Banco Bpm corre in Borsa grazie ai conti oltre le attese e ai target migliorati
L'a.d. Castagna: il capitale in eccesso potrà essere usato per aumentare ancora la remunerazione dei soci. No opzioni M&A
di Paolo Paronetto
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - I conti trimestrali superiori alle previsioni e la revisione al rialzo dei target spingono i titoli Banco Bpm a Piazza Affari. Lunedì a mercato chiuso la società ha comunicato che nel primo trimestre dell'anno l'utile netto è stato di 265 milioni, in rialzo del 49,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e al di sopra dei 230 milioni previsti dal consensus di mercato. I proventi operativi sono cresciuti del 5,4% a 1,25 miliardi, trainati da un margine di interesse record (+45,2% a 743 milioni) e con commissioni a 479 milioni (-0,3%). In crescita del 2,5% a 640 milioni gli oneri operativi, per un rapporto cost/income sceso al 51,2%. L'istituto prevede la distribuzione di dividendi per 1,25 miliardi nei prossimi due anni, «il doppio rispetto al biennio 2021-2022». Sulla scorta dei risultati, Banco Bpm ha alzato il target di utile 2023 a 1,1 miliardi, pari a un utile per azione di 0,75 euro rispetto alla guidance precedente di 0,6 euro. Nel 2024, poi, si prevede che l'utile salga ancora a 1,4 miliardi, «raddoppiato rispetto al 2022», con un utile per azione di 0,9 euro. Il trend di crescita, sottolinea l'istituto, «supera significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà quindi aggiornato entro fine 2023».
Durante la conference call con gli analisti, l'a.d. Giuseppe Castagna ha poi sottolineato che il capitale in eccesso potrà essere usato per aumentare ulteriormente la remunerazione dei soci e non per acquisizioni. Banco Bpm, infatti, pensa di chiudere il 2024 con un coefficiente Cet 1 oltre il 14% e quindi con un capitale in eccesso tale da poter valutare «un ulteriore aumento della remunerazione degli azionisti». «Crediamo che sia il momento di andare oltre» nella remunerazione dei soci, ha aggiunto Castagna, spiegando che l'istituto valuterà anche diverse soluzioni tra cui un aumento del payout o un buyback, informando il mercato delle sue decisioni presentando l'aggiornamento del piano strategico. «Sono molto fiducioso di aumentare la politica di remunerazione dei soci», ha ribadito Castagna, ricordando che i progetti in essere nella bancassurance e nella monetica «porteranno capitale e aumenteranno la nostra redditività». «Non pensiamo ci sia alcuna possibilità di M&A che possa darci la stessa remunerazione», ha concluso.
Il primo trimestre è stato «superiore alle attese» e la guidance 2023-24 è stata «rivista al rialzo ben sopra le nostre stime con spazio per un incremento della remunerazione», rilevano gli analisti di Equita. «Dopo aver adeguato le nostre stime, alziamo l'obiettivo a 4,8-5 euro e confermiamo il giudizio "buy", scrivono da parte loro gli esperti di Bestinver. Banco Bp, ricordano, tratta meno di 0,5 volte il Nav, livello che «non prezza correttamente la ristrutturazione a cui abbiamo finora assistito e sicuramente non incorpora nessun contributo speculativo in termini di potenziale M&A».
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