ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa giornata dei mercati

Borse, gelata inflazione rassicura l’Europa. Milano +1,5% ma ottobre è negativo

Per EuroStoxx 600 (-3,7%) peggior passivo mensile da un anno. L'ultima seduta del mese all'insegna dei dati macro: In Italia Pil stabile nel terzo trimestre, inflazione ottobre crolla all'1,8%. A Piazza Affari corrono Amplifon e Stellantis. Spread risale a 191, l'euro si indebolisce. Yen in picchiata dopo la mossa della BoJ

di Enrico Miele e Chiara Di Michele

La Borsa, gli indici del 31 ottobre 2023

4' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - La brusca frenata dell’inflazione europea aumenta la convinzione degli investitori che la stretta monetaria stia ormai per esaurirsi e i listini del Vecchio Continente ne approfittano per chiudere l’ultima seduta di ottobre in rialzo (anche se il bilancio mensile rimane in passivo). Alla vigilia delle decisioni della Fed sui tassi di interesse, e in attesa di novità dal Medio Oriente, i mercati si aspettavano un maggior decisionismo da parte della BoJ nella revisione delle sue politiche espansive. La Banca del Giappone (BoJ) ha annunciato un ulteriore allentamento del controllo sui rendimenti obbligazionari senza rinunciare alla sua politica monetaria ultra accomodante, provocando il tonfo dello yen, sceso ai minimi da 15 anni contro l'euro.

Al termine delle contrattazioni, la migliore, grazie al sostegno delle banche, è Piazza Affari, dove il Ftse Mib porta a casa un rialzo dell'1,47%, nonostante il Pil italiano resti stabile. A Parigi il Cac 40 sale dello 0,89%, seguito dal Dax 40 di Francoforte (+0,64%) e dall'Aex di Amsterdam (+0,64%), mentre sono deboli Madrid (+0,04%) e Londra (-0,08%)

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Guerra Medio Oriente pesa su listini, ottobre rosso a Milano

Ottobre vede «rosso» sui mercati azionari europei, alle prese con i dubbi sulle mosse delle Banche centrali per combattere l’inflazione, il conflitto in Medio Oriente, le tensioni tra Stati Uniti e Cina sul fronte tecnologico e la stagione delle trimestrali, forse meno convincente delle attese. Tirando le somme, nel bilancio del mese che si è appena concluso, Piazza Affari con il Ftse Mib perde l’1,8%. Ed è in realtà uno dei passivi minori, visto che le altre Borse del Vecchio Continente registrano danni ancora più accentuati: l’indice peggiore è lo spagnolo Ibex (-4,4%), seguito dal Ftse di Londra (-3,8%), il Dax di Francoforte (-3,7%) e il Cac parigino (-3,5%). L’indice Euro Stoxx 600 ha lasciato sul terreno nel complesso a ottobre il 3,7%, la performance mensile peggiore da settembre 2022, ben tredici mesi fa.

Wall Street chiude in leggero rialzo tra trimestrali e attesa Fed

Si è mossa debole Wall Street mentre prosegue la stagione delle trimestrali. Chiusura di poco sopra la parità con il Dow Jones a +0,38%, il Nasdaq a +0,48% e lo S&P 500 a +0,65%. Il mercato sta tenendo d’occhio la prossima decisione della Fed sui tassi di interesse che sarà resa nota mercoledì, dopo la due giorni di riunione del Fomc, il braccio di politica economica della Banca Centrale. Gli analisti del FedWatch Tool del CME, suggeriscono con una probabilità di circa il 98% che i tassi verranno mantenuti ai livelli attuali. Sul mercato pesa l'annuncio che il Tesoro prenderà in prestito 776 miliardi di dollari per gli ultimi tre mesi dell’anno, meno degli 800 miliardi stimati da JPMorgan Chase. A luglio, l'ultima volta che il Tesoro aveva reso noto il suo fabbisogno, l'importo aveva sorpreso i mercati e spinto i rendimenti del Treasury decennale ai livelli più alti dal 2007. Sui rendimenti incide anche la notizia che il settore manifatturiero cinese è tornato in contrazione a ottobre.

A Milano corrono Amplifon e banche. Bene Stellantis dopo i conti

Tra i titoli a maggiore capitalizzazione a Piazza Affari, rimbalzo per Amplifon (+4,5%) dopo il rosso della vigilia in seguito ai conti. Acquisti sugli istituti di credito, da Bper (+3,7%) a Intesa Sanpaolo (+2,2%). In rialzo del +3,6% Stellantis dopo ricavi sopra le attese, e +2,8% per Prysmian grazie a una commessa da 900 milioni di euro negli Usa. Debole Iveco (-1,4%) che risente di riflesso del calo ordini della concorrente Caterpillar. Fuori dal listino principale salgono le Mfe B (+3,2%) il giorno dopo l’aggiudicazione dei nuovi diritti tv della Coppa Italia.

Inflazione Eurozona scende più del previsto al 2,9%

A ottobre il tasso di inflazione annuale nell’area euro è calato in misura marcata a 2,9% rispetto a 4,3% a settembre. È la stima flash di Eurostat. Escludendo l’energia il tasso di inflazione si è attestato al 4,9% dopo 5,5% a settembre. In Italia tasso annuale scende all'1,9% dopo 5,6% a settembre (è il tasso più basso a parte quello del Belgio e dell’Olanda, paesi nei quali la crescita dei prezzi è stata negativa, rispettivamente -1,7% e -1%); Germania 3% dopo 4,3%; Francia 4,5% dopo 5,7%; 3,5% dopo 3,3%.

Pil Italia stabile, crolla a +1,8% inflazione

L’economia italiana rimane stabile nel terzo trimestre del 2023 dopo il calo fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno. Anche la dinamica tendenziale risulta stabile, interrompendo una crescita che durava da dieci trimestri consecutivi. La crescita acquisita del Pil si stabilizza perciò allo 0,7%, valore uguale a quello fatto registrare nel secondo trimestre dell’anno. A ottobre, secondo le stime preliminari diffuse dall'Istat, l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8% annuo, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%).

Spread risale, l'euro si indebolisce sul dollaro

Lo spread tra Btp e Bund torna a salire collocandosi in area 191 punti. Sul mercato valutario l’euro si indebolisce contro il dollaro a 1,0562 (da 1,0601 in chiusura alla vigilia), ma balza rispetto allo yen a 160,06 (158,22), mentre il rapporto tra il biglietto verde e la divisa nipponica si attesta a 151,53 (149,14), al top da oltre un anno. Il gas frena a 47,7 euro al MWh (-10%), con il petrolio che guadagna leggermente terreno, con il future dicembre sul Wti sopra la soglia degli 82 dollari al barile e l'analoga consegna sul Brent intorno agli 88 dollari.


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