisorio, ma si tratta del più cruento attentato che si sia registrato negli ultimi due anni.
«Ci sono altri morti e il numero è destinato a crescere», ha detto alla Reuters Abdikadir Abdirahman Haji Aden, fondatore of Aamin ambulances.
Diverse vittime sono bambini, ma ci sono anche molti studenti universitari, che viaggiavano su un pullman che transitava sul luogo dell'esplosione, come ha riferito la polizia.
«Al momento non risultano italiani coinvolti», si apprende da fonti della Farnesina, che hanno precisato che verifiche con l'ambasciata italiana e le autorità somale sono tutt'ora in corso e che sfortunatamente il bilancio delle vittime è in continuo aggiornamento.
Si tratta di uno degli attacchi più sanguinosi nella capitale somala da anni.
In un primo momento alcune testate internazionali, come la Cnn, avevano parlato di una «rivendicazione» da parte di Shabaab, cellula somala di Al Qaida dal 2012. Il Site, un istituto specializzato nel monitoraggio dell’attività terroristica, ha però smentito l’esistenza di una qualsiasi dichiarazione ufficiale del gruppo.
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