Regno Unito: Bank of England finanzierà direttamente il Tesoro
Il Tesoro britannico potrà svincolarsi dai mercati perché la Banca centrale coprirà le sue esigenze di spesa extra, su base temporanea
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A Londra cade un tabù di finanza pubblica: la banca centrale finanzierà direttamente il Tesoro, che potrà così «by-passare» i mercati finanziari . Lo farà su base temporanea, sulla scia delle esigenze addizionali emerse nelle ultime settimane, per le quali il Tesoro ritiene evidentemente preferibile cercare di non ricorrere al mercato.
In un comunicato, il governo del Regno Unito ha reso noto che estenderà le dimensioni del suo conto presso la banca centrale (denominato Ways and Means Facility) che normalmente si attesta a soli 400 milioni di sterline. Di quanto sarà questo aumento, non è stato detto. Un precedente si riscontra nella crisi finanziaria del 2008, quando la Ways and Means Facility salì a 20 miliardi di sterline.
Questa forma di finanziamento diretto del governo da parte della banca centrale, da quanto specificato, sarà «temporaneo e di breve termine», finalizzato a «supportare le normali funzioni del mercato minimizzando l’impatto immediato» del ricorso a fondi addizionali sui mercati monetari.
Tandem Tesoro-Banca centrale
La crisi da coronavirus ha gettato il Regno Unito in una crisi che ha posto sotto stress le finanze pubbliche oltre ogni previsione: lo dimostra il fatto che meno di un mese fa il governatore della Banca d’Inghilterra, Andrew Bailey, era sembrato escludere che si potesse porre il problema di un finanziamento del governo tramite un rafforzamento della Ways and Mean Facility, mentre qualche giorno fa si era detto contrario a finanziamenti monetari diretti all’esecutivo per contrastare l’impatto del coronavirus. Ma occorrerranno fondi ingenti per supportare l’economia : la mossa inglese sembra prefigurare, anche altrove, una tendenza ad azioni sempre più coordinate tra autorità fiscali e autorità monetarie.
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