Banksy, la mappa delle opere per un viaggio on the road in Gran Bretagna
TomTom ha creato un itinerario ad hoc, da Port Talbot a Londra passando per Bristol, per osservare da vicino i graffiti del misterioso maestro della street art
di Enrico Marro
2' di lettura
Non cercateli nei musei o nelle gallerie d’arte: i capolavori di Banksy, sconosciuto e irriverente maestro della street art, sono post-graffiti che trovano espressione solo nella dimensione pubblica dello spazio urbano. Ovvero in strada. La sola possibilità di vedere le sue sarcastiche opere, così intriganti nel manipolare i codici comunicativi della cultura di massa, è cercarle nel luogo dove sono state create. Difficile ma non impossibile, anche perché TomTom ha creato un itinerario di un fine settimana per gli appassionati di arte alla ricerca di Banksy, presentato alla recente Design Week di Londra.
Il punto di partenza perfetto è nel Galles, dove nel dicembre del 2018 l’opera “Season’s Greetings” ha fatto la sua prima apparizione sul muro di un’autorimessa a Port Talbot: il bambino raffigurato sembra catturare dei fiocchi di neve con la bocca, ma se si guarda l’intera prospettiva si tratta in realtà di cenere proveniente da un cassonetto in fiamme. L’opera è già stata acquistata da un mercante d’arte, ma c'è ancora tempo di vederla nella sua nuova sede, la vecchia stazione di polizia di Port Talbot a Station Road, nel centro cittadino.
Da Port Talbot in meno di due ore si raggiunge Bristol attraversando il fiume Severn, dove l’itinerario di Tom Tom porta al cospetto di “Hung Lover”, un amante nudo appeso a una finestra per nascondersi dal marito arrabbiato, di “Mild Mild West”, un orsacchiotto che lancia un cocktail molotov a tre poliziotti antisommossa, oltre naturalmente alla “Girl with the Burst Eardrum”, irriverente citazione della “Ragazza con l’Orecchino di Perla” di Vermeer.
La tappa a Londra
La via più breve è l'autostrada M4, ma è molto più piacevole prendere la vecchia A4, una strada che sotto molti aspetti è precedente alle vie Romane che collegano la zona sud-occidentale alla capitale. A parte Bristol, probabilmente Londra ospita più opere di Banksy di qualunque altra città. Due opere da non perdere sono state create a settembre del 2017 sui muri esterni del Barbican Exhibition Center, omaggio all’artista americano Jean-Michel Basquiat, e ora dotate di una protezione permanente.
Dopo avere lasciato il Barbican Centre, si prosegue in direzione nord-est per poco meno di tre chilometri, fino a raggiungere Pollard Street, strada modesta dove una delle prime opere famose di Banksy sta gradualmente svanendo: si tratta di “Yellow Lines Flower Painter”, che raffigura un operaio stradale mentre dipinge delle righe gialle che si allontanano dalla strada, continuano sul marciapiede e sul muro e formano un grande fiore giallo.
Da qui, TomTom consiglia di aggregarsi allo Street Art Tour londinese con partenza ogni domenica alle 13,45 all’uscita Bishopsgate ovest della stazione della metropolitana: la visita guidata porta a Shoreditch e Spitalfields offrendo nozioni essenziali sui lavori di Banksy ancora visibili e su altri sorprendenti murales.
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