ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLo scontro legale

Autostrade, Consiglio di Stato ribalta sentenza Tar: A24 e A25 tornano ad Anas

Accolta l'istanza dell'avvocatura dello Stato. Da lunedì 1 agosto e fino all'udienza di merito la gestione torna nelle mani di Anas

di Marco Morino

(ANSA)

2' di lettura

Il Consiglio di Stato riaffida ad Anas la gestione delle autostrade A24 Roma-L’Aquila-Teramo e A25 Torano-Pescara. Si infiamma, come era largamente prevedibile fin dalle prime battute, la battaglia legale sulla concessione di Strada dei parchi (Sdp), la società del gruppo abruzzese Toto che per oltre vent’anni ha gestito le due tratte autostradali a cavallo tra Lazio e Abruzzo.

La battaglia legale

Tutto inizia lo scorso 7 luglio, quando il Consiglio dei ministri revoca tramite decreto legge la concessione a Strada dei parchi per inadempienze contrattuali (si parla infatti di revoca in danno). Il governo affida contestualmente la gestione delle due autostrade ad Anas, società del gruppo Fs.

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Immediato il ricorso al Tar da parte di Strada dei parchi, che respinge le accuse di «gravi inadempimenti». Ricorso accolto il 12 luglio dal Tar Lazio: revoca della concessione sospesa e udienza di merito fissata per il 7 settembre 2022. Tra le motivazioni, il pericolo di default sia di Strada dei parchi, sia dell’intero gruppo Toto, con prospettiva di licenziamento dei dipendenti non assorbiti da Anas e delle altre società colpite anche indirettamente dal provvedimento. Il gruppo industriale di Carlo Toto produce l'8% del Pil dell'Abruzzo.

Contro ricorso dell'Avvocatura di Stato, per conto del governo. Seconda ordinanza del Tar il 28 luglio: confermata la sospensiva della revoca, la concessione delle autostrade A24-A25 resta in capo alla società Strada dei parchi e udienza di merito fissata per il 20 settembre.

Lunedì 1° agosto il ribaltone. Il Consiglio di Stato accoglie il nuovo ricorso dell'Avvocatura di Stato contro l'ordinanza del Tar Lazio del 28 luglio. Il decreto dei giudici amministrativi di secondo grado riforma la decisione di primo grado, annulla la sospensione della revoca e affida la gestione della A24-A25 ad Anas, in attesa dell'udienza di merito del prossimo 20 settembre.

La reazione di Strada dei parchi

Furibona la società abruzzese, che in una nota afferma: «Ciò che appare quantomeno anomalo è la pervicace insistenza dimostrata dal Mims (ministero Infrastrutture) e dalla presidenza del Consiglio nel perseguire un’azione che, al momento, sta solo comportando un ingente e costoso sforzo burocratico e che porterà a ingenti danni alle casse dello Stato».

Strada dei Parchi ricorda di aver già comunicato ufficialmente, in data 12 maggio 2022, l’intenzione di rinunciare alla concessione perché, nonostante la stessa fosse stata ottenuta con una delle pochissime gare secondo la normativa europea tenutesi in Italia, «sono state create e pervicacemente perpetuate da parte del concedente condizioni di insostenibilità della gestione dell'infrastruttura. Soprattutto - rimarca Sdp - per la mancata definizione da parte del concedente del nuovo piano economico finanziario (Pef), strumento fondamentale per rendere efficiente la gestione delle autostrade e garantirne la sicurezza anti-sismica come prevede la specifica normativa».

La società tuttavia intende uscire da questo contenzioso dimostrando l’insussistenza delle accuse di «grave inadempimento» nella manutenzione delle autostrade, «mosse dal Mims ma mai dimostrate in alcuna sede» sottolinea la nota di Sdp. Conclude la società: «Il Gruppo Toto continuerà per questo a difendere il proprio buon nome e gli interessi legittimi che rappresenta in tutte le sedi competenti, anche comunitarie, chiamandone a rispondere gli autori delle accuse infondate».

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