Aziende, come rendersi attrattive per i giovani talenti
La gen Z è attenta ai valori, è curiosa verso esperienze internazionali, prediligono trasporto pubblico e car sharing, ha bisogno di interazioni
di Davide Dal Maso
2' di lettura
Sono la generazione che sta affrontando gli ultimi anni di studi e si sta approcciando al mondo del lavoro. Stiamo parlando dei ragazzi appartenenti alla generazione Z, nati tra il 1995 e il 2010, risorse delle aziende che guardano avanti. Ma come attirarli nella propria realtà? Ecco un elenco delle loro caratteristiche e le loro aspirazioni professionali.
1) Prediligono realtà più piccole di cui condividono i valori
Sono osservatori attenti e sono sensibili a cause di tipo etico e sociale come, per citarne una, l’impatto ambientale. Questo è un trend cresciuto con i Millennials (nati dal 1980 al 1994) tanto che 1 giovane su 3 accetterebbe un taglio dello stipendio se questo significasse battersi per una giusta causa (studio del Wef). Si aspettano che l’impresa prenda un ruolo attivo a sostegno di tematiche a loro vicine, portando benefici e ispirando al cambiamento e all’innovazione.
2) Ricercano aziende facilmente raggiungibili
Alcuni di loro non possiedono né patente né tanto meno auto ma non per questo sono meno indipendenti. Mentre una volta era una priorità, ora sono sempre meno i giovani che prendono subito la patente, in particolare là dove è disponibile una rete di trasporti collettivi già efficiente. Molti giovani preferiscono utilizzare i mezzi perché gli è consentito di fare altro durante il trasporto, come lavorare, leggere o utilizzare i social. Altri invece, approfittano dei servizi di car sharing disponibili, anche se meno sostenibili nel lungo tempo. Questo, porta ad un grande cambiamento nel mondo delle imprese che, per essere appetibili ai giovani talenti dovrebbero essere collocate vicino alle fermate di bus, treno, metro o attivarsi nello sviluppo di soluzioni più adeguate a un simile target.
3) Nutrono curiosità verso l’estero
Alimentati da sfiducia riguardo il mercato del lavoro italiano ed una limitata possibilità di mettersi in gioco, quindi scoprirsi, i GenZ volgono l’attenzione verso nuovi orizzonti. Ci troviamo infatti, di fronte a una generazione ben disposta a lavorare in organizzazioni internazionali e a espatriare appena se ne presenta l’occasione. Sono una generazione intraprendente e flessibile, perciò le aziende che intendono tenersi stretto un talento dovrebbero attrezzarsi per potergli garantire delle esperienze al di fuori dell’Italia.
4) Necessitano di stabilità e interazione sociale
In questo ultimo periodo, molti di loro sono stati costretti a incominciare il proprio percorso professionale relegati alle mura di casa propria. Sottoposti a uno smart working forzato e a tutte le difficoltà ad esso connesse, si sono trovati a dover svolgere compiti programmati senza aver accesso a quelle esperienze umane che si vivono frequentando l’ambiente lavorativo. In questo modo, non solo l’adattamento al contesto professionale è stato più complesso ma importanti stimoli per il corretto sviluppo della loro intelligenza emotivo sono venuti a mancare. Si sente spesso parlare di soft skills, empatia ed altre qualità che ci si aspetta diventare caratteristiche determinanti nel mondo del lavoro, tratti caratteriali che difficilmente si trasmettono dietro uno schermo.
loading...