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Bellini, dai Riva Pop alla Borsa con l’obiettivo di espandersi

di Raoul de Forcade

Vintage. Ad apprezzare i motoscafi Riva restaurati dal cantiere non sono solo gli italiani: i clienti arrivano da tutta Europa ma anche da Emirati Arabi e Usa

3' di lettura

Continuare a vendere, comprare e restaurare le Ferrari del mare, cioè i motoscafi Riva, puntando però anche al futuro, che vuol dire ingresso in Borsa (avvenuto il 15 giugno scorso) ed espansione per linee esterne, acquistando aziende di service nautici in Nord Italia e in Europa. Battista Bellini, ad dell’omonimo cantiere (di cui il padre Romano è presidente) con sede a Clusane d’Iseo, poco distante da Sarnico, lo storico quartier generale della Riva, ha un programma lineare: proseguire nel tradizionale lavoro di famiglia, mettendo però l’azienda sempre più al passo coi tempi, internazionalizzandola e favorendo persino la collaborazione con artisti famosi.

La Bellini Nautica (che oggi ha 17 dipendenti), spiega l’ad, «è stata fondata nel 1967 da mio nonno, che si chiamava Battista come me e realizzava barche in legno. Morì quando mio padre aveva 17 anni e gli consigliò di non costruire più imbarcazioni ma di concentrarsi invece sui servizi. Mio papà seguì il consiglio e cominciò, da subito, anche a collezionare motoscafi della Riva. Grazie a quella passione oggi possediamo la più completa raccolta di barche Riva che esista. Sono circa 22 e abbiamo modelli che sono pezzi unici, come il Riva Lancetta del 1951 (uno dei primi progetti di Carlo Riva, ndr). La collezione parte dal 1950 e termina con un Aquarama Special del 1973». Proprio l’amore di Romano per i motoscafi dell’ingegnere di Sarnico ha condotto l’azienda a diventare un punto di riferimento, sotto il profilo del restauro e dei servizi, per gli appassionati di imbarcazioni Riva vintage. «La nostra impresa – prosegue Battista Bellini – ha fondamentalmente tre linee di business. La prima si concentra, appunto, sul restauro e la compravendita di Riva vintage. La seconda attiene ai servizi: portuali e di refitting per barche in vetroresina, sia sul Lago d’Iseo, dove abbiamo una marina con 270 posti barca al coperto e 100 in acqua, sia a Varazze, dove gestiamo un piazzale e un capannone. La terza linea di business si concretizza nella vendita di barche nuove e usate: rappresentiamo il marchio Cranchi dagli anni ’90».

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Per quanto attiene ai Riva vintage, afferma Bellini, «abbiamo quasi sempre tutta la gamma di modelli disponibile in vendita. E i nostri clienti, che comprendono appassionati storici ma anche nuovi acquisti, provengono, oltre che dall’Italia, da tutta Europa, in particolare da Uk, Svizzera, Francia, Germania, Spagna e Olanda, ma anche da Emirati Arabi e Usa».

La voglia di espandersi è arrivata con i risultati molto positivi degli ultimi anni. «Nel 2021 - dice Bellini - abbiamo fatturato 10,8 milioni con un Ebitda di 2,2 milioni. Il backlog netto (valore complessivo dei contratti conclusi relativi a imbarcazioni nuove, o usate, o vintage Riva non ancora consegnate, ndr) al 30 aprile 2022 era pari a circa 6,4 milioni. Per la quotazione, il momento storico, dal punto di vista finanziario, forse non era l’ideale ma sotto il profilo aziendale, visto l’andamento degli ultimi due anni, abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento giusto». Con lo sbarco in piazza Affari, Bellini Nautica ha collocato azioni per 3,85 milioni di euro. «Riteniamo che questa somma sia da investire principalmente in un allargamento per linee esterne. L’idea è di acquisire operatori nel settore del service, nel Nord Italia e in Europa, in Paesi limitrofi al nostro. Così potremo seguire maggiormente i nostri clienti sia presso altri laghi italiani che all’estero». Intanto Bellini ha iniziato collaborazioni con artisti di primo piano. Sono nati così l’Aquarama con le tappezzerie, in stile street art, di Mr Brainwash (Thierry Guetta) e l’Aquarama con lo scafo decorato in versione Pop da Romero Britto, fondatore dell’Happy art movement.

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