I punti chiave
2' di lettura
La sensazione, ma forse molto di più, che i piani per la diffusione della banda larga rischino di impantanarsi sta portando a un pacchetto di “emergenza” del governo. Il Comitato interministeriale per la transizione digitale (Citd), riunitosi per la prima volta con il governo Meloni, ha deciso di riscrivere la Strategia italiana per la banda ultralarga che era stata delineata dall’ex ministro dell’Innovazione tecnologica Vittorio Colao e blindata nel Pnrr.
I ritardi accumulati
Se ne occuperà un gruppo di lavoro interministeriale istituito su iniziativa del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti. Proprio Butti pone l’accento sui ritardi accumulati. Nei cantieri per il piano “Italia a 1 Giga” ad esempio è stata mancata la prima milestone semestrale relativa al 31 dicembre 2022, cioè la copertura di almeno l’1% dei numeri civici previsti (impegno non vincolante con la Ue ma inserito nel bando di gara con tanto di penali). A Open Fiber e Tim potrebbe essere concesso qualche margine in più a partire da giugno, abbassando le percentuali di copertura. La riscrittura del piano - un’operazione ambiziosa ma anche rischiosa visto che siamo già nella fase dei lavori - «deve assicurare il completamento dei progetti nei tempi previsti» secondo il Dipartimento per la trasformazione digitale. Anche stabilendo finalmente il riutilizzo delle economie maturate nell’ambito delle gare assegnate e pari a circa 1,5 miliardi. Si ragiona sul reindirizzamento di 900 milioni per progetti sul 5G e di 600 milioni per altre iniziative, ma senza più riconoscere agli aggiudicatari gli extracosti per l’aumento delle materie prime come era stato previsto dal decreto Aiuti-ter (Tim e Open Fiber gli operatori più interessati).
L’emendamento al decreto Pnrr-3
Nel frattempo si interviene sulle norme. Un emendamento al decreto Pnrr-3, approvato ieri in commissione Bilancio del Senato, riconosce agli appaltatori delle tre principali gare del Pnrr - Italia a 1 Giga, backhauling per le antenne 5G e copertura 5G nelle aree remote - il diritto di ricevere dalla stazione appaltante un’anticipazione del 20% sull’importo dei contratti entro 15 giorni dall’avvio dell’esecuzione. Una misura per la liquidità fortemente richiesta, cui si associano procedure straordinarie sui permessi. Già il testo originario dal governo prevede per la posa in opera di infrastrutture a banda ultralarga la proroga di due anni di tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, delle autorizzazioni, anche di quelle paesaggistiche e ambientali, e delle Scia, le segnalazioni certificate di inizio attività. Un assist che potrebbe ad esempio rivelarsi prezioso per Open Fiber nelle cosiddette aree bianche - quelle a fallimento di mercato oggetto di una concessione precedente il Pnrr - laddove ci sono ritardi nella copertura dei Comuni.
Identità digitale e fascicolo sanitario elettronico
All’ordine del giorno del Citd anche i temi dell’identità digitale e del fascicolo sanitario elettronico. Nel primo caso, Butti ha ribadito l’intenzione di arrivare a una razionalizzazione di Spid e carta di identità elettronica per arrivare a un’unico strumento garantito dallo Stato e coerente con l’e-wallet europeo. Anche su questo è stato istituito un gruppo di lavoro interministeriale. Sull’implementazione del Fascicolo sanitario elettronico, dal Citd è emersa la necessità di accelerare il percorso di adozione dei decreti attuativi.
loading...