Banche in luce sull'ipotesi di revisione della tassa extraprofitti, Mps la migliore
di Stefania Arcudi
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Banche sempre sotto i riflettori a Piazza Affari: dopo una settimana negativa (il Ftse Italia banche è in calo di oltre quattro punti percentuali, ma comunque +24,3% da inizio anno), i titoli finanziari puntano verso l'alto, sulla possibilità di un piano del Governo per rivedere la tassa sugli extraprofitti delle banche. Secondo indiscrezioni di stampa, la tassa sul margine di interesse delle banche dovrebbe essere ridisegnata, anche per evitare rischi di incostituzionalità del prelievo. La notizia, aggiungono, "sarebbe decisamente positiva per le banche perché non solo comporterebbe un minor impatto sui conti 2023, ma renderebbe la situazione molto più visibile in termini prospettici", spiegano gli analisti di Intermonte.
Così Banca Mps è la migliore sul FTSE MIB; seguono Banco Bpm, Intesa Sanpaolo, Banca Pop Er e Unicredit. Come riportava l'edizione di domenica de Il Corriere della Sera, il Governo starebbe ipotizzando di cambiare la base imponibile della tassa, non più il margine di interesse, che rappresenta una parte della attività, ma tutto l'attivo medio ponderato, in modo da trattare tutte le banche allo stesso modo. L'ipotesi, quindi, sarebbe di modificare la “Windfall tax” escludendo gli interessi relativi ai titoli di Stato dalla base di calcolo e usando come “cap” gli RWAs delle banche e non più i total assets.
Non è ancora chiaro invece se la tassa sarà resa fiscalmente deducibile. «Il passaggio dai total assets agli RWAs dovrebbe abbassarne in maniera rilevante il gettito fiscale massimo potenziale: sui total assets calcolavamo circa 2 miliardi di euro di impatto (10 punti base di cap) per le banche che diventerebbe poco più di un miliardo di euro se si usassero gli RWAs (15 punti base)», sottolineano gli analisti di Interemonte, secondo cui, inoltre, «c’è da considerare che l’esclusione degli interessi derivanti dai titoli di Stato dalla base imponibile potrebbe ulteriormente alleggerire il carico fiscale per le banche».
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