ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùAlta velocità

Bando da 3 miliardi per il tunnel della Torino-Lione, attesa per il passo della Francia

Incontro con le imprese all’Ui di Torino per informare sulle opportunità tecnologichee - Il 22 giugno la CIG a Lione definirà i tempi per la tratta francese

di Filomena Greco

4' di lettura

Una gara del valore di 3 miliardi di euro per l’armamento e l'attrezzaggio tecnologico della tratta ferroviaria internazionale della Torino-Lione. Dopo l’appuntamento in Francia, il mese scorso, è toccato anche alle imprese italiane incontrare i vertici di Telt, la società che sta realizzando l’opera, per fare il punto sulle opportunità collegate alla futura gara, anche in partnership con gli operatori francesi, durante l’incontro che si è tenuto al Centro Congressi dell’Unione Industriali di Torino.

Il nuovo bando

L'incontro è stato voluto per illustrare agli operatori economici le finalità del bando e le caratteristiche degli interventi di progettazione e posa del materiale ferroviario (cantiere CO12), che dovranno essere realizzati nel tunnel di base per la operatività della linea ad alta velocità tra Italia e Francia.

Loading...

La pubblicazione del bando di gara è prevista per i prossimi giorni, l'avvio delle procedure di pre-qualifica invece si svolgeranno entro il 2024, poi ci sarà l’assegnazione vera e propria dei lavori. Il cantiere potrà essere avviato fra il 2027 e il 2028, in prospettiva dovranno essere concluse le opere civili di scavo mentre consegna e collaudi delle opere dovranno avvenire entro il 2032.

Il presidente degli industriali di Torino, Giorgio Marsiaj, parla di una «occasione eccezionale per le aziende del nostro territorio. Siamo qui a parlare concretamente del futuro di un'infrastruttura per noi essenziale, che aspettiamo da tempo. Un futuro fatto di treni, di passeggeri e merci in viaggio fra i due versanti delle Alpi, di una mobilità sostenibile che fra dieci anni dovrà essere all’avanguardia in termini di gestione del trasporto, di sicurezza, di risparmio energetico».

Le sfide del 2023 e l’incognita francese

Il 2023 è un anno cruciale per la Torino-Lione come ha spiegato Maurizio Bufalini, direttore generale aggiunto Italia di TELT e Direttore Divisione Tecnica. «L’affidamento del 100% dei lavori per il tunnel di base della Torino-Lione e il lancio della gara per l’attrezzaggio ferroviario segnano un importante momento di passaggio nel nostro progressivo “cambio di pelle”: da qui a 10 anni, mentre completeremo i lavori civili, ci prepareremo a diventare gestori di una linea ferroviaria che richiederà, tra l’altro, tecnologie avanzate e nuove professioni».

Domani, 22 giugno, la Commissione Intergovernativa si occuperà dei tempi di realizzazione della tratta di connessione in territorio francese. Si tratta dei lavori per realizzare i collegamenti necessari alla tratta internazionale e rendere il collegamento pienamente operativo. La Francia ha garantito i fondi – il progetto italiano vale circa 2 miliardi – ma il rischio è che i tempi per completare i lavori in Francia potranno andare oltre il termine del 2033, anno di messa in funzione del tunnel di base.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha riferito, dopo il summit con il presidente Macron, di non aver parlato di Tav ma ha ribadito che «da parte italiana c’è la volontà di procedere velocemente, quindi su questo è importante coordinarsi, i nostri team stanno parlando già da giorni».

La tratta italiana

Quanto all’Italia, l’Osservatorio per l’Asse ferroviario Torino-Lione presieduto dal Commissario Calogero Mauceri, ha dato l’ok al Protocollo d’Intenti proposto da Maugeri per ottimizzare la cantierizzazione dell’intervento di innalzamento della linea ferroviaria Susa - Bussoleno, intervento che permetterà l’incrocio con la nuova linea ad Alta Velocità. Il documento sarà sottoscritto dal presidente della Regione Piemonte, dal sindaco di Susa, dai rappresentanti di Rfi e Telt.

Intanto vanno avanti le attività progettuali per la tratta nazionale, gestite da Rfi. Sulla linea storica sono all’esame la progettazione esecutiva del rinnovo delle stazioni di tre stazioni (Sant’Ambrogio, Borgone e Bruzolo), lavori affidati tramite appalto integrato. Sulla tratta Avigliana-Orbassano sono state completate le attività di sondaggio geologico-geognostico e procede l’elaborazione della progettazione definitiva, prevista per settembre.

Paolo Foietta, presidente della delegazione italiana della CIG, si dice fiducioso: «Mi aspetto che giovedì la Francia dia tempi certi sull’avvio della tratta nazionale francese. Siamo molto soddisfatti degli impegni assunti dal ministro Beaune davanti all’assemblea nazionale, la Francia ha i 3 miliardi sul tavolo. Non possiamo però aspettarci che tutto sia pronto per il 2033, ci vorranno 4 o 5 anni in più per la tratta francese, ma non sono anni in cui tutto resterà fermo». Nel 2033 sarà pronto il tunnel di base e si passerà da 30 a 100 treni al giorno, 4-5 anni dopo diventeranno 180, spiega Foietta.

Attualmente sono al lavoro 2mila persone, numero destinato a salire a quota 4mila lavoratori diretti e altrettanti nell’indotto. Gli appalti totali aggiudicati toccano i 5 miliardi di euro mentre ci sono lavori in corso per oltre 3,2 miliardi, prevalentemente per il tunnel di base. Dieci i cantieri attivi sulla sezione transfrontaliera, di cui tre in Italia, a Chiomonte (che si prepara a ospitare i lavori del tunnel di base e maggiore cantiere italiano della tratta internazionale), San Didero (dove in corso la realizzazione del nuovo autoporto a servizio della Valle) e Salbertrand (dove si sta preparando il sito che trasformerà i materiali di scavo del tunnel di base in calcestruzzo da riutilizzare negli stessi cantieri).

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti