Banca d’Italia lancia un progetto dedicato alle donne
L’iniziativa di formazione finanziaria sarà realizzata attraverso la rete di Soroptimist Club International, che conta 6mila socie in tutta Italia
di Monica D'Ascenzo
4' di lettura
«Lavoro da casa, competenze finanziarie che vedono le donne essere meno consapevoli di quello che sanno, difficoltà ad aver accesso al credito per autoesclusione o discriminazione, divari per minori competenze delle donne in ambito finanziario dalla gestione dei conti a operazioni più complesse. Sono le difficoltà che le donne si trovano ad affrontare in questo momento. Per questo è necessario mettere in campo una serie di azioni positive, che possano trasformare le criticità in opportunità. Le donne hanno la capacità di guardare a prospettive più lunghe nel tempo ed è necessario che in questo momento possano avere gli strumenti non solo finanziari ma anche digitali per farlo». La vicedirettrice di Banca d’Italia, Alessandra Perrazzelli, ha aperto i lavori per la presentazione del progetto Le donne contano, nell'ambito del mese dell'educazione finanziaria.
«La prima impressione dopo il periodo di lockdown è che ci sia stato in questo ritiro a casa 2 elementi di cui tener conto per le donne. Il primo è che le imprese, che hanno dovuto non utilizzare lavoratori nei mesi scorsi, sono state quelle a maggior forza lavora femminile e questo ha avuto un impatto sull’occupazione delle donne. Il secondo elemento è che le donne, invece, che si son ritrovate a lavorare da casa non hanno fatto fronte solo ai prorpi impegni professionali, ma anche al lavoro domestico» ha sottolineato Alessandra Perrazzelli, aggiungendo: «Stiamo guardando ai dati di questo periodo nell’ottica anche delle tematiche da affrontare per il futuro. La mancanza di consapevolezza e di fiducia rischia di avere l’effetto di un ritiro delle donne da determiante scelte, il che avrà un impatto poi sulle loro vite. Una donna che capisce di avere fiducia in se stessa e nella propria conoscenza finanziaria riesce a gestire meglio la famiglia e a educare a sua volta figli e figlie all’educazione finanziaria». Non solo. «Le competenze finanziarie hanno anche a che fare con la violenza economica che le donne possono subire in famiglia».
In questo contesto si inseriscono le iniziative di Banca d’Italia. «In Banca d’Italia abbiamo creato una struttura che è il nuovo servizio dedicato all’educazione finanziaria, che possa contribuire allo sviluppo nel Paese di tutti quei programmi che possano portare le donne italiane in una posizione di maggiore consapevolezza» sottolinea la vice direttrice generale, aggiungendo quanto sia importante agire anche sul fronte dell’occupazione femminile: «Se tutte le donne, soprattutto con elevate competenze, potessero partecipare al mondo del lavoro, questo avrebbero un impatto sul Pil e sulla crescita del Paese davvero notevole. E in questo momento di crisi diventa importante».
Il progetto con Soroptimist
Aiutare le donne a gestire la loro situazione economica per colmare il divario di genere che in Italia, più che in altri Paesi, esiste tra adulti. Questo l'obiettivo dell'iniziativa “Le donne contano. Un percorso di educazione finanziaria pensato per le donne”, varata nell'ambito di un protocollo di intesa tra il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria, Banca d'Italia e Soroptimist International, l'associazione di donne impegnate nel sostegno all'avanzamento della condizione femminile nella società e nel mondo del lavoro.
La presidente nazionale di Soroptimist Club International, Mariolina Coppola, nel corso della presentazione del progetto ha sottolineato che «pari opportunità servono a tutti non solo alle donne. Soroptimist conta 6mila socie in tutta Italia e si rivolge a un uditorio che è caratterizzato dalla fragilità. Noi possiamo dare consapevolezza e anche la spinta per usare meglio gli strumenti a disposizione delle donne».
In Italia c’è un forte divario di genere sulle conoscenze finanziarie che riguarda anche le quindicenni. «È un triste primato tra i Paesi europei» commenta Annamaria Lusardi, direttore del Comitato nazionale per l’educazione finanziaria, nel corso di un webinar di presentazione dell’iniziativa di educazione finanziaria della Banca d’Italia dedicata alle donne. Lusardi cita i dati dell’ultima indagine Ocse Pisa che misura le competenze degli studenti. Dalle risposte alle 3 domande di base per misurare la conoscenza finanziaria (interesse semplice, interesse composto e relazione rischio rendimento) emerge il gap tra ragazzi e ragazze che non si percepisce invece negli altri Paesi. Il Comitato, aggiunge Lusardi, è in prima linea per colmare la differenza di genere.
«A giugno abbiamo commissionato un’indagine per capire quale fosse la situazione finanziaria delle famiglie. La prima cosa che abbiamo visto è che c’era già fragilità finanziaria prima della crsi, ma si è aggravata con la crisi. La capacità di far fronte a una spesa improvvisa di 2mila euro è diversa fra uomini e donne responsabili di famiglia. Se si arriva alla fine del mese con difficoltà le donne hanno maggiore ansia finanziaria» sottolinea Lusardi, concludendo: «Crediamo che la ripresa debba essere inclusiva e il comitato è pronto a lavorare con tutti quelli che vogliano colmare le differenze di genere».
Secondo i dati della Banca d’Italia il gender gap sulle conoscenze finanziarie è nettamente più marcato al Sud e nelle Isole e un’indagine della Consob, illustrata dalla responsabile dell'Ufficio studi Nadia Linciano, mostra che «da parte delle donne c’è, rispetto agli uomini, una maggiore avversione al rischio e alle perdite» nonchè una pronunciata sottostima delle proprie capacità. Linciano aggiunge come, spesso, non vi sia consapevolezza da parte delle donne sulle competenze acquisite nella gestione del budget familiare.
I lavori sono stati conclusi da Magda Bianco, capo del Dipartimento Tutela dei clienti ed Educazione Finanziaria e membro del Comitato Nazionale: «Le donne sono state colpite in modo sproporzionato da questa crisi anche perchè sono meno resilienti finanziariamente. Eppure le donne dovranno avere un ruolo centrale nella ripresa. Per questo possiamo far presa su alcune criticità per renderle opportunità di crescita: dalla loro capacità di guardare al futuro alla loro consapevolezza della mancanza di conoscenza»
Il corso dedicato alle donne
Il corso, presentato oggi, « “punta ad aiutare le donne a guadagnare terreno in campo economico e finanziario, condizione indispensabile per l'emancipazione e il benessere individuale e familiare, e a sensibilizzarle sull'importanza di acquisire un'educazione finanziaria di base, stimolando una maggiore attenzione alla partecipazione alle decisioni finanziarie importanti e alla gestione proattiva dei risparmi».
Il progetto, articolato in tre moduli, è curato da esperti delle Filiali della Banca d'Italia e sarà seguito da formatrici di Soroptimist che poi raggiungeranno sul territorio donne in condizioni di fragilità economica.
loading...