Bari, Magna e Magneti Marelli: dove la transizione è già partita
La multinazionale canadese fornirà dal 2025 a Mercedes cambi a tripla frizione per motori ibridi. Mentre il gruppo di origine italiana produce motori elettrici per la Maserati Gran Turismo
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«Doppio binario» nella transizione verso i motori elettrici in Magna Powertrain, società del gruppo Magna International, colosso mondiale nella fornitura di componenti per il settore automotive.
A Modugno, alle porte di Bari, si producono già oggi due varianti di un cambio automatico a doppia frizione (DCT) per i clienti Ford, Renault e Mercedes, ma ci si prepara a lanciare pure cambi a tripla frizione per i motori ibridi di classe A e B di Mercedes. La commessa con la casa automobilistica tedesca è di 360.000 cambi l’anno a partire dal primo trimestre 2025. Il picco verrà raggiunto nel 2027 e la commessa si svilupperà fino al 2034. Il vantaggio è nella riduzione dei tempi di cambiata e nell’efficienza : la tripla frizione collega direttamente il motore elettrico alle ruote, senza passaggi intermedi, incidendo su efficienza e consumi di carburante.
Il “doppio binario” è la risposta a quella che Aldo Cirilli, amministratore delegato di Magna PT spa a Bari da 3 anni, definisce una “lacuna strategica”, con la Ue che ha imboccato la strada dell’elettrico e tutte le grandi case automobilistiche che si sono dette scettiche sulla applicabilità dal punto di vista tecnologico ed infrastrutturale nei tempi indicati.
Per il sito barese ex-Getrag rilevato nel 2016 e che nel 2022 ha raggiunto un fatturato, diretto ed infragruppo, di circa 800 milioni, la “lacuna strategica” è necessariamente una grande sfida. Affrontata con la tripla frizione, frutto di un lungo lavoro di industrializzazione e di un programma che il gruppo Magna ha aggiudicato al sito barese, che prevede investimenti per oltre 100 milioni di euro, tutti mezzi propri, e in fase di candidatura alle risorse pubbliche di Invitalia. Un programma che conferma la centralità del sito barese nei piani del gruppo Magna nella produzione di trasmissioni ibride verso la e-mobility e che si pone di assicurare, anche in futuro («questa è una priorità», dice Cirilli) l’attuale assetto occupa+zionale di quasi 900 dipendenti, con età media di 48 anni.
L’altro binario è quello degli assali elettrici: il sito di Bari è in gara con gli altri del gruppo per aggiudicarsene la produzione per clienti premium. «Così quale che sia la scelta finale della Ue – dice Cirilli – potremmo disporre della flessibilità giusta tra i prodotti richiesti dal mercato». Anche il tema dei carburanti sintetici, chiesti e ottenuti dalla Germania, è destinato ad avere conseguenze sul sito barese perchè potrebbe prolungare la vita dei motori endotermici: «Un’apertura della Ue che può cambiare ancora l’atteggiamento delle aziende. Per questo – conclude Cirilli – siamo cauti e spingiamo su più fronti».
Nella stessa zona industriale anche la Magneti Marelli divisione Electric Powertrain (soluzioni e tecnologie per la propulsione elettrica) fa la sua parte. Negli ultimi 2 anni è stata messa a punto e realizzata la fornitura di tre motori elettrici – 1200 Cv e 1350 Nm di coppia – in dotazione alla Maserati GranTurismo Folgore, la prima auto interamente elettrica del Tridente. Sono stati tutti progettati, sviluppati e realizzati in-house nello stabilimento di Modugno mediante processi all’avanguardia. Nello stesso sito sono stati messi a punto anche i fari full led e le unità di controllo per la telematica della esclusiva coupè. Sia il prodotto che il relativo processo produttivo caratterizzato da estrema efficienza, sono stati sviluppati nel tempo record di due anni. Ed è avvenuto utilizzando le capacità ingegneristiche e produttive interne, adottando processi di ultima generazione, a partire dalla produzione di componenti specifiche come il rotore e lo statore, ed un controllo qualità ( i passaggi sono oltre 70) affidato ad una stazione di fine linea dedicata al collaudo di ogni singolo motore elettrico, prima della consegna al cliente.
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