Beauty, fashion e design scoprono il piacere di fare la differenza
Estetica ed etica, dietro un brand c’è di più: 1 persona su 2 predilige i marchi che hanno scelto di sostenere azioni positive. Per la salute, la natura e la comunità.
di Marta Pellegrinotti Mari
4' di lettura
Sostenibilità, e non solo. Le priorità dei consumatori sono cambiate, e non si accontentano più di facili etichette. Secondo una ricerca Deloitte, il 55 per cento degli acquisti riguarda prodotti rispettosi dell'ambiente, o legati a servizi che tengono conto del futuro del pianeta: perché riducono l'impronta di carbonio e cercano di ridurre gli sprechi. Uno studio Microsoft avvisava già due anni fa che una persona su due non compra più i prodotti dei marchi che non rispettano i valori in cui crede. Tra le preferenze di maggiore impatto nei prossimi mesi ci sono l'attenzione alle condizioni di lavoro degli ultimi anelli della catena produttiva e, in generale, il benessere dei dipendenti. Riconoscere a colpo d'occhio che cosa fa per noi, oltre a ciò che ci piace, farà la differenza?
La qualità non è mai fast
Pascar Sivam e Vasilij Brandt hanno voluto associare i propri orologi a una serie di azioni positive. Perciò Nordgreen - ispirazione scandinava e base a Copenhagen, dal 2017 - lascia scegliere all'acquirente a chi destinare l'1 per cento del guadagno. Tre le Ong sostenute: Water for Good, per la fornitura di acqua potabile nella Repubblica Centrafricana, Pratham UK, per il diritto all'educazione in India, e Cool Earth, per la conservazione della foresta pluviale in Sud America (nordgreen.com).
Tre donne (Emma Mcilroy, Taralyn Thuot e Julia Parsley), un monolocale a Portland e una missione: combattere gli stereotipi sul gender con collezioni di abbigliamento inclusive. Dal 2012, anno di fondazione di Wildfang, il 5 per cento dei fondi aiuta più associazioni: Planned Parenthood, a difesa del diritto all'aborto negli Usa, Tegan & Sara Foundation, a sostegno delle comunità LGBTQ+, Aclu, per i diritti civili, e Girls Inc., in supporto alle ragazze in difficoltà (www.wildfang.com/).
Una piattaforma per produrre il cambiamento, il bambù come materiale di elezione: l'intimo di Hara, la linea voluta da Allie Cameron, è realizzata a Melbourne, in Australia, ma la sua concezione è avvenuta in India, nei luoghi di produzione del fast fashion. Cameron devolve il 5 per cento a Environmental Justice Foundation: fondata da Steve Trent e Juliette Williams, dal 1999 è in prima linea per proteggere l'ambiente (www.harathelabel.com).
Ripartire dalle difficoltà
Bellezza, gentilezza e gratitudine: per Julia e Wayne incontrarsi al college, decidere di condividere un cammino e dedicare una parte di sé agli altri è stato tutt'uno. Whispering Willow è il loro brand: prodotti per il corpo realizzati con ingredienti bio e packaging eco. Il 10 per cento dei profitti va alla National MS Society, che da 75 anni sostiene i malati di sclerosi multipla (www.whisperingwillowsoap.com).
Tricottati con cura, in cotone, e con un obiettivo: sostenere chi fa ricerca contro il cancro pediatrico. Sono i berretti di Love Your Melon, società avviata durante un corso di imprenditorialità all'Università di St. Thomas, in Minnesota: dal 2012 Zachary e Brian destinano così il 50 per cento dei loro guadagni. Il calcolo a oggi? 9.436.840 dollari e 235.397 berretti donati (loveyourmelon.com).
Michael Kuech era un atleta in perfetta forma, ma a 24 anni si è ammalato. Anche Kristel De Groot aveva ottime ragioni personali per studiare i superfood. Insieme hanno creato, nel 2015, Your Super: otto miscele in polvere, da scegliere in base al bisogno; detox, energia, equilibrio… Per ogni prodotto venduto, una barretta va ad Action Against Hunger e The People Concern, contro la fame nel mondo (www.yoursuper.com).
Talking Hands è il progetto di Fabrizio Urettini: un laboratorio di design e innovazione sociale aperto a Treviso nel 2016, dove i richiedenti asilo lavorano a fianco di designer, fotografi, insegnanti. Dalle stampe wax ai tessuti pregiati del Lanificio Paoletti nasce una piccola collezione di capi e oggetti particolari: il 50 per cento dei profitti va ai migranti che lavorano nell'atelier, il resto è destinato alla loro assistenza legale e all'acquisto di materiali (talking-hands.it).
Da docente di filosofia a imprenditore: nel 2014 David Barnett ha deciso di lanciare PopSockets, brand di supporti adesivi per maneggiare meglio gli smartphone. Rendendo più facile l'uso del cellulare Barnett vuole rendere contestualmente migliore la vita sul pianeta: da qui, la creazione di PopGrip Plant, collezione veg realizzata utilizzando amido di mais, semi di ricino e olio di canola. Per ogni vendita vengono donati 5 dollari a Healthier America, impegnata nel combattere l'obesità infantile (www.popsockets.com).
L'orizzonte di Bali, Indonesia, è lo sfondo dei progetti di Ange e Jim: dopo tanto viaggiare hanno creato Cleobella, brand di moda femminile etico e multiculturale. Per le loro collezioni si affidano alla sapienza degli artigiani locali: le produzioni sono sostenibili e creano posti di lavoro, ma non solo. Per ogni acquisto Cleobella dona l'1 per cento a una onlus scelta dall'acquirente: One Tree Planted, che pianta alberi, Girls Inc., a sostegno delle donne, Bloom India, per l'istruzione dei bambini indiani, Ibu Foundation, impegnata nella formazione professionale delle donne (cleobella.com).
In principio c’è l’acqua
Prodotti per il corpo e per la casa, abbigliamento, articoli per l'infanzia: si trovano nei cinque negozi e nell'e-market di Biome, marchio australiano fondato nel 2003 da Tracey Bailey. Per controbilanciare il carbon footprint delle spedizioni, Biome sostiene il programma Reef Aid di Greening Australia: sotto minaccia c'è la Grande barriera corallina, soggetta a sbiancamento a causa dell'aumento della temperatura e dell'acidità del mare (www.biome.com.au).
Two Blind Brothers realizza abbigliamento dal design comfy, in fibra naturale, con un obiettivo: finanziare la ricerca sulla cecità. Creato nel 2016 da Bradford e Bryan Manning, due fratelli americani colpiti da una malattia agli occhi, destina la totalità dei suoi guadagni alla Foundation Fighting Blindness, che dal 1971 fa ricerca sulle malattie ereditarie della retina. Sul sito è possibile comprare i singoli articoli o scegliere tra le mistery box (twoblindbrothers.com).
Sono 785 milioni le persone che non hanno accesso all'acqua potabile. Poter bere in sicurezza non significa solo dissetarsi, ma avere tempo per andare a scuola, o lavorare. Perciò Cork Cicle, che dal 2010 produce ogni genere di drinkware - il primo articolo era un'asta refrigerante per il vino - ha scelto di destinare il 5 per cento alle Onlus che operano in Bangladesh, Cambogia, Etiopia e Nepal. Si calcola che ogni 1,95 euro investito in acqua pulita frutti dai 5,95 ai 17 euro di ritorno economico, a seconda della regione e del progetto (corkcicle.com)
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