Bentornati al Verdi “delle origini”
Sono tre le opere informa scenica: La forza del destino, Il trovatore, Simon Boccanegra
di S.Bio.
3' di lettura
Alla riscoperta del Verdi più autentico. ll Festival Verdi è giunto alla sua XXII edizione (Parma e Busseto 22settembre-16ottobre 2022) e si presenta in una veste più completa, con ben tre opere informa scenica, ma sempre nel segno dell'accurata opera filologica e scientifica che lo contraddistingue, e che ha per faro l'adesione e ritorno delle opere verdiane alla volontà, al pensiero e al dettato musicale originale, affiancando a questi aspetti la sfida sul teatro di regia.
La forza del destino, Il trovatore, Simon Boccanegra
Un filo rosso unisce le tre opere in programma, che attingono tutte da fonti letterarie spagnole: La forza del destino, dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, che inaugura il Festival nel nuovo allestimento di Yannis Kokkos con e la direzione di Roberto Abbado, Direttore Musicale del Festival Verdi, che dirige la partitura dell’opera nella versione di Milano 1869, nell’edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes;
Il trovatore, dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, in scena al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza, dove il Festival torna ad allestire un’opera, nell’allestimento ideato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016,con la direzione di Sebastiano Rolli nell’adattamento della partitura per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica a cura di David Lawton;
Simon Boccanegra, dal dramma Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez, nel nuovo allestimento di Valentina Carrasco con Riccardo Frizza che dirigerà la prima, rara versione di Venezia del 1857 in un’edizione che per la prima volta integra i documenti autografi conservati a Sant’Agata divenuti disponibili agli studiosi solo recentemente.
Messa da Requiem
La programmazione offre una accurata panoramica sul periodo centrale della produzione di Giuseppe Verdi e e sconfina nella piena maturità con Messa da Requiem, che quest'anno sarà eseguita con la direzione di Michele Mariotti nell'edizione critica a cura di David Rosen, e con i Quattro pezzi sacri, affiancati a brani dal Parsifal di Richard Wagner, in un concerto che vede sul podio Daniele Gatti. Il Festival torna al Teatro Giuseppe Verdi di Busseto con un Concerto corale con il Coro del Teatro Regio di Parma, diretto e accompagnato al pianoforte da Martino Faggiani, un Concerto sinfonico con la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Haoran Li e la nuova produzione Rigoletto e la maledizione, che porta in scena l'opera verdiana nella riduzione per ensemble da camera di Alessandro Palumbo, con la regia di Manuel Renga. Al Teatro Regio di Parma Sebastiano Rolli dirige l'Orchestra Filarmonica Italiana e il Coro del Teatro Regio di Parma, maestro del coro Martino Faggiani, nel Concerto sinfonico corale con la partecipazione del soprano Anna Pirozzi. Rosa Feola e Sergio Vitale saranno protagonisti del Gala Verdiano che celebra il209°compleanno di Giuseppe Verdi.
Il gala benefico
Il gala benefico Fuoco di Gioia a cura del Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna con una speciale edizione in occasione del suo primo decennale. AroundVerdi, la rassegna in cui le opere del Maestro incrociano linguaggi, generi, espressioni artistiche diverse, vedrà sul palcoscenico del Teatro Regio di Parma Lella Costa nello spettacolo Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l'allodola, realizzato in prima assoluta su commissione del Festival Verdi.E ancora una volta le musiche verdiane risuoneranno festosamente anche fuori dal teatro, grazie alla VII edizione di Verdi Off, dal 17 settembre al 16 ottobre 2022, per diffondersi e sprigionare l'entusiasmo di sempre nelle piazze, nei parchi e nelle strade, animando i cortili e i quartieri, in centro e in periferia, rallegrando i luoghi di cura, di sofferenza, di detenzione, abbracciando Busseto, che diede i natali al Maestro, con recital e appuntamenti dedicati, e Traversetolo, Montechiarugolo, Sala Baganza, Busseto, Polesine-Zibello, Fontanellato, Soragna, Felino, Collecchio, Roccabianca, Salsomaggiore, Monchio delle Corti. “Dopo aver testimoniato con determinazione la propria mission, reagendo senza abdicare alle proprie responsabilità, senza fermarsi, cercando e individuando soluzioni inedite e assumendo una nuova, provvisoria, fisionomia, le Scintille d’Opera delle due recenti edizioni, il XXII Festival Verdi prosegue nel graduale percorso di ritorno alla propria dimensione consueta,- dichiara Anna Maria Meo, Direttore generale del Teatro Regio di Parma, e Direttore artistico del Festival Verdi - quella dimensione di 4 debutti in 4 giorni consecutivi per 4 fine settimana a cui abbiamo l’ambizione di tornare, capace di richiamare a Parma e nelle terre di Verdi il pubblico di appassionati da cinque continenti, che ci auguriamo potremo ricominciare ad accogliere sin da questa XXII edizione”.
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