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Bce, più tempo alle banche per coprire i crediti deteriorati

Requisiti patrimoniali con regole più semplici e lineari e con un impatto sul capitale leggermente più morbido per i nuovi crediti deteriorati. È questa la novità annunciata oggi dalla vigilanza Bce, che ha deciso di applicare il “calendario” degli accantonamenti del Primo Pilastro (deciso dalla Commissione Ue e con copertura al 100 per cento dopo 3, 7 e 9 anni a seconda dei casi) e non più quello dell'Addendum

di Isabella Bufacchi

Andrea Enria (Imagoeconomica)

2' di lettura

Requisiti patrimoniali con regole più semplici e lineari e con un impatto sul capitale leggermente più morbido per i nuovi crediti deteriorati. È questa la novità annunciata oggi dalla vigilanza Bce, che ha deciso di applicare il “calendario” degli accantonamenti del Primo Pilastro (deciso dalla Commissione Ue e con copertura al 100 per cento dopo 3, 7 e 9 anni a seconda dei casi) e non più quello dell'Addendum (con copertura al 100 per cento a seconda dei casi dopo due o sette anni).

L’allineamento deciso dalla Bce fa chiarezza sulle regole prudenziali che riguardano i crediti deteriorati, dunque le sofferenze: le coperture seguono tutte il calendario del primo pilastro sui nuovi crediti deteriorati. Resta comunque in vigore il tipo di intervento: il Primo Pilastro si applica sui nuovi crediti concessi dal 26 aprile 2019 che diventano deteriorati mentre l'Addendum, con le sue implicazioni su stress test, si applica sui crediti in bonis fatti in passato ma che diventano deteriorati dal 31 marzo 2018. Lo stock dei crediti deteriorati in essere al 31 marzo 2018 non ha modifiche di normativa.

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La Bce/Ssm ha sottolineato che i crediti deteriorati si sono pressoché dimezzati dallo stock pari a 1000 miliardi nel 2014 ai 587 miliardi al primo trimestre 2019 ma vanno ridotti ulteriormente.

«Accolgo molto positivamente la comunicazione del SSM (il single supervisory mechanism) alle banche europee che archivia l'addendum sugli Npl varato da Daniele Nouy e allinea le aspettative di vigilanza sulle nuove esposizioni deteriorate alle norme negoziate da Parlamento europeo e Consiglio ed entrate in vigore il 26 aprile scorso», ha dichiarato Roberto Gualtieri, Presidente della Commissione per i Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo e relatore del regolamento sugli NPL approvato lo scorso gennaio.

«I chiarimenti forniti dalla Vigilanza unica della Bce, in merito al trattamento delle esposizioni deteriorate derivanti dai nuovi prestiti -dichiarano il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, ed il direttore generale Giovanni Sabatini- sono un altro importante passo avanti nella definizione di un più chiaro quadro regolamentare europeo che necessitava di maggiore certezza del diritto»

Riproduzione riservata ©
  • Isabella Bufacchivicecaporedattore corrispondente dalla Germania

    Luogo: Francoforte, Germania

    Lingue parlate: inglese, francese, tedesco, spagnolo

    Argomenti: mercato dei capitali, ECB watcher, fixed income e debito, strumenti derivati, Germania

    Premi: Premio Ischia Internazionale di Giornalismo per l’analisi economica, Premio Q8 per giovani giornalisti economici

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