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Guerra in Ucraina: l’incontro con Romano Prodi

È in corso la terza giornata del Festival dell’Economia di Trento, edizione numero diciassette, la prima con il nuovo format del Sole 24 Ore. Tra i temi oggetto di approfondimento, il ruolo geopolitico dell’Europa in questa fase di crisi internazionale, ma anche le prospettive connesse al Pnrr, i cambiamenti climatici, l’economia circolare

Giorgetti: “Destino dell’auto non è solo elettrico”
  • Prodi parla di guerra in Ucraina e geopolitica

    La terza giornata del Festival dell’Economia di Trento si chiude con un appuntamento al Teatro Sociale: l’ex primo ministro e presidente della Commissione europea Romano Prodi dialoga con la giornalista Lucia Annunziata e con il vice presidente esecutivo dell’Ispi Paolo Magri. Il tema sono i cambiamenti del quadro geopolitico ed economico dopo l’invasione russa dell’Ucraina.

  • Pnrr: Garofoli, difficoltà legate a capacità amministrativa

    Sul Pnrr ci sono delle difficoltà attuative legate alla capacità amministrativa e ai processi decisionali. Lo ha detto al Festival dell’economia di Trento il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. “Il tema dell’adeguatezza amministrativa è centrale, soprattutto in una fase del Pnrr in cui passerà dagli enti locali la realizzazione di obiettivi in settori di assoluta importanza come la rigenerazione urbana, la riduzione del rischio idrogeologico, la realizzazione di mense, palestre, asili nido e nuove scuole, i progetti di riqualificazione dei borghi, il rinnovo del parco ferroviario regionale, la realizzazione di piste ciclabili e di interventi sulla rete idrica. Tutti temi che ci proiettano al primo trimestre del 2023, quando sarà necessario aver raggiunto l’aggiudicazione dei contratti d’appalto in molti di questi ambiti. Gli impegni attuativi sono complessi e i tempi sfidanti. Molti interventi nel solco del potenziamento della capacità amministrativa sono già stati avviati”, ha detto Garofoli.

  • Profumo: intelligenza artificiale darà tantissimo lavoro

    Il settore dell’Intelligenza artificiale è «meraviglioso per la ricerca e darà tantissimo lavoro». Lo ha affermato Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler, intervenendo all’incontro dal titolo “Le nuove frontiere dell'intelligenza artificiale” in occasione del Festival dell’Economia di Trento. Nei prossimi 10 anni, ha spiegato Profumo, ci sarà «il passaggio dagli elettroni ai fotoni (per migliorare la capacità di calcolo) e ci sarà un mondo di ricerca e di attività di sviluppo». Per lo sviluppo dell’Intelligenza artificiale è fondamentale la velocità di calcolo e Profumo ha spiegato che «siamo quasi al limite dell'utilizzo del silicio, perché tutto quello che è collegato al calcolo è legato al transistor e nell’attività si genera calore e siamo quasi al limite della capacità».

  • Ruffini: «La riforma fiscale non avrà effetti sugli immobili»

    «Adesso la riforma fiscale è sentita come esigenza da tutti, dai professionisti, dai contribuenti e anche dall'Agenzia delle Entrate. Le norme sono complesse per tutti e stare dietro a un sistema così è complesso. Ora ci sono i presupposti per fare una riforma, vedremo poi come continuerà. Non voglio spoilerare la fine, perché non la conosco». Così Ernesto Maria Ruffini, direttore dell'Agenzia delle Entrate, intervenendo al convegno “Riforma fiscale tra emergenze e uguaglianza” nell'ambito del Festival di Economia di Trento. «Il sistema fiscale è obiettivamente inefficiente, la pressione fiscale è molto alta» e questo «deriva dal disordine normativo. Ma senza aver prima sistematizzato le norme esistenti, è come ristrutturare una casa senza prima aver fatto ordine» ha continuato Ruffini. «È evidente - ha detto ancora Ruffini -che in questo Paese la casa è un bene rifugio, un sogno per generazioni di italiani e, quindi, l'attenzione sul tema è più che giustificata” ma “allo stesso tempo, come è stato detto più e più volte, non ci saranno e non sono previsti effetti conseguenti e, quindi, lo si prende per come è stato detto e così verrà fatto».

  • Ambiente: Cingolani, nel 2050 servirà altro energy mix

    “Le politiche e gli strumenti messi in campo per mantenere gli impegni internazionali su clima ed emissioni di CO2 dopo il 2050 non basteranno. Bisognerà pensare a quale altro energy-mix utilizzare. Non dobbiamo dimenticare che sul pianeta convivranno 9 miliardi di umani”. Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica, nel video messaggio inviato a ’Cambiare il modello di sviluppo per la transizione ecologica passando dalle parole ai fatti’, panel del Festival dell’economia di Trento.

    Trento, manifestazione vicino al teatro sociale
  • Festival di Trento, al Teatro sociale appare uno striscione sulla crisi climatica ed ecologica

    È “andata in scena” una protesta al Teatro sociale, durante un panel del festival dell’Economia di Trento sul tema: “Cambiare il modello di sviluppo per la transizione ecologica passando dalle parole ai fatti”, al quale partecipava il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. È stato esposto uno striscione con su scritto: “Crisi climatica ed ecologica”. La protesta è poi rientrata.

    La protesta al Teatro sociale di Trento

  • Brunetta, taglio cuneo ha dei costi, servono coperture

    «Il taglio del cuneo fiscale ha dei costi. È uno strumento che riguarda le imprese e le famiglie. È uno strumento che serve dare più competitività alle imprese e più potere d’acquisto alle famiglie. Il problema è quello di trovare le coperture». Lo ha detto il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a margine di una manifestazione nell’ambito del Festival dell’Economia a Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore.

  • Imprese: Tronchetti Provera, per aiutarle unico percorso è semplificazione

    Il mondo delle imprese «va aiutato e per farlo c'è un percorso unico, la semplificazione». Lo ha detto Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e Ceo di Pirelli, durante un’intervista organizzata nell'ambito del Festival dell’Economia, in corso a Trento.

  • P.a.:Brunetta,si dice che lavoro pagato poco, ma ha vantaggi

    «L’anno scorso in sei mesi ho fatto concorsi per assumere 45 mila dipendenti pubblici. Ho sbloccato, sburocratizzato e assunto. Nei concorsi non c’è più la carta e penna. Oggi un giovane può fare più concorsi parallelamente». Lo ha detto il ministro della pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nel corso di una iniziativa nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore. «Durante la pandemia - ha aggiunto - sono state fatte centinaia di milioni di cassa integrazione ma nel settore pubblico sono state pari a zero. I dipendenti pubblici hanno una serie di garanzie mentre nel settore privato se uno non lavora bene dura tre giorni e poi viene mandato via. Si dice che il lavoro pubblico è pagato poco. Ed io dico che però nel pubblico ci sono una serie di vantaggi».

  • Lavoro: Brunetta, non c’è nessuna crisi sui concorsi pubblici

    «Nessuna crisi sui concorsi per il lavoro pubblico, oggi i concorsi durano 100 giorni dal bando alla pubblicazione delle graduatorie, alcuni giovani ne possono fare uno dietro l'altro e magari si dimettono da uno per prendere un posto migliore». Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, al Festival dell’Economia di Trento, riconoscendo che sì alcuni posti pubblici hanno stipendi più bassi ma «nel pubblico non c’è cassa integrazione e ci sono garanzie» che nel privato non ci sono. «Mi piacerebbe che pubblico privato avessero le stesse regole, la stessa trasparenza…», ha continuato Brunetta, aggiungendo che «certo in Italia c'è un problema di miss match» tra domanda e offerta di lavoro «ma io partirei dalla scuola, dalla cultura, dall'università – noi professori forse non abbiamo avuto il coraggio di cambiarla, vinci un concorso e stai lì a vita».

  • Phelps, non si può avere ottimo risultato con enorme debito

    «Ho la sensazione che un Paese non possa avere ottimi risultati economici con un enorme debito pubblico, che pesa e comporta effetti negativi. Le economie dell’occidente non sono in fase depressiva, ma abbiamo bisogno di governi in grado di trovare il potere necessario per affrontare e risolvere grossi problemi senza distruggere l’economia». Lo ha detto il premio Nobel per l’economia Edmund Phelps, durante l’incontro “In ricordo di Jean Paul Fitoussi, un economista non dogmatico”, al Festival dell’economia di Trento.

  • Gentiloni: Italia mantenga debito pubblico sotto controllo

    Tenere sotto controllo il debito pubblico e mantenere stabilità politica. Per il commissario europeo Paolo Gentiloni sono questi i segnali che l’Italia deve mandare all’Europa. Sullo Spread - ha detto Gentiloni al Festival dell’economia di Trento - «niente allarmismi, ed è importante l’intervento Bce sui tassi d’interesse e sull’acquisto di titoli. L’Italia deve dare due segnali fondamentali: tenere sotto osservazione il debito, anche prendendo misure di emergenza, ma senza allentare la presa con la spesa corrente aumentando il livello di debito che già abbiamo. Allo stesso tempo bisogna aumentare i livelli di crescita. L’Italia ha avuto un primo trimestre non negativo con una «crescita infinitesimale», ha proseguito Gentiloni, ma la tendenza, se confermata, «potrebbe portare ad un buon livello di credito anche nel 2022. Il secondo messaggio deve essere l’impegno di stabilità politica da qui alle elezioni, ma questo Governo ed il suo presidente del Consiglio sono considerati un fattore di garanzia per il nostro Paese», ha detto Gentiloni.

  • Brunetta, salario minimo per legge non va bene

    «Il salario minimo per legge non va bene perchè è contro la nostra storia culturale di relazione industriali. Non buttiamo il bambino con l’acqua sporca e valorizziamo le nostre relazioni industriali. Il salario non può essere moderato ma deve corrispondere alla produttività». Lo ha detto il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nel corso di una iniziativa nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore.

  • Inflazione: Brunetta, tornare a scala mobile è stupidaggine

    «Chi vuole tornare alla scala mobile dice una stupidaggine, i lavoratori si tutelano con i contratti, con il welfare, con una buona Pa, con investimenti in capitale umano...». Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in dialogo con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore, al Festival dell’Economia di Trento, parlando dell’aumento dell’inflazione e del fatto che sono emerse idee di tornare alla scala mobile (adeguamento automatico dei salari all’inflazione, ndr), della cui abolizione Brunetta ha detto di essere uno «dei padri». Brunetta si è anche detto contrario all’introduzione del salario minimo: «Non va bene il salario minimo per legge, è contro la nostra storia di relazioni industriali e sindacali, poi dobbiamo pensare a tutelare meglio i più deboli».

  • Brunetta, dall’Europa straordinarie risposte a crisi

    «L’Europa si fa attraverso le soluzioni che vengono date alle crisi. L’Europa, da sempre, sta dando prove straordinarie di soluzioni alle crisi. Nonostante la follia dell’unanimità vengono prese decisioni, nei giorni scorsi è stato approvato, ad esempio, il sesto pacchetto di sanzioni alla Russia». Lo ha detto il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, nel corso di una iniziativa nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore. «Quello che sta succedendo oggi - ha aggiunto - ci impone di fare cose mai fatte. Devo ancora capire i costi benefici della guerra da parte di Putin. Gli Ucraini resteranno inc....ti per tre generazioni nei confronti della Russia, con costi incredibili. Eppure a Mosca qualcuno ha messo in discussione tutto».

  • Ucraina: Brunetta, più guerra si complica più possibile una soluzione

    «Più la situazione bellica diventa complicata, più diventano facili la soluzione, gli scambi e i dividendi. Per esempio, la vicenda del grano è un aggravarsi della crisi ma potenzialmente una soluzione della crisi, secondo teoria dei giochi». Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in dialogo con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore, al Festival dell’Economia di Trento, sottolineando che comunque «se c’è pace senza libertà e democrazia non c'è pace, è la pace degli schiavi».

  • Giovannini, mettere sostenibilità nelle politiche economiche

    «L’economia che si insegna nelle università purtroppo è ancora ferma al vecchio mondo, anche se molti atenei si stanno attrezzando per formare economisti che pensano in modo diverso. Tor Vergata è all’avanguardia e ha messo la sostenibilità, tra cui il benessere sociale, al centro del proprio insegnamento». Così il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, intervenuto in video collegamento all’incontro “In ricordo di Jean Paul Fitoussi, un economista non dogmatico”, al Festival dell’economia di Trento. «Ora abbiamo bisogno di mettere la sostenibilità anche nelle politiche economiche», ha aggiunto.

  • Pil: Brunetta, crescita 3% nel 2022 molto probabile

    «La crisi economica non c’è. Una crescita del Pil attorno al 3% la possiamo dare molto probabile». Lo ha detto Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione, in dialogo con Alberto Orioli, vicedirettore Il Sole 24 Ore, al Festival dell’Economia di Trento.

  • Energia: Gentiloni, rallentare transizione verde sarebbe un delitto

    «Assolutamente no, sarebbe un errore pensare che noi possiamo mettere in pausa la transizione verde, non ce lo possiamo permettere». Così il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato nel corso del Festival dell'economia di Trento. «Se vediamo i problemi di dipendenza energetica che stiamo fronteggiando - ha proseguito - l'unico modo strategico per risolverli è proprio quello di investire sulle rinnovabili». Per questo, ha sottolineato, «affrontiamo l'emergenza, ma guai a pensare che si possa mettere in sonno la transizione climatica, perché sarebbe un delitto».

  • Ricerca: Messa, nuovo patto tra università e imprese

    I nuovi bandi porteranno i dottorati di ricerca da 9mila a 20mila, «con una nuova collaborazione tra università e imprese, un legame diretto fra chi fa ricerca e aziende per creare innovazione». Lo ha detto Maria Cristina Messa, ministra dell’università e della ricerca, intervenendo al Festival dell’economia di Trento nell’incontro dal titolo “L’industria 4.0, una rivoluzione che diventa la regola”. «Servono competenze per l’innovazione nelle Pmi, visto che le grandi imprese - ha aggiunto Messa - già lo fanno: forniremo basi le culturali e metodologiche, mantenendo la qualità e la missione della ricerca». Il Ministero, tra fondi già allocati e fondi del Pnrr, ha a disposizione 15 miliardi. «Una svolta - ha commentato la ministra - che si avrà anche attraverso i centri nazionali per la ricerca».

  • Recovery Plan: Fiorani (Rfi), 24 mld per espandere e migliorare l’infrastruttura

    «Il Pnrr per il mondo ferroviario riflette la scelta strategica dell’Europa e dell’Italia di puntare sulla mobilità ferroviaria intesa come mobilità più sostenibile. Si tratta di 24 miliardi di euro da spendere entro il 2026, progetti che potenziano ed estendono l’infrastruttura ferroviaria e, allo stesso tempo, ci chiede di migliorare la nostra infrastruttura. Quindi finanzia un importante piano di innovazione». Lo ha detto Vera Fiorani, amministratore delegato di Rfi intervenuta al Festival dell’Economia di Trento al panel “Costi e opportunità della transizione energetica: come non sprecare il Pnrr”. «Noi abbiamo avviato un processo di trasformazione societaria per diventare sostenibili».

  • Inflazione: Gentiloni, in Paesi europei stimiamo cali da prossimo anno

    L’inflazione, ora molto alta in Europa e nei singoli Paesi, potrà cominciare a calare l’anno prossimo. «Nell’Eurozona abbiamo un tasso di inflazione attorno all'8% (+8,1% a maggio su base annuale stando ai dati Eurostat, ndr), l’Italia non è il Paese che lo ha più alto (+6,9% a maggio su base annua, stando ai dati Istat, ndr). Per i Paesi europei, nelle nostre previsioni, l’inflazione andrà a calare l'anno prossimo, ma previsioni vanno prese con le molle», ha detto il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, intervenendo in uno dei panel organizzati nell'ambito della 17esima edizione del Festival dell'Economia, in corso a Trento. Il Commissario ha spiegato che «bisogna tenere conto del fatto che materie prime hanno avuto un’impennata dei costi e che c'è mancanza forniture e questi sono fattori che possono incidere sulle stime».

  • Gentiloni, la globalizzazione non è morta

    «La globalizzazione non è morta». È quanto ha sottolineato il commissario europeo Paolo Gentiloni al Festival dell’economia di Trento, in dialogo con il direttore del Sole 24 Ore, Fabio Tamburini, ed il vicepresidente esecutivo Ispi, Paolo Magri. Per Gentiloni i tre assi portanti per guardare oltre la crisi attuale sono una maggiore indipendenza energetica, una difesa europea e una politica industriale «per renderci più sicuri e competitivi sul piano globale».

  • Gentiloni: difesa europea, Ue non può essere spettatrice

    «Andiamo verso un mondo in cui l’Unione europea vuole essere portatrice di valori positivi e non può non avere elementi fondamentali per difendere i propri interessi. Questo non è in contraddizione con le alleanze con gli Stati Uniti, perché la Nato non è un soggetto politico o economico, ma una alleanza difensiva verso una minaccia che è attuale». Lo ha detto il commissario europeo Paolo Gentiloni al Festival dell’economia di Trento, rispondendo ad una domanda sul riarmo tedesco. «Non c’è nulla di inquietante», ha detto Gentiloni. Una «grande potenza come l’Unione europea non può non avere una strategia di politica estera e di difesa. Siamo una potenza tranquilla - ha proseguito Gentiloni citando Padoa Schioppa - di cui il mondo ha bisogno. Altrimenti saremo spettatori, mai imparziali, delle tensioni tra due potenze mondiali e questo non è il ruolo a cui l’ Europa può rassegnarsi».

  • Ue: Gentiloni, scommettere su difesa comune, con guerra possibili passi avanti

    Il conflitto in Ucraina e la risposta organica che è stata data a livello europeo può consentire di «fare passi avanti» sul tema della difesa comune. Lo ha detto il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, intervenendo in uno dei panel organizzati nell'ambito della 17esima edizione del Festival dell'Economia, in corso a Trento. «Bisogna scommettere su una difesa europea comune. Credo che quanto successo in questo periodo, prima con la pandemia e renda finalmente possibile fare passi in avanti sul tema della difesa comune europea», ha detto il Commissario.
    Ars-Enr

  • Gentiloni, clausola sospensione non è libera spesa

    «Abbiamo deciso 10 giorni fa di accettare la proposta di prolungare la clausola di sospensione delle regole per tutto il 2023. Questo non è un via libera alla spesa corrente, ma una misura prudenziale per favorire l’agilità di risposta dei governi». A dirlo è stato Paolo Gentiloni, intervenendo al Festival dell’economia di Trento. «Stiamo discutendo su come riformare le regole: penso di poter inserire una proposta dopo l’estate. Siamo tutti consapevoli dell’importanza della regola sul debito attuale, il 60% rispetto al Pil, ma oggi la media del debito nell’eurozona è 97,5%, perché la differenza di debito tra Paesi si è molto allargata e i Paesi ostili hanno cambiato posizione. Cambiare la soglia è il percorso meno pericoloso per la crescita, perché senza crescita ridurre il debito è molto difficile», ha aggiunto.

  • Sostenibilità: Giovannini, in ritardo formazione manager su questi temi

    «Purtroppo l'economia che si insegna all'università è ancora legata al vecchio mondo. Ora si stanno attrezzando per formare manager della sostenibilità ma siamo in ritardo». Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, intervenendo all’evento “In ricordo di Jean Paul Fitoussi un economista non dogmatico” al Festival dell’Economia di Trento. Dalle università, ha continuato, «abbiamo bisogno che tutto questo si trasferisca nelle politiche», sottolineando che «l'obiettivo della politica economica deve essere il benessere delle persone non solo aumento del Pil» e su questo «c'è ancora molto lavoro da fare».

  • Conti pubblici: Gentiloni, non appesantire debito con misure permanenti

    «L’Italia deve tenere sotto osservazione il debito, è un impegno del Paese». È il pensiero del commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato nel corso del Festival dell'economia di Trento. «Questo non vuol dire - ha proseguito - che non si possano prendere misure di emergenza, come quelle per fronteggiare gli aumenti dei prezzi e dell'energia», ma la raccomandazione di Bruxelles è di «non appesantire con misure permanenti di spesa corrente il livello di debito che già abbiamo».

  • Patto stabilità: Gentiloni, ipotesi obiettivi debito per singoli Paesi

    Tra le ipotesi di riforma del Patto di stabilità, c'è quella di stabilire dei programmi diversi per singoli Paesi con «obiettivi differenziati per ridurre il debito per lungo termine. E ci potrebbe essere un accordo tra una gradualità pro crescita e l'impegno a far rispettare questo schema». Così il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato dal direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini nel corso del Festival dell'economia di Trento, parlando della prossima riforma del Patto di stabilità. Si tratta, a livello decisionale, del «metodo del Pnrr applicato al Patto di stabilità». L'idea, ha ripetuto più volte, è quindi di un piano di riduzione del debito ma tarato sul singolo Paese, con «obiettivi realistici» senza più un paletto uguale per tutti.

  • Spread: Gentiloni, normali differenze tra Paesi

    «Ci sono oscillazioni dello spread verso alto per ragioni diverse e l’aumento riguarda tutti i Paesi: anche i rendimenti tedeschi hanno subito incrementi. È normale poi che non siano simmetrici, cioè che lo spread olandese cresca molto meno dello spread greco o italiano». Così il commissario europeo Paolo Gentiloni all’incontro “Un mondo cambiato: sfide e opportunità per un’Europa protagonista”, nell’ambito del Festival dell’economia di Trento.

  • Pil: Gentiloni, possibile buon livello crescita in 2022

    «L'Italia ha avuto un primo trimestre non negativo, crediamo ci possa essere anche un secondo trimestre non negativo e, se aggiungiamo il trascinamento della crescita dell'anno scorso, potremmo avere un buon livello di crescita anche nel 2022». Così il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato nel corso del Festival dell’economia di Trento.

  • Gentiloni, proroga su Pnrr sarebbe messaggio autolesionista

    «Una proroga dell’Italia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza sarebbe un messaggio autolesionista. Dobbiamo lavorare a testa bassa per attuare il Pnrr». Lo ha detto il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, al Festival dell’economia di Trento.

  • Pnrr: Gentiloni, «suo successo e in modo speciale quello italiano è fondamentale»

    «Il successo del Pnrr e in modo speciale il successo italiano è fondamentale». Ad affermarlo è il Commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni intervenendo al “Festival di Trento”. «Se funziona questo ci aiuterà sia per la discussione sul Patto di Stabilità e sia per riproporre questo metodo di mettere insieme con debito comune per obiettivi comuni anche per altre sfide dell’Ue», ha spiegato Gentiloni.

  • Patto stabilità: Gentiloni, obiettivo proposta riforma dopo estate

    «Io penso di essere in grado di presentare una proposta, cercando di costruire un consenso nel collegio della Commissione Ue e poi tra i Paesi membri, dopo l'estate». Così il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato nel corso del Festival dell’economia di Trento, parlando della riforma del Patto di stabilità.

  • Ue: Gentiloni, sia più autonoma per costruire ordine mondiale

    L'Unione europea «deve diventare un soggetto più autonomo, senza il quale diventa difficile costruire un nuovo ordine mondiale». Così il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, intervistato nel corso del Festival dell'economia di Trento. «Se si parla di un nuovo ordine – ha proseguito – serve un nuovo protagonista che è l'Europa, capace di essere, oltre che una superpotenza economica e commerciale, anche una grande potenza dal punto di vista dell'autonomia strategica».

  • Ue: Gentiloni, no a profezie sventura, periodo difficile non catastrofe incombente

    «Io non sono d’accordo con queste profezie di sventura, penso che certamente la situazione sia difficile, l'incertezza dominante, ma le profezie di sventura vanno tenute sotto controllo, soprattutto da parte di personalità che hanno ruoli importanti». Lo ha detto il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, intervenendo in uno dei panel organizzati nell'ambito della 17esima edizione del Festival dell’Economia, in corso a Trento. Il riferimento era alle parole dei giorni scorsi del numero uno di JPMorgan, Jamie Dimon, che ha anticipato «un uragano economico in arrivo” e, più in generale, alle indicazioni di chi anticipa scenari drammatici a causa delle crisi in corso. “Siamo di fronte a un periodo difficile, ma non dobbiamo confonderlo con una catastrofe incombente. Soprattutto non dobbiamo, con parole e azioni, non dico favorire, ma non contrastare i rischi, che ci sono», ha detto Gentiloni.

  • Pnrr: Messa, entro l’anno a bando le ultime risorse per la ricerca

    «Sono già stati assegnati circa 320 milioni ciascuno a 5 centri di ricerca e a breve saranno assegnate risorse ai sistemi territoriali, che saranno 11. Stiamo anche per assegnare risorse alle infrastrutture di ricerca, per un miliardo e mezzo». Lo ha detto la ministra dell'Università e ricerca Maria Cristina Messa, in collegamento video all’iniziativa su “L'industria 4.0, una rivoluzione che diventa la regola” al festival dell’Economia di Trento. Per quanto riguarda l’attuazione del Pnrr, la ministra ha affermato che sulla tabella di marcia «siamo al 70%, considerando il numero delle procedure». Messa ha infine assicurato che «entro l’anno riusciamo a mettere a bande anche tutte le altre risorse». Complessivamente per la ricerca il Pnrr ha allocato risorse per circa 15 miliardi.

  • Banche:Sabatini,su tema salari troveremo soluzioni condivise

    «Sicuramente oggi c’è un problema della tutela della capacità del potere di acquisto. Con l’inflazione tornata a livelli elevati il tema di un aggiornamento dei salari si porrà in sede di contrattazione collettiva». Così il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, a margine di una iniziativa sul mercato del lavoro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento. «Come sempre - aggiunge - saremo in grado di trovare le convergenze che porteranno a delle soluzioni condivise. Il tema, come ha evidenziato il Governatore Visco, è quello di evitare meccanismi che innescano spirali inflazionistiche». Venerdì 3 giugno il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha proposto di guardare al taglio del cuneo fiscale per rilanciare il potere d’acquisto delle famiglie, intaccato dall’inflazione.

    Giorgetti: “Destino dell’auto non è solo elettrico”
  • Lavoro: Sbarra, rinnovare contratti e ridurre pressione fiscale

    «È necessario rinnovare tutti i contratti pubblici e privati. Bisogna ridurre la pressione fiscale sui redditi da lavoro e anche da pensione e defiscalizzare i frutti della contrattazione di secondo livello». Così il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a margine di una iniziativa sul mercato del lavoro a margine del Festival dell’Economia di Trento.

  • Lavoro: Stirpe, si a smart working ma sia abito su misura aziende, meglio sistema misto

    Bene lo smart working ma deve essere «un abito che ogni azienda e ogni settore deve confezionarsi su se stesso, non è un argomento che può essere generalizzato». Così il vicepresidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, nel corso del suo intervento al Festival di Trento. «Noi siamo favorevoli e in questo senso abbiamo firmato un avviso comune nel dicembre scorso ma diciamo anche che va applicato fin quando le aziende decidono di applicarlo. L’unico limite infatti è se lo smart working si protrae eccessivamente nel tempo: lo spirito di squadra deve essere presente in azienda e per noi il modello migliore da preferire sarebbe quello misto», ha concluso.

  • Lavoro: Bombardieri, taglio cuneo fiscale una delle priorità

    «Siamo andati in piazza a chiedere il taglio del cuneo fiscale, poi la politica ha fatto le sue scelte ed è intervenuta sulle aliquote Irpef. Noi pensiamo che quella sia una delle priorità. L’altro strumento è il rinnovo dei contratti». Così il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a margine di una iniziativa sul mercato del lavoro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento.

  • Autonomia: Prodi, a Trento unica al mondo che ha funzionato

    «Sono molto affezionato a Trento. Tant’è che ho deciso di passare alcuni giorni qui. Ne ho approfittato per tornare a visitare l’aula dove 58 anni fa insegnavo. La vostra è forse l’unica autonomia al mondo che ha funzionato davvero in termini di convivenza e quindi di sviluppo». Lo ha detto Romano Prodi, già presidente della Commissione europea e attualmente presidente della Fondazione per la cooperazione mondiale, prima di avere un colloquio con il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Stasera Prodi salirà sul palco del Festival dell’economia in dialogo con Lucia Annunziata per parlare di “Geopolitica e geoeconomia dopo la guerra in Ucraina”.

  • Salario minimo: Stirpe, nostri contratti ben al di sopra

    «Il salario minimo per Confindustria non penso che sia un problema perché i contratti di Confindustria sono ben al di sopra, almeno per quanto riguarda i minimi contrattuali, rispetto alle soglie che vengono comunemente indicate per il salario minimo in Italia». Lo ha detto il vice presidente di Confindustria, Maurizio Stirpe, a margine di una iniziativa sul mercato del lavoro nell’ambito del Festival dell’Economia di Trento organizzato dalla Provincia Autonoma e dal Gruppo 24 Ore. «Non avremmo nulla in contrario - ha aggiunto - a tre condizioni: che il salario minimo venga fissato come percentuale compresa tra il 40 e il 60% del salario mediano; la seconda condizione è che il salario minimo non venga confuso con quella che viene la retribuzione proporzionale e sufficiente dell’articolo 36 della Costituzione, sono due cose completamente diverse: il salario minimo è una cosa, il salario giusto è altra. Terza condizione è che il salario minimo deve operare per tutti i contratti, a 360 gradi quindi non solo per le aree in cui non c’è la contrattazione collettiva ma anche per le aree dove c’è. Altrimenti si esporrebbe a operazioni di dumping salariale».

  • Festival dell'Economia: al via la terza giornata

    Al via la terza giornata del Festival dell’Economia di Trento, arrivato alla sua edizione numero diciassette, la prima con il nuovo format del Sole 24 Ore. Si parte con un ricordo di Jean Paul Fitoussi, “un economista non dogmatico”. L’incontro è stato aperto dal direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini. «Aveva una passione civile straordinaria e una grande capacità di analisi critica. Se il Festival dell’Economia di Trento esiste è anche grazie al suo importante contributo». Tra gli interventi che hanno caratterizzato il secondo giorno della manifestazione, quello dell’ad di Enel, Francesco Starace sul tema delle strategie da sviluppare sul piano della politica energetica dopo la crisi in Ucraina, l’intervento del premio Nobel per la pace Muhammad Yunus durante il panel L'impresa sociale per uno sviluppo sostenibile. L’economista bengalese ha poi incontrato il due volte vincitore del Festival di Sanremo, Mahmood, prima che il cantante iniziasse il concerto del Fuori Festival. Dal palco del Festival il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha affrontato il tema della corsa dei prezzi. «La priorità - ha chiarito - è il potere d’acquisto, il taglio del cuneo può tornare d’attualità».

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