Autunno in Barbagia, il cartellone per l’estate che qui non finisce mai
di Davide Madeddu
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Il ponte con l'inverno tra feste e cortili aperti, perché la stagione turistica può proseguire anche in autunno. Oltre il mare e le coste. Tra nuraghi e pietre misteriose, tombe dei giganti e case delle fate. Eppoi letteratura, arte e artigianato ed enogastronomia. In viaggio tra passato e futuro nel cuore della Sardegna. Si chiama Autunno in Barbagia (evoluzione di Cortes apertas, inaugurata nel 1996 a Oliena e poi cresciuta in seguito alla partecipazione di altri comuni e alla Camera di Commercio di Nuoro) ed è un viaggio che attraversa 32 comuni dell'isola nella zona centrale in cui i centri storici si alternano ai giardini e cortili aperti ai visitatori, le stradine in pietra conducono lungo i centri storici in cui si possono trovare i magazzini e i prodotti locali.
In mezzo c'è tutto: dagli abiti variopinti e colorati, i costumi tradizionali impreziositi da ornamenti e ricami, ai formaggi e ricotte, continuando con vino, mirto e limoncello. Senza dimenticare poi il pane carasau preparato nei forni a legna, la pasta fresca e i dolci fatti a mano. Eppoi i gioielli, dalla filigrama d'oro alle ceramiche, continuando con le trame dei tappeti e i ricami su vestiti e tovaglie. Un appuntamento itinerante e diluito nel tempo che parte dal successo raggiunto lo scorso anno: 25mila presenze e che vede partecipare anche la Camera di Commercio di Nuoro. Ad arricchire l'edizione di Autunno in Barbagia (partner dell'iniziativa Banco di Sardegna, Tiscali, Moby Tirrenia, Grimaldi e Sardinia Ferries) il sottotitolo che viene considerato tutto un programma: “Amore 'e coro”, un omaggio alla famosa canzone d'amore in lingua sarda “No Potho Reposare” tratta dalla poesia “A Diosa” scritta nel 1915 dal poeta e avvocato Salvatore Sini e musicata con la collaborazione del compositore e maestro Giuseppe Rachel. Brano divenuto famoso successivamente con la riproposizione dei Tazenda.
Il viaggio che ha l'obiettivo di “destagionalizzare” (3mila imprese coinvolte e un investimento di 500mila euro) parte il 1 settembre con un appuntamento a Bitti dove si cercheranno di portare i turisti che ancora vanno al mare. Poi appuntamento ogni fine settimana, con alcune iniziative che saranno prolungate per quattro giorni (Desulo e Mamoiada dal 1 al 4 novembre). Da Oliena si prosegue con Dorgali, Sarule, Austis, Orani, Lula, Tonara, Gavoi, Meana, Onanì, Lollove, Orgosolo, Belvì, Sorgono, Aritzo, Ottana, Desulo, Mamoiada, Nuoro, Tiana, Atzara, Olzai, Ollolai, Orotelli, Gadoni, Oniferi, Tetti, Fonni, Ortueri, Orune.
Ultima tappa a Ovodda il 15 e 16 dicembre.
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