Back to university: per 7 GenZ italiani su 10 i giovani devono contribuire alla propria istruzione
Il 73% degli italiani ritiene che le tasse universitarie nel Paese siano troppo costose. Solo per il 3% degli intervistati un'istruzione di qualità richiede maggiori spese
di Redazione Scuola
3' di lettura
Revolut, l’app finanziaria con oltre 30 milioni di clienti in tutto il mondo e 1,5 milioni in Italia, ha effettuato uno studio sui costi dell'istruzione nel Paese, intervistando un campione rappresentativo della popolazione italiana di oltre 1.000 persone. Cosa pensano le generazioni più giovani del loro contributo ai budget necessari per gli studi, quali sono le principali fonti di finanziamento prese in considerazione e quanto bisognerebbe risparmiare per poter pagare le rette universitarie, sono solo alcune delle domande che Revolut ha rivolto ai consumatori.
I dati
Secondo lo studio, il 73% degli italiani ritiene che i costi dell'istruzione nel proprio Paese siano elevati. Solo il 3% degli intervistati ritiene che le tasse universitarie siano allineate alla qualità dell'istruzione, mentre il 14% pensa che abbia senso che le scuole private siano più costose proprio perché hanno una migliore qualità dei servizi. Tuttavia, solo l'11% degli intervistati ha affermato che le scuole pubbliche sono una buona opzione.Anche i GenZ italiani hanno una percezione negativa del costo delle tasse universitarie, con il 77% che afferma che i costi sono generalmente troppo alti, anche nelle università private (lo sottolinea il 27%). Ma rispetto alla media della popolazione italiana, i più giovani mostrano maggiore fiducia nelle università pubbliche, il 17% infatti le considera una buona opzione mentre tra le generazioni più anziane questa opinione è progressivamente meno comune, e scende sotto il 10% tra gli intervistati di età superiore ai 45 anni.
GenZ e costi della retta universitaria
7 GenZ su 10 pensano che i giovani dovrebbero contribuire al pagamento della loro istruzione. In dettaglio, il 39% del campione la pensa così ma solo se la famiglia non può provvedere, mentre il 7% afferma che dovrebbe pagare gli studi chiedendo un prestito studentesco. Uno su quattro - il 24% del campione - afferma che si tratterebbe di una misura educativa in quanto dovrebbero mettere da parte dei soldi negli anni precedenti e usarli per cose come la loro istruzione.I costi per studiare, però, non sono indifferenti: i dati Eurydice mostrano che la retta media di iscrizione nelle università italiane è di 1.592 euro all'anno e – secondo lo studio Revolut – gli italiani della GenZ riescono per lo più a mettere da parte 50-100 euro al mese (30% del campione). Ciò significa che, considerando una media di 75 euro al mese, avrebbero bisogno di 21 mesi per risparmiare solo per la retta del primo anno. A questo si dovranno poi sommare il costo dei libri e dei materiali, dei trasporti ed eventualmente dell'affitto mensile.
Le spese
I dati interni di Revolut mostrano che un cliente Revolut medio in Italia ha speso - tra agosto e ottobre dello scorso anno - 39 euro per libri, 350 euro per l'istruzione (tasse scolastiche, doposcuola, corsi), 20 euro per cancelleria e attrezzature per ufficio. Dato il tasso di inflazione (5,4% ad agosto 2023 rispetto ad agosto 2022) e la situazione sempre più difficile degli affitti nelle principali città italiane, l'impatto dei costi per lo studio nel periodo settembre-ottobre 2023 potrebbe essere maggiore.
I Salvadanai
Conoscendo gli aumenti che incidono sul costo generale della vita, i clienti Revolut sono soliti mettere da parte i soldi nei Salvadanai, una versione digitale dell'iconico maialino di cermaica, che può anche diventare più efficace grazie agli arrotondamenti dei pagamenti e ai trasferimenti automatici una tantum o ricorrenti, che rendono mettere da parte il denaro più facile ed efficace. Dai dati interni di Revolut emerge che i Salvadanai creati dai clienti italiani per risparmiare per l'università, tra il 1° maggio 2022 e il 31 ottobre 2022, avevano un obiettivo medio di 1.267 euro. Revolut offre un'ampia gamma di prodotti finanziari che semplificano la vita delle persone: dalle carte Visa e Mastercard per pagamenti online, offline e contactless, ai cambi valuta con tassi competitivi, passando per la possibilità di dividere le spese tra amici con pochi tocchi ed effettuare pagamenti pagoPA e bonifici istantanei Sepa senza commissioni. Con la banca digitale Revolut, le carte possono essere bloccate e sbloccate in qualsiasi momento con un solo tocco e ogni spesa è seguita da una notifica push.
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