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Battuta d’arresto per l’arte moderna da Sotheby’s

Risultati sotto le aspettative e molti invenduti nonostante le garanzie su circa un terzo dei lavori aggiudicati. Il catalogo dedicato all'arte inglese galleggia grazie a Bacon. Il fritto misto moderno e contemporaneo salvato da Monet e garanzie

di Giovanni Gasparini

Andy Warhol «Auto ritratto» 1986

4' di lettura

Quando il comunicato della casa d'asta si focalizza su un solo lavoro e si arrampica sugli specchi per trovare una storia positiva, tipo ‘secondo prezzo per un lavoro di quel tipo in sterline' vuol dire che l'asta è andata talmente male che anche i migliori ‘spin doctor' non sanno più che pesci pigliare. È esattamente quanto accaduto dalla sera del 29 giugno da Sotheby's Londra, con due cataloghi separati presentati consecutivamente per un totale di 79 lotti (dopo i ritiri divenuti ormai consuetudine nell'era digitale) di cui solo 61 venduti per un totale di 149,2 milioni di stelline con le commissioni, ovvero 125 milioni senza, quindi al di sotto della stima combinata di 143-201 milioni di £. Quasi un terzo dei lotti aggiudicati erano protetti da garanzia, il che rende l'idea di come il mercato sia oramai ‘drogato' da questa pratica.

L’arte inglese

Con il pomposo titolo di asta del Giubileo (della signora che occupa Windsor Castle da 70 anni), il catalogo di 33 lotti ha portato 72,3 milioni di sterline sotto la stima di 73-100 milioni, nonostante le commissioni aggiunte, di cui ben 43,3 milioni di £ per un solo lavoro, una tela di Francis Bacon del 1964 di due metri per uno e mezzo, raffigurante l'amico pittore Lucian Freud, che partiva da una stima a richiesta di 37-47 milioni, ovviamente garantita. Ironia vuole che nell’asta inglese vi fosse come best lot un Bacon, artista in effetti irlandese, nato sotto l'occupazione inglese dell'Irlanda..
A parte un ritratto di Auerbach ‘Head of Gerda Boehm' del 1965 che ha superato la stima garantita di 2-3 milioni per passare 4,1 milioni di £, nuovo record ma procurando una perdita per il rivenditore dopo meno di sei anni dall'asta precedente, gli altri lotti più cari sono andati invenduti. Si tratta di un’enorme composizione pastorale in sei parti di David Hockney del 2006 stimata 10-15 milioni di £; ‘Turf War' di Banksy, lavoro del 2003 che ironizza sul faccione del vecchio Churchill (stima 4-6 milioni); scena di vita londinese di Edward Burra ‘Minuit Chanson' del 1931, rimasto alla stima di 1,5-2,5 milioni; una tela del 2013 di Hurvin Anderson (1,2-1,8 milioni); ‘The hammock' di JJJ Tissot (1,5-2 milioni); un ‘butterfly painting' di Damien Hirst stimato 500-700mila £.

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Ernst Ludwig Kirchner 1880-1938 «Autoritratto con pipa»

Fra le poche note positive un lavoro Pop del 1962 di Pauline Boty, che sarebbe deceduta prematuramente 4 anni più tardi, ‘riscoperta' dell'ambito Pop inglese. Il suo ritratto ‘With Love to Jean-Paul Belmondo' ha agilmente superato la stima alta fermandosi a 1,2 milioni, oltre il doppio della stima bassa, portando così il nuovo record per l'artista. Prosegue il buon momento per Barbara Hepworth, la cui scultura in legno dipinto ‘Elegy' del 1945 conferma la stima alta a 2,5 milioni di £. Buoni risultati anche per Bridget Riley con due lavori per un totale di 3,8 milioni di £ e Barbara Hepworth con un bronzo del 1969 che supera la stima fermandosi a 1,7 milioni di £.

Il catalogo generale

I 36 lotti venduti su 45 del catalogo generale battuto a seguire nella serata hanno portato 76,8 milioni di £ (stima 70-101 milioni) grazie a tre lotti oltre i dieci milioni di realizzo, due dei quali non garantiti. Quello garantito, un autoritratto di Andy Warhol del 1986 con parrucca di oltre due metri a sfondo violetto finisce in mano al garante per 12,7 milioni, raggiungendo la stima bassa di 12-18 milioni grazie alle commissioni. Un lavoro fotorealistico di Gerhard Richter del 1970 ‘Study of Clouds (contre-jour)' supera invece la stima di 6-8 milioni, conteso fino a 11,2 milioni di £. Continua la corsa del mercato di Monet, nonostante le innumerevoli opere proposte negli ultimi mesi e anche nell’ultima asta da Christie's: una classica veduta primaverile del primo impressionismo di Vetheuil nel 1880 raggiunge la stima bassa di 10-15 milioni raggiungendo 11,7 milioni con le commissioni. Delude invece l'autoritratto con pipa dell'espressionista tedesco Ernst Ludwig Kirchner, eseguito nei caratteristici toni acidi nel 1907, che tornava sul mercato dopo un accordo con gli eredi di un precedente proprietario in un caso di restituzione concordata, rimasto invenduto da una stima di 8-12 milioni di £.

Claude Monet 1840-1926 «A Vision of Arcadia»

Invenduti anche una veduta parigina di Renoir (stima 4-6 milioni), nonché fra i lavori con stime sotto il milione due lavori di Boudin, due vedute di Camille Pissarro, una composizione di Paul Klee, e fra i contemporanei una foto del Chicago Board of Trade di Andreas Gursky (stima 800mila-1,2 milioni) e una ‘scultura' di Damien Hirst.

Spicca invece il prezzo record per un lavoro del padre della letteratura svedese moderna August Strindberg ‘Wave V' del 1901 proveniente dalla collezione J.E. Safra, che supera agilmente la stima garantita di 2-3 milioni portando ben 6,8 milioni di £. Un risultato legato probabilmente alla rarità dei dipinti dell'artista autodidatta, e al fatto che questo dipinto espressionista fa parte di una serie di nove lavori tutti diversi dello stesso tema, presenti nelle collezioni di grandi musei come il d'Orsay a Parigi.

Gerhard Richter 1932 «Studio per le nuvole (Contre-jour)»

Due i lavori italiani in catalogo: un ‘Concetto spaziale, Attese' blu intenso con cinque tagli irregolari su una tela 96 x 74 cm del 1964 di Fontana realizza 1,8 milioni entro la stima, tornando in asta dopo appena due anni, e una scultura ‘Piccolo Cavaliere' di Marino Marini è aggiudicata sotto la stima a 252mila £.

Francis Bacon «Studio per Ritratto di Lucian Freud» maggio 1064 m olio su tela, 198 x 147,5 cm

Risultati oltre le stime ma stabili sotto i prezzi raggiunti a New York a maggio per i soliti nomi noti del super-contemporaneo al femminile: Simone Leigh, vincitrice del Leone d'Oro della Biennale, con una statua ‘Blue/Black' del 2014 raddoppia la stima alta a 600mila £ e Anna Weyant si ferma a 466mila £, tre volte la stima alta, ma un terzo dei valori record anche se per una natura morta ‘buffet' che imita i dipinti seicenteschi: a quel prezzo si compra bene una ‘vera' natura morta di quattro secoli fa anziché una imitazione di una ventisettenne appena uscita dalla scuola di pittura.. ma i poveri artisti defunti secoli fa non hanno Gagosian a rappresentarli.

Pauline Boty «With Love to Jean-Paul Belmondo», 1962.olio su tela, 152,5 x 122 cm

La serata da Sotheby's fa intuire le prime crepe in un mercato che dipende da multimilionari e miliardari i cui patrimoni sono stati colpiti dal crollo del mercato azionario. Il ruolo delle garanzie è essenziale, un paracadute per alcuni artisti in un mercato che, se veramente libero, potrebbe decidere di non comperare, com’è accaduto per diversi lotti milionari. Rallenta anche la speculazione così preponderante solo un mese e mezzo fa.

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