Bancarotta da un miliardo di euro: assolto l’immobiliarista Stefano Ricucci
di Redazione online
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«Il fatto non sussiste». L’immobiliarista Stefano Ricucci è stato assolto dall’accusa di bancarotta fraudolenta, aggravata dalla distrazione e dissipazione di circa un miliardo di euro. Un’accusa che faceva riferimento al fallimento della società Magiste International.
La sentenza della quinta sezione del Tribunale di Roma
La decisione è della quinta sezione del Tribunale di Roma, che ha accolto le richieste dei difensori dell’immobiliarista, rigettando l’istanza della Procura capitolina che invece ne aveva chiesto la condanna. I capi di accusa nei confronti di Ricucci erano ben 26. La Procura contestava all’immobiliarista una serie di trasferimenti indebiti di somme di denaro, considerandolo il “dominus” di un unico gruppo rappresentato da più società che facevano tutte operazioni di trading immobiliare e finanziario lecite. Al centro degli accertamenti, il crac della Magiste International, società capogruppo - secondo i pm - dichiarata fallita il 19 gennaio del 2007. Il Tribunale oggi ha recepito le argomentazioni dell’avvocato Massimo Biffa e assolto Ricucci.
Ricucci: «Assolto da ogni addebito»
«Oggi sono stato assolto da ogni addebito e con formula piena, all’esito di un lungo e complesso giudizio, che mi vedeva imputato del delitto di bancarotta fraudolenta con riferimento a due importanti società del mio gruppo. Società che, peraltro, sono attualmente in bonis». Lo ha dichiarato Ricucci al termine della lettura del dispositivo. L’immobiliarista ha aggiunto che «ritengo doveroso rivolgere un ringraziamento ai magistrati del Tribunale di Roma che con grande serenità e professionalità hanno esaminato migliaia di atti del giudizio, esprimendo il loro convincimento nella sentenza assolutoria odierna».
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