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Banca Ifis: lo Sport giovanile in Italia vale 30 miliardi di euro all’anno

Dalla ricerca sul settore emerge come gli italiani della fascia 3-19 anni che praticano una attività sportiva siano oltre 7,5 milioni con una spesa media di 300 euro in abbigliamento e attrezzature

di Marco Bellinazzo

(Dusan Kostic - stock.adobe.com)

3' di lettura

Quando vale lo sport giovanile in Italia? Al quesito prova a dare una siposta Banca Ifis che ha presentato una ricerca sul settore da cui emerge come gli italiani della fascia 3-19 anni che praticano una attività sportiva siano oltre 7,5 milioni con una spesa media di 300 euro all'anno in abbigliamento e attrezzature. Il che porta, insieme ad altri fattori, il Pil dello sport giovanile nella Penisola a quasi 30 miliardi di euro, pari all’1% del Pil generale.

La ricerca

Lo studio presentato dal Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e dal Presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio, intitolato «Il valore dell’attività giovanile nello Sport System italiano», è stato sviluppato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis nell’ambito del primo Osservatorio sullo Sport System italiano presentato con il Coni lo scorso marzo. Più nello specifico lo sport system giovanile italiano produce una spesa annuale in abbigliamento e attrezzature per 2,1 miliardi di euro che si traducono in ricavi diretti per le aziende del settore. La catena del valore dello sport giovanile non si limita alle società sportive e di gestione degli impianti il cui il fatturato vale poco più di 25 miliardi, pari al 54% del comparto a livello nazionale, ma si allarga quindi a tutta la filiera produttiva tanto da generare un impatto economico quantificabile in quasi 30 miliardi di euro, corrispondenti al 31% dello sport system nel suo complesso. Lo sport giovanile produce il 54% dei ricavi delle società sportive e di gestione degli impianti, grazie all'importante quota rappresentata dai giovani
sportivi sul totale della popolazione (28%). Sono 2,4 milioni gli iscritti under 20 alle 65.000 società sportive (FSN e DSA). I ricavi generati dalle quote di iscrizione sono pari a 580 di spesa media annua vale a dire 1,4 miliardi. Il resto dipende da biglietteria, abbonamenti, organizzazione di eventi, sponsorizzazioni, contributi e incentivi pubblici. Le esternalità positive attribuibili ai comportamenti socialmente positivi indotti sui giovani, al risparmio delle spese sanitarie e al valore del lavoro dei volontari, pesa invece per 2,4 miliardi. Mentre i ricavi di broadcaster e stampa, connessi alla fruizione delle news da parte dei giovani che privilegia i canali live streaming, social e mobile app, vale circa 200 milioni.

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«Effetto performance»

Oltre agli aspetti economici, il report di Banca Ifis mette in evidenza la capacità di trascinamento dell’intero movimento generata dal cosiddetto «effetto performance» dei giovani atleti. I successi a livello giovanile hanno rappresentano un importante volano per la crescita del movimento sportivo e dell'economia collegata, grazie alla capacità di rivolgersi ai loro coetanei. Analizzando il percorso di sviluppo della fanbase social di giovani atleti italiani di successo , l’Osservatorio di Banca Ifis infatti mostra come la vittoria in competizioni internazionali produca un incremento medio del +262% dei follower, segno della forte capacità di coinvolgimento sulle nuove generazioni.

La funzione sociale

E ancora, l’analisi sul movimento giovanile si è concentrata anche sul rapporto tra famiglie italiane e lo sport. In particolare, dall'approfondimento emerge che ben il 79% delle famiglie con figli tra i 10 e i 19 anni fa praticare sport ai figli riconoscendone il valore sociale e l’impatto sulla salute. Questo sentiment positivo è riscontrato nel 75% delle famiglie con figli che praticano uno sport specifico, le quali dichiarano di riconoscere il valore dell'attività agonistica, convinti del valore educativo e formativo dello sport sul carattere, ma anche guidate dai tanti successi dei giovani sportivi italiani. D’altro canto, va sottolineata la richiesta di aiuto espressa dal 92% delle famiglie con figli che non praticano sport le quali si dicono interessate a farglielo praticare, ma sono al momento frenate da costi e disponibilità di strutture. Tutti dati, sottolinea il report, che confermano quanto «famiglie & sport» sia un binomio da preservare.

Le borse di studio

Per il secondo anno consecutivo Banca Ifis ha voluto affiancare il Comitato Olimpico Nazionale Italiano per sostenere il percorso di crescita dei giovani campioni dello sport azzurro attraverso la donazione di borse di studio per un valore complessivo pari a 160mila euro.

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