Terzo settore, avvocati in aiuto gratuito per enti e associazioni
Pro Bono Italia e la law firm Herbert Smith Freehills lanciano un progetto: indicazioni gratuite per chiarire la portata e interpretare le norme sull’emergenza di diritto del lavoro, diritto tributario, riforma del Terzo settore, immobiliare e diritto bancario e finanziario
di Valentina Maglione
1' di lettura
Offrire un aiuto giuridico al mondo del non profit, in difficoltà per l’emergenza sanitaria. È l’obiettivo del nuovo «Legal pro bono solidarity resource center», un progetto lanciato dall’associazione Pro Bono Italia e dallo studio legale Herbert Smith Freehills e che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni in una sezione dedicata del sito Probonoitalia.org.
Si tratterà di un database, che radunerà memoranda legali e tool a disposizione degli enti del Terzo settore per chiarire la portata e interpretare le norme che vengono via via elaborate per affrontare l’emergenza Covid-19. L’iniziativa, spiega Giovanni Carotenuto, avvocato e presidente di Pro Bono Italia, «richiama la tradizione napoletana del “caffè sospeso” che si rifà al motto “chi può metta, chi non può prenda”. È un paniere legale sospeso, dove Ong, enti del Terzo settore e imprese sociali possono trovare le risposte ai dubbi più frequenti».
Le tematiche da mettere a fuoco sono state individuate con l’aiuto degli stessi enti del non profit, tramite Cild e Csvnet, le due clearing house che già collaborano con Pro Bono Italia. Si tratta, anticipa Carotenuto, soprattutto di diritto del lavoro, diritto tributario, riforma del Terzo settore, immobiliare e diritto bancario e finanziario.
A preparare il materiale saranno avvocati esperti nei vari settori che stanno rispondendo alla call for volunteers lanciata sul sito dell’associazione. In primo luogo i legali di Herbert Smith Freehills, che è promotore del progetto. E hanno già aderito gli studi Dentons, Cappello, Macchi di Cellere Gangemi e lo stesso avvocato Carotenuto.
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