Extraprofitti banche, il tetto al prelievo dimezza l'impatto tra 2 e 2,5 miliardi
di Chiara di Cristofaro
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Il mercato rivede i conti con la tassa extra profitti, dopo la nota del Mef arrivata martedi 8 agosto in serata che ha indicato che l'ammontare massimo dell'imposta addizionale sugli extraprofitti delle banche non potrà superare lo 0,1% del totale attivo, il che limita notevolmente gli impatti sugli istituti di credito. In testa al listino troviamo Finecobank, seguita da Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca Mediolanum, Banca Mps, Banco Bpm , Bper, Banca Generali e Mediobanca. Per Intermonte, gli effetti della tassazione saranno pari in media all'8% dell'eps 2023, pari all'1,4% della capitalizzazione di mercato. Per Equita, «la precisazione del Mef cambia in maniera sostanziale la stima degli impatti sul settore».
Il ricavato per il Governo, guardando esclusivamente alle banche quotate in Borsa, «scenderebbe significativamente dalla nostra stima precedente in area 4,5-5 mld a circa 2 mld, pari all'1,5% della capitalizzazione di mercato complessiva del settore», per Equita. Anche gli impatti «in termini di minore generazione di capitale (a parità di distribuzione), sarebbero molto più limitati (da circa -90 punti base a circa -30 punti base), così come gli eventuali incrementi dei payout al fine di mantenere invariate le distribuzioni agli azionisti sul 2023 ci sembrano maggiormente sostenibili». Per gli analisti di Jefferies, l'impatto medio sulle 10 banche coperte dagli analisti è di 30 punti base sul Cet1 e le banche maggiormente favorite sono Finecobank, Banca Mediolanum, Banca Generali e Bper Banca. L'impatto sugli utili stimati dal consensus per il 2023 scende così al 12% dal 24% precedente. La stima arriva così a una tassa cumulativa di circa 2,5 mld di euro. Inoltre, il mercato aveva penalizzato il settore anche a causa dei molti elementi di incertezza ancora legati al provvedimento e alla mossa totalmente inattesa. La notizia del tetto e il chiarimenti del Mef, quindi, sono considerati positivi per il settore anche perché definiscono «in maniera più chiara i contorni di una tassazione one-off che, nella sua formulazione attuale, è prevista avere impatti molto più limitati».
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