Banche in rosso nonostante i conti positivi, Bpm e Mps sotto i riflettori
In calo Bpm, anche se l'utile è quasi raddoppiato: per Equita «nonostante i messaggi positivi, non è stato fornito un update della guidance»
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Giornata negativa per il comparto bancario a Milano, dove il FTSE MIB viaggia a passo lento. Nonostante le trimestrali positive, i principali istituti di credito sono in rosso: Banca Pop Er registra i ribassi più marcati e scende anche Banca Mps, poco meglio fanno Intesa Sanpaolo e Unicredit. Non fa eccezione Banco Bpm dopo i conti pubblicati il 7 novembre. La banca guidata da Giuseppe Castagna ha chiuso i primi nove mesi dell'anno con un utile netto di 943 milioni, quasi raddoppiato (+93,6%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel solo terzo trimestre l'utile è balzato a 319 milioni (dai 136 di un anno prima) a fronte dei 285 milioni previsti da un consensus di mercato.
In particolare Equita fa notare che «nonostante i messaggi positivi, non è stato fornito un update della guidance». Nel dettaglio la banca ha corretto lievemente al rialzo il target di utile per l'intero 2023. L'istituto ora si attende «un significativo miglioramento dell’utile netto del gruppo rispetto allo scorso anno, con un» utile per azione «superiore a 80 centesimi di euro», vale a dire oltre gli 1,2 miliardi. In precedenza la banca stimava «un Eps 2023 di 80 centesimi di euro». Gli occhi sono puntati sul 12 dicembre, giorno in cui verrà presentato il nuovo piano industriale.
Banca Mps ha cambiato più volte direzione. L'istituto di credito senese ha divulgato i dati del terzo trimestre e dei nove mesi. Il Monte chiude il terzo trimestre con un utile netto di 310 milioni che si confronta con il 'rosso' di 387,5 milioni dello stesso trimestre 2022. Si tratta del quarto trimestre consecutivo in utile per la banca di Rocca Salimbeni che nei nove mesi registra un utile di 929 milioni. Il risultato è superiore alla stima di consenso degli analisti. Positive la parole dell’ad Luigi Lovaglio che ha aperto alla possibilità di distribuire un dividendo sull’utile 2024 . «Siamo bene organizzati per remunerare gli azionisti e anticipare il dividendo sull'utile 2024», ha detto. Gli analisti di Intermonte parlano di «risultati in linea ma molto buoni visto che le nostre stime erano già più alte rispetto al consensus. Ci aspettavamo il taglio dei rischi legali post sentenza di ottobre 2023».
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