ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLotta all’inflazione

Bce, Visco: «Politica monetaria corretta ma io sarei stato più graduale»

Secondo il Governatore di Bankitalia «l’Italia e l’Europa sull’auto elettrica sono rimaste indietro. È mancata la consapevolezza dell’importanza dell’innovazione in questo campo»

Bce, l'inflazione rallenta ma il target resta lontano

2' di lettura

Il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha lanciato un messaggio alla presidente della Bce Christine Lagarde. Intervenuto al Festival internazionale dell’Economia a Torino, ha detto che «la politica monetaria della Bce è sicuramente quella corretta in questo momento anche se forse io avrei spinto per una gradualità maggiore».

«Che succede con la riduzione del prezzo dell’energia che stiamo osservando adesso per quanto riguarda il gas e il petrolio e il trasferimento sui prezzi del prodotto finale? Io mi aspetto che a questo punto si raffreddi anche quell’aumento, cioè l’inflazione di fondo dovrebbe riflettere questa riduzione del costo dell’energia. Se questo avviene - ha aggiunto Visco - la politica monetaria è sicuramente quella corretta in questo momento, anche se forse io avrei spinto per una gradualità maggiore, ma è quella corretta per tenere sotto controllo spinte di domanda possibile e quindi garantire il rientro sull’obiettivo di stabilità di prezzi».

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Politica monetaria si accompagni a politica bilancio

Secondo il Governatore di Bankitalia, «non bisogna lasciare da sola la politica monetaria che va accompagnata da una politica di bilancio accorta e dalla responsabilità delle parti sociali. In Europa ci sono i sindacati e le imprese e quando si dice che c’è uno choc e che non va accomodato non è perché vogliamo fare cadere i salari, ma perché i salari devono crescere con il crescere dell’economia. Se si dovesse mettere in moto la rincorsa prezzi-salari sarebbe illusoria».

Sull’auto elettrica siamo rimasti indietro

Un passaggio dell’intervento è stato sul mercato dell’auto. «L’ Italia e l’Europa sull’auto elettrica sono rimaste indietro - ha sottolineato -. È mancata la consapevolezza dell’importanza dell’innovazione in questo campo. Nell’innovazione digitale - ha aggiunto Visco - la leadership non è sicuramente europea. È difficile aspettarsi che l’innovazione provenga da imprese europee, ma possiamo rientrare in tante aree e sviluppi che neppure immaginiamo. Serve però unità, coesione e condivisione degli obiettivi».

Non si può fare a meno della Cina, serve la diplomazia

Quanto al rapporto con Pechino, «non si può fare a meno della Cina - ha ricordato Visco - e, quindi, serve la cooperazione internazionale, la diplomazia. Non bisogna rinunciare ai principi cruciali, ma si deve fare di tutto per convivere al meglio in quello scambio di leadership che deve essere continuo».

Globalizzazione straordinaria ma cambiamenti hanno costi

Infine, un passaggio sulla globalizzazione. «È stata un processo straordinario, ma le stagioni di cambiamenti molto forti hanno benefici e anche costi - ha detto Visco -. Abbiamo avuto un’apertura dei mercati, una straordinaria innovazione tecnologica, ma non è stata una marcia trionfale. Ci sono stati cambiamenti molto negativi, il clima è uno di quelli più evidenti, che si è associato al progresso economico perché l’inquinamento è legato all’aumento dell’attività produttiva a parità di utilizzo delle fonti di energia fossili utilizzate. Il cambiamento ha colpito una buona parte dei ceti medi dei paesi avanzati, ma il resto del mondo è cresciuto in modo straordinario». Il Governatore ha ricordato che prima c’erano di 2 miliardi di persone sotto la soglia di povertà estrema mentre oggi sono 700 milioni, cioè meno del 10% della popolazione.


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