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Autunno a Istanbul dietro le orme di Orhan Pamuk

Durante l’autunno e l’inverno la capitale turca riserva atmosfere e scorci e ancor di più seduce per la straordinaria commistione di culture, influenze, stili e architettura che la rendono unica

di Erika Scafuro

5' di lettura

“A Istanbul, mi è sempre piaciuto di più l’inverno che l’estate: ancora oggi rimango a osservare i pomeriggi che arrivano presto, gli alberi senza foglie che tremano nel vento, gli uomini con giacche e cappotti neri, sulle strade semibuie, che tornano a casa in fretta, nelle giornate di fine autunno o inizio inverno” . Orhan Pamuk, scrittore turco Premio Nobel per la Letteratura, nel suo Istanbul la ricorda così la grande città sospesa tra Europa ed Asia, crocevia tra Occidente e Oriente. Seguiamo il suo suggerimento e inseriamo la città nella lista dei luoghi da visitare nei prossimi mesi.

Tempi e modi per scoprire Istanbul

Affacciata sul Bosforo, lo stretto che unisce Mar Nero e Mare di Marmara, la città turca più popolata seduce per la straordinaria commistione di culture, influenze, stili e architettura che la rendono cosmopolita.. A leggere il capolavoro di Orhan Pamuk, che racconta l’amore per la sua città attraverso i ricordi di infanzia, come fosse una fotografia in bianco e nero intrisa di malinconia, sembra quasi di ricevere in suggerimento quale sia il giusto tempo da dedicare ad Istanbul. Se già di per sé il tempo durante un viaggio si fa meno cadenzato e più rilassato, la città turca fra passato e presente, tradizione e modernità, sembra procedere ad un ritmo tutto suo in cui da una parte il richiamo al dovere, dall’altra l’invito all’attesa, rendono il soggiorno ad Istanbul ancora più speciale. Il canto del muezzin, con il quale si richiamano i fedeli alla preghiera, suona cinque volte al giorno dal minareto della moschea. I mercanti del Grand Bazaar, uno dei mercati coperti più grandi e antichi al mondo, invitano i clienti a sedersi con loro davanti ad un tè turco, servito rigorosamente nei bicchieri di vetro, per contrattare il prezzo di ceramiche, oggetti d’arredo, lampade, gioielli o tappeti; capirete quanto il mercanteggiare sia un’arte propria dei popoli con tradizioni orientali. Un’attesa che ritroverete anche dinanzi al tripudio di colori offerto dal mercato delle spezie, dove scegliere con cura le sostanze più consone ad insaporire i piatti che preparerete una volta rientrati a casa.

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Tappa negli hammam

E poi ci sono i famosi hammam, comunemente noti come bagni turchi che venivano costruiti per tradizione nelle vicinanze di ogni moschea e ancora oggi sono ospitati in eleganti edifici, in cui trovare il tempo per il relax che sia per un massaggio, un trattamento o uno scrub. Fra gli hammam più quotati segnaliamo il Cağaloğlu, costruito nel 1741; l’Hurrem Sultan, chiamato con il nome della moglie del sultano Solimano il Magnifico che richiese di realizzarlo nel XVI secolo e il Kılıç Ali Paşa, costruito tra il 1578 e il 1583 per servire la marina ottomana.I monumenti più straordinari da vedere a Istanbul «La neve era una parte essenziale dell’Istanbul della mia infanzia. Come alcuni bambini che non vedono l’ora che arrivi l’estate per poter viaggiare, anch’io non vedevo l’ora che nevicasse. Non per andare in strada a giocare con la neve, ma perché la città mi pareva più “bella” ammantata di bianco» si legge sempre in Istanbul di Orhan Pamuk. E in effetti visitare la città turca durante la stagione invernale ha come valore aggiunto la possibilità di venire accolti dalla neve, che rende l’atmosfera ancora più magica.

Nel quartiere Sultanahmet

Il cuore pulsante della parte europea di Istanbul è il quartiere Sultanahmet: è qui che si concentrano alcuni dei suoi monumenti più prestigiosi. Voluta dall’imperatore Giustiniano, che nel 537 la fece costruire sulle fondamenta di una precedente chiesa datata 360, Aya Sofya venne trasformata in moschea nel 1453 da Mehmed il Conquistatore. Ad oggi Aya Sofya è uno dei luoghi più straordinari al mondo, ad incantare ogni visitatore la sua impressionante struttura architettonica bizantina, la stupefacente cupola che si libra verso il cielo, i preziosissimi mosaici ed i medaglioni ottocenteschi con iscrizioni dorate in arabo. Perdetevi nel gioco di luci ed ombre fra le colonne della Cisterna Basilica, questa grande cisterna sotterranea, costruita nel 532 dove in passato si trovata una antica basilica, era utilizzata per immagazzinare l’acqua.

La Moschea Blu

Nota comunemente come la Moschea Blu per la decorazione di piastrelle blu al suo interno, il monumento religioso che porta il nome del sultano Ahmet I, vanta il più grande cortile di tutte le moschee ottomane, sei minareti e un grande spazio centrale per la preghiera. Un’altra moschea non meno rilevante delle altre è quella di Suleymaniye, commissionata da uno dei più potenti sultani ottomani, Solimano il Magnifico. Il Palazzo Topkapi mostra ancora oggi ai suoi visitatori tutta la magnificenza del periodo di massimo splendore dell’Impero Ottomano: costruito nel 1460 su ordine di Mehmed il Conquistatore, venne terminato otto anni dopo per divenire la dimora dei sultani per un periodo di quattrocento anni. Con una superficie di circa trecento mila metri quadrati, oggi la struttura del Palazzo Topkapi è tra i più grandi musei di palazzo del mondo. Pur essendo meno sfarzosa delle altre in termini di decorazioni interne, la moschea di Suleymaniye è uno degli esempi per eccellenza dell’architettura ottomana classica, dal suo punto più alto vanta una vista straordinaria sul Corno d’Oro. Questo specchio d’acqua è chiamato così perché il suo corso ricorda la forma di un corno, ha una valenza storica perché è stato un importante porto per l’Impero Ottomano e l’Impero Romano d’Oriente. Ad emergere fra le due sponde di Istanbul, simbolo di congiunzione fra la Istanbul ottomana e quella più moderna, la Torre di Galata. Originariamente costruita a scopi difensivi nel 1384 da una comunità di genovesi, nei secoli è divenuta parte dell’incredibile patrimonio architettonico di Istanbul; oggi è popolare anche come punto di osservazione per ammirare il Bosforo e il Corno d’Oro, soprattutto all’ora del tramonto.

Appuntamenti ed eventi

Istanbul si conferma una città cosmopolita anche nell’ospitare eventi internazionali che sono attrattori di avanguardie. In questa ultima parte dell’anno gli appuntamenti sono indirizzati specialmente agli appassionati di teatro, editoria e sport. Dal 25 ottobre al 25 novembre la ventisettesima edizione del Festival del Teatro di Istanbul, organizzato dall’IKSV (Fondazione di Istanbul per la cultura e le arti), è l’occasione per assistere a spettacoli di teatro turco e mondiale, a questo link è possibile leggere tutto il programma https://tiyatro.iksv.org/en. Il festival riunisce ogni anno gruppi teatrali internazionali e artisti che rappresentano diversi generi teatrali, ad aprire l’edizione 2023 sarà Café Müller della compagnia di Pina Bausch. Dal 28 ottobre al 5 novembre si terrà invece la quarantesima edizione della Fiera internazionale del Libro, al Tüyap Fair and Congress Center, a cui parteciperanno editori, scrittori e lettori provenienti dalla Turchia e dall’estero, con l’organizzazione di centinaia di eventi culturali. Mentre agli appassionati di sport è dedicata la maratona intercontinentale di Istanbul: domenica 5 novembre per le strade di Istanbul si troveranno migliaia di corridori per prendere parte alla quarantacinquesima edizione di questo evento sportivo che unisce Asia ed Europa.

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