Barcolana, vince Vincec l’edizione della bonaccia
Scende a 2015 il numero dei partecipanti alla manifestazione velica, caratterizzata dalla quasi completa assenza di vento
di Antonio Vettese
2' di lettura
È sempre la grande festa di Trieste e della vela. Festa mondiale bisogna dire, dopo che lo scorso anno la Barcolana ha conquistato il primato per iscritti. Quest'anno le previsioni del vento, poco, hanno tenuto lontano qualcuno dei quasi 2700 che hanno fatto il record 2018; tuttavia gli iscritti alla edizione 51 erano comunque 2015. Poi si dice che la vela è in crisi, che non è un mercato. È il grande “mercato” del divertimento, della passione per il mare. Capita che quando il primo è già solidamente legato in banchina l'ultimo sia ancora poco oltre la linea di partenza, alle prese con parabordi e salamelle, un po’ come è successo quest'anno.
Lo spirito è esserci. Sul percorso ridotto per la bonaccia ha vinto Way of Life portato dal finnista sloveno Gasper Vincec. La barca è del 2002, con canting keel (ovvero la deriva che può spostarsi da un lato all'altro della barca) disegnata da Andrej Justin. Non doveva correre questa regata, ma è stata “ripescata” in seguito al sequestro della barca titolare, Morning Glory, con cui l'equipaggio si è presentato a Trieste. La vicenda ha scaldato le banchine della Barcolana ma non è facile raccontarla e prendere una posizione.
Way of Life è il primo di una classifica che parla slavo: al secondo posto Shining di Radonjic Milos e al terzo Scorpio di Krumpak Iztok. I primi italiani sono Furio Benussi e Stefano Spangaro su Arca Sail, vincitori dello scorso anno, sono al sesto posto. All'ottavo una barca condotta dalle ragazze al comando di Francesca Clapcich, Golfo di Trieste.
La bonaccia tira sempre qualche scherzo mancino ai protagonisti e ai favoriti. C'è chi la vive bene e chi la soffre, chi salta da una raffica all'altra e chi resta impantanato nei buchi di vento. Così si vedono le piccole barche navigare in mezzo ai bestioni, perché conta più il rapporto tra superficie velica e superfice bagnata che le dimensioni reali.
La Barcolana è stata preceduta sabato dalla versione “Classic” ovvero quella per barche d'epoca che a Trieste nel tempio della vela hanno un significato particolare. Quasi tutte sono ormeggiate allo Yacht Club Adriaco, tante sono costruite su progetto di Carlo Sciarrelli, una leggenda. È stato Naif di Ivan Gardini a vincere in tempo reale e compensato. Naif era stata costruita dal padre Raul su progetto di Dick Carter, costruita da Carlini per partecipare all'Admiral's Cup negli anni 70 era una barca adatta al vento forte che Ivan ha ritrovato e restaurato nel migliore dei modi.
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