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Applicare un tasso massimo (Cap) ai mutui ipotecari già in essere, attivo per tutto il secondo semestre 2023: l’iniziativa della Bcc di Pratola Peligna (Aq) ha fatto da apripista a livello nazionale contro il caro tassi e il cda della banca è pronto a valutare un prolungamento al prossimo anno, sia pure legato all’evoluzione del contesto finanziario e della sostenibilità economica. «L’intervento è espressione concreta di una cultura della responsabilità, che ispira da sempre le nostre azioni a favore dei territori - spiega il direttore generale, Silvio Lancione -. Siamo e vogliamo continuare a essere banca di prossimità, presidiare e dialogare in modo diretto e smart con la clientela, rispondendo tempestivamente a quelli che sono i bisogni reali. Raccogliamo il risparmio sul territorio e lo restituiamo al territorio, realizzando così il nostro fine istituzionale: il supporto alle comunità locali».
Fondata nel 1919 con la denominazione di Cassa Cattolica di Depositi e Prestiti per iniziativa di un gruppo di benemeriti pratolani, guidati da un sacerdote intraprendente, don Domenico De Cristofaro, e inizialmente sostenuta dalle risorse finanziarie che rientravano dai pratolani emigrati all’estero, oggi opera prevalentemente nelle aree del centro Abruzzo e sta portando avanti un progetto di espansione nei comuni della costa adriatica. Oltre duemila soci, 71 dipendenti e 10 filiali attive, l’ultima delle quali inaugurata a Ortona: un piano di sviluppo lanciato nell’aprile del 2016, con l’apertura a Caramanico Terme, definita la filiale del coraggio, perché nata all’interno di una comunità montana. «Una politica di espansione che va controcorrente rispetto alle banche che chiudono sportelli», che proseguirà nell’area vestina-frentana, ed è sostenuta da solidi fondamentali: iI 2022 si è chiuso con un utile netto pari a 4,723 milioni (+37,95% rispetto all’anno precedente), la raccolta aggregata si è attestata a 598,68 milioni (+2,68%), gli impieghi a 294,26 milioni (+10,24%); i fondi propri ammontavano a 73,47 milioni, il CET1 al 45,86% e la copertura NPL al 75,7%. Risultati che hanno consentito alla Bcc di essere al primo posto in Abruzzo tra le banche commerciali per solidità patrimoniale, rischiosità e redditività. «Anche nel 2023 contiamo di poter conseguire un ottimo risultato economico in continuità con gli anni precedenti – anticipa il Dg -, sia pure in un contesto di mercato che comincia a risentire degli alti tassi, dell’inflazione e di una riduzione della crescita del Pil».
Risultati costruiti in un secolo di storia e rafforzati dall’appartenenza al Gruppo Iccrea. Parla di «lavoro di squadra, lungimiranza e un giusto pizzico di ambizione» Alessandro Margiotta, che da poche settimane è diventato presidente della Bcc di Pratola Peligna, subentrando dopo 8 anni a Maria Assunta Rossi, prima donna a guidare un istituto di credito abruzzese, «una successione che mira alla continuità e alla crescita dell’istituto, rafforzandolo e soprattutto ampliandone anche le competenze territoriali, sempre nel rispetto della sana e prudente gestione». Si continuerà a privilegiare il rapporto con famiglie, artigiani e Pmi, in un territorio dove prevale la specializzazione vitivinicola e che è caratterizzato da un indice di vecchiaia di poco superiore alla media nazionale.
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